Recensione
Inuyasha
6.0/10
"InuYasha" è un titolo che in Italia ha fatto molto parlare di sé grazie al successo ottenuto con l'Anime Night di MTV dal 2001, MTV che ha poi continuato a proporlo con discontinuità, spesso con le stesse puntate propinate cento volte e che ormai sapevo a memoria, senza andare avanti con le stagioni finché avevo deciso di mollarlo dopo averlo seguito con discontinuità per qualche anno. Dopotutto, una serie di 167 episodi è difficile da seguire se non la si manda in onda in ordine cronologico.
Con tanta forza di volontà, quest'anno l'ho ricominciata da capo, con doppiaggio in italiano come mi aveva abituato la tv prima dell'avvento di internet a banda larga e dei fansub. Doppiaggio che inoltre non è per nulla fatto male e fa rimpiangere poco l'originale.
Veniamo al giudizio però: "InuYasha" è un anime che era partito da Dio, trama avvincente, ambientazioni, poteri e personaggi ancora originali per gli anni 2000, abituati a grandi saghe come "Dragon Ball" e "Saint Seiya" (tra le mie preferite), ma dove di fatto si andava avanti a cazzottoni duri e puri. Una ventata di originalità che all'inizio ti cattura subito: Kagome, una ragazza del presente, finisce nell'era Sengoku e libera Inuyasha, un mezzo demone che in passato voleva usare la sfera dei quattro spiriti, un oggetto mistico dai grandi poteri, per diventare un demone completo (oppure umano completo per vivere con la donna dei suoi sogni. Su questo dubbio amletico ce la menano per diversi anni). Nel liberarlo la sfera va in pezzi e insieme dovranno quindi recuperare insieme a nuovi compagni tutti i pezzi, finiti in giro per la regione e presi da diversi demoni che, utilizzandola, diventano più potenti. A cercare di ricomporre la sfera c'è anche Naraku, mezzo demone antagonista principale della serie.
Inizialmente la cosa è interessante: il gruppo di avventurieri trova un demone, lo uccide e recupera un pezzo, poi trova un demone leggermente più forte, lo uccide e recupera un pezzo. E via così. Si fa davvero presto a stufarsi di questa trama che ciclicamente si ripete e sono davvero pochi i momenti che si differenziano, con qualche power-up di Inuyasha o intromissione di Naraku, che per la stragrande maggioranza della serie rifiuta lo scontro col gruppo e al massimo manda qualche scagnozzo, per poi ripresentarsi molte puntate più in la, rifiutare lo scontro col gruppo e al massimo mandare qualche scagnozzo.
Tantissime le puntate inutili, tantissime le puntate autoconcludenti, trama orizzontale che fatica troppo ad avanzare, combattimenti molto prevedibili, scarsi colpi di scena, forse un pelino più accentuati sul finale. Ecco. Il finale. La serie impiega 167 episodi per NON finire. Dopo la fatica che ho fatto (perché è stata dura) a guardarlo tutto di fila, tocca anche vedere un secondo anime da ventisei episodi (che costituisce di fatto la settima stagione) per sapere come va a finire la faccenda.
Inconcludente. Sufficienza pienamente meritata ma nulla di più.
Con tanta forza di volontà, quest'anno l'ho ricominciata da capo, con doppiaggio in italiano come mi aveva abituato la tv prima dell'avvento di internet a banda larga e dei fansub. Doppiaggio che inoltre non è per nulla fatto male e fa rimpiangere poco l'originale.
Veniamo al giudizio però: "InuYasha" è un anime che era partito da Dio, trama avvincente, ambientazioni, poteri e personaggi ancora originali per gli anni 2000, abituati a grandi saghe come "Dragon Ball" e "Saint Seiya" (tra le mie preferite), ma dove di fatto si andava avanti a cazzottoni duri e puri. Una ventata di originalità che all'inizio ti cattura subito: Kagome, una ragazza del presente, finisce nell'era Sengoku e libera Inuyasha, un mezzo demone che in passato voleva usare la sfera dei quattro spiriti, un oggetto mistico dai grandi poteri, per diventare un demone completo (oppure umano completo per vivere con la donna dei suoi sogni. Su questo dubbio amletico ce la menano per diversi anni). Nel liberarlo la sfera va in pezzi e insieme dovranno quindi recuperare insieme a nuovi compagni tutti i pezzi, finiti in giro per la regione e presi da diversi demoni che, utilizzandola, diventano più potenti. A cercare di ricomporre la sfera c'è anche Naraku, mezzo demone antagonista principale della serie.
Inizialmente la cosa è interessante: il gruppo di avventurieri trova un demone, lo uccide e recupera un pezzo, poi trova un demone leggermente più forte, lo uccide e recupera un pezzo. E via così. Si fa davvero presto a stufarsi di questa trama che ciclicamente si ripete e sono davvero pochi i momenti che si differenziano, con qualche power-up di Inuyasha o intromissione di Naraku, che per la stragrande maggioranza della serie rifiuta lo scontro col gruppo e al massimo manda qualche scagnozzo, per poi ripresentarsi molte puntate più in la, rifiutare lo scontro col gruppo e al massimo mandare qualche scagnozzo.
Tantissime le puntate inutili, tantissime le puntate autoconcludenti, trama orizzontale che fatica troppo ad avanzare, combattimenti molto prevedibili, scarsi colpi di scena, forse un pelino più accentuati sul finale. Ecco. Il finale. La serie impiega 167 episodi per NON finire. Dopo la fatica che ho fatto (perché è stata dura) a guardarlo tutto di fila, tocca anche vedere un secondo anime da ventisei episodi (che costituisce di fatto la settima stagione) per sapere come va a finire la faccenda.
Inconcludente. Sufficienza pienamente meritata ma nulla di più.