Recensione
Dolci
7.0/10
Partendo dal protagonista, ci troviamo di fronte ad uno studente tremendamente svogliato e con carattere in parte infantile il cui interesse per lo studio è pari a zero. Da questa prima analisi si direbbe essere privo di qualsiasi ambizione, tuttavia, a discapito delle apparenze, anche un ragazzo pigro come lui ha uno scopo: rintracciare il boss di una banda di motociclisti che l'ha salvato quando era ancora un bambino. Sempre con lo sguardo rivolto verso il suo obiettivo, farà richiesta per un lavoro part-time presso una pasticceria in cui sembrerebbe lavorare attualmente il suo salvatore. Fatta questa scelta decisiva, grazie all'aiuto dei due pasticceri Hige e Nishiki, vedrà progressivamente sparire il suo proposito iniziale, mentre crescerà dentro di sé un profondo interesse nei confronti dell'arte della pasticceria.
La storia appena descritta è raccolta in tre volumi distribuiti da J-pop e che hanno permesso a Soumei Hoshino di debuttare nel mondo dei mangaka.
La lettura è molto scorrevole grazie alla presenza di dialoghi tranquilli, ma in grado di intrattenere adeguatamente attraverso qualche riflessione.
Analizzando il lato tecnico è possibile individuare quel caratteristico stile di disegno che contraddistingue gli shojo dalle altre tipologie di manga. Nonostante l'uso di pochi e semplici tratti, l'autore è riuscito comunque a rendere armonico e ben proporzionato ciascun personaggio. In quest'opera, l'uso di retini è molto limitato e per questa ragione ogni vignetta appare estremamente chiara e con un numero di ombre ridotte all'essenziale.
L'unico consiglio che sento di dover dare è di non nutrire grandi aspettative prima della lettura, in quanto questa breve storia è stata realizzata senza grandi pretese. In questo caso, infatti, non sono trattati temi altisonanti, ma ciò non significa che la storia non sia piacevole. Si tratta semplicemente di una breve commedia in cui talvolta viene proposto qualche argomento leggermente più serio.
Personalmente sono rimasta un po' delusa dal modo frettoloso in cui si è conclusa l'intera vicenda, che purtroppo ha lasciato in sospeso alcuni fatti, invece di fornire un'adeguata spiegazione. In ogni caso, escluso questo piccolo particolare, resta un manga gradevole e perfetto per le ragazze che sono solite leggere shojo semplici.
La storia appena descritta è raccolta in tre volumi distribuiti da J-pop e che hanno permesso a Soumei Hoshino di debuttare nel mondo dei mangaka.
La lettura è molto scorrevole grazie alla presenza di dialoghi tranquilli, ma in grado di intrattenere adeguatamente attraverso qualche riflessione.
Analizzando il lato tecnico è possibile individuare quel caratteristico stile di disegno che contraddistingue gli shojo dalle altre tipologie di manga. Nonostante l'uso di pochi e semplici tratti, l'autore è riuscito comunque a rendere armonico e ben proporzionato ciascun personaggio. In quest'opera, l'uso di retini è molto limitato e per questa ragione ogni vignetta appare estremamente chiara e con un numero di ombre ridotte all'essenziale.
L'unico consiglio che sento di dover dare è di non nutrire grandi aspettative prima della lettura, in quanto questa breve storia è stata realizzata senza grandi pretese. In questo caso, infatti, non sono trattati temi altisonanti, ma ciò non significa che la storia non sia piacevole. Si tratta semplicemente di una breve commedia in cui talvolta viene proposto qualche argomento leggermente più serio.
Personalmente sono rimasta un po' delusa dal modo frettoloso in cui si è conclusa l'intera vicenda, che purtroppo ha lasciato in sospeso alcuni fatti, invece di fornire un'adeguata spiegazione. In ogni caso, escluso questo piccolo particolare, resta un manga gradevole e perfetto per le ragazze che sono solite leggere shojo semplici.