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Dopo essermi deliziato con la lettura di "100% Fragola" ho acquistato quasi ad occhi chiusi "First Love Limited" e altrettanto farò con il neo uscito "Anedoki". Personalmente ho scoperto da poco quest'autrice che ha subito incontrato i miei favori, nonché quelli di buona parte della critica. Rispetto al ben più celebre "100% Fragola", "First Love Limited" può contare su un numero decisamente più ristretto di volumetti (solo 4), ma l'opera non ne risente affatto, soprattutto grazie ad un sapiente utilizzo incrociato di più trame.

Si tratta, anche questa volta, di una commedia sentimentale scolastica che parte da un gruppetto di amiche e va ampliandosi con alcuni compagni di scuola e sporadici conoscenti. Le storie di ogni personaggio proseguiranno singolarmente o in gruppo ma quasi sempre incrociandosi tra di loro, del resto i ragazzi si frequentano tra scuola e tempo libero. Sono racconti divertenti, frizzanti, sentimentali... ce n'è per tutti i gusti, in un connubio assai ben riuscito! La Kawashita anche questa volta è stata abilissima, seppur con un ristrettissimo margine di tempo, a creare delle caratterizzazioni simpatiche e convincenti che fanno facilmente affezionare il lettore a taluni personaggi. L'opera è eccellente già così com'è ma, avendo avuto più spazio a disposizione, si sarebbe potuta ampliare notevolmente e ho ragione di credere che ne sarebbe potuto nascere uno dei migliori manga del suo genere.

Il tratto della Kawashita è lo stesso che abbiamo conosciuto in "100% Fragola", dettagliato quanto basta, chiaro, pulito e accattivante. A detta dell'autrice stessa alcuni dei personaggi presenti in quest'opera potrebbero essere "riciclati" in altre sue opere future e, vista l'ottima caratterizzazione, la cosa non mi dispiacerebbe affatto. Una nota di demerito va invece all'edizione Planet Manga, non tanto per la mancanza di sovraccopertina, ma per una rilegatura delicatissima che costringe il lettore a trattare i volumetti con "eccessivi" riguardi per non rischiare di veder volar via le pagine una dopo l'altra. Evidentemente siamo arrivati ad un punto tale che, quando si acquista un'edizione "economica", non si ha neanche più diritto di sperare in un prodotto ben rilegato.