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7.0/10
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“Vandread” è un’opera che ho conosciuto per caso; non è moderna, ma gli anni non gli pesano minimamente.

L’anime colpisce per la “scaltrezza” di trama, dove, grazie all’escamotage dell’autore, ci troviamo catapultati in un universo in cui gli uomini e le donne vivono divisi, acerrimi nemici gli uni degli all’altri. In questa guerra senza esclusione di colpi, troviamo i nostri protagonisti all’interno di una nave e, per ragioni di causa maggiore, si trovano a coabitare donne (per la maggioranza, o per meglio dire, un intero equipaggio di donne) con i tanto odiati uomini; la coesistenza non è facile, anzi ingoiare il rospo per alcuni risulta insopportabile. Il tutto è nell’intento di tornare a casa: il viaggio ovviamente sarà la scusa per tornare a comunicare e combattere insieme un nemico comune.

La trama, come descritta, non è male, scorre bene senza mai risultare pesante; simpatica la presentazione delle due fazioni in lotta, anche se un pochino surreale, quella maschile ricorda per molti versi la gerarchia Zentradi (“Macross”), mentre quella femminile è più rapportata a quella normale, ovviamente eccezion fatta per il fatto che non esistono uomini e la procreazione risulta in parte assistita biologicamente.
La storia racconta in definitiva del viaggio e dell’accettare l’altro, condividendo pane e battaglie.
La sceneggiatura in tutto questo è funzionale, anche se non esalta, alcuni dialoghi potevano rendere meglio, senza essere così prolissi. Le varie situazioni a volte sembrano forzate nel cercare la gag comica, comunque funzionale. Fortuna vuole che l’aspetto ecchi del genere sia solo accennato, senza essere volutamente forzato.

I personaggi rimangono tutti abbastanza “normali”, tranne ovviamente il protagonista; le tre ragazze che con lui, attraverso i loro mezzi, possono combinarsi, escono leggermente fuori trend, eppure non riescono mai veramente ad avere una vita propria.
I cattivi dell’anime sono la diffidenza verso il coesistere e gli alieni cattivi; questi ultimi non hanno ancora una connotazione ben stabilita, ma metteranno a dura prova i legami appena instaurati tra i personaggi.

Le animazioni sono ben fatte: per essere un prodotto del 2000, sono fluide; i mecha in computer grafica rendono bene negli scontri.

In conclusione, l’anime piace e potrebbe essere una bella scoperta per chi come me non l’ha mai visto.