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"Il cane che guarda le stelle" comprende due splendide storie raccolte in un unico volume. Si tratta di un'opera molto commovente rivolta ad un'ampia fascia di lettori, ma che consiglio particolarmente a chi possiede o ha posseduto un cane.

La prima storia inizia con una breve anticipazione in cui assistiamo al ritrovamento di una vettura con al suo interno i corpi senza vita di un uomo ed il suo cane. Da qui in poi ripercorreremo la vita di questi due personaggi a partire da quel fatidico giorno in cui una bambina decise di adottare un tenerissimo cucciolo abbandonato all'interno di uno scatolone. Con il passare del tempo la bambina perse progressivamente interesse nei confronti del cane, mentre il padre instaurò con lui un legame molto profondo che non venne meno neppure con l'arrivo degli eventi più drammatici.
La seconda parte del volumetto contiene una storia quasi a sé stante perché incentrata su un assistente sociale incaricato di occuparsi del caso dell'auto e dei corpi rinvenuti dalla polizia. In più occasioni l'uomo richiamerà alla memoria alcuni ricordi, facendo emergere un evidente senso di colpa per non aver ricambiato in ugual misura l'affetto che il suo cane provava nei suoi confronti.

Come si può constatare dalla trama appena descritta, gli elementi chiave di quest'opera sono principalmente l'affetto e la fiducia incondizionata che i cani dimostrano nei confronti del loro padrone. Oltre a questo, l'autore intende trasmettere anche un secondo messaggio che ha messo in evidenza nella sua riflessione posta alla fine del volume, ma che probabilmente in pochi hanno notato durante la lettura. Lo scopo di questo manga non è solamente quello di farci commuovere per i nostri amici a quattro zampe, ma anche denunciare come le persone oneste e altruiste come l'uomo del primo racconto, siano spesso vittime di terribili ingiustizie e abbandonate al loro destino.
Ho molto apprezzato la decisione dell'autore di narrare le vicende in prima persona da parte di entrambi i soggetti: uomo e cane. La prima storia, essendo raccontata dal punto di vista di un animale contiene termini molto semplici e a tratti anche ingenui che riescono a trasmettere efficacemente forti emozioni. Anche la seconda storia ha un forte impatto emotivo, tuttavia, non è stata in grado di raggiungere un livello pari alla precedente.
L'unico punto dolente di quest'opera sono i disegni. Purtroppo Takashi Murakami ha utilizzato uno stile estremamente grezzo che può essere accettabile per gli sfondi, ma non certo per i personaggi che in molti casi risultano quasi inguardabili. Un ottimo lavoro, invece, è stato fatto per la copertina del volumetto che appare meravigliosa sotto ogni punto di vista.

Nonostante la presenza di qualche piccolo difetto, ci troviamo di fronte ad un'opera di grande valore sentimentale, capace addirittura di strappare qualche lacrima e per questo motivo non posso fare a meno di consigliarne la lettura.