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8.0/10
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La trama di "Kiznaiver" è particolare: i protagonisti vengono scelti per far parte del progetto Kizna System e i loro sentimenti, il loro dolore in particolare, vengono messi al centro. I sentimenti, in un certo senso, possono essere considerati come i protagonisti dell'anime.

I personaggi sono ben caratterizzati, anche se qualcuno può sembrare "un personaggio già visto" (Chidori, per esempio), ma le loro storie e i legami che si creano tra di loro sono sempre più interessanti, tali da far rimanere lo spettatore incollato allo schermo per scoprire sempre di più di loro.
I doppiatori hanno fatto un eccellente lavoro, facendo emergere alla perfezione i loro personaggi, sia per quanto riguarda i loro caratteri sia per quanto concerne le loro storie.

Le animazioni sono ben fatte: l'anime ha uno stille alla "Kill la Kill" (per ovvie ragioni, dato lo studio di produzione); i colori sgargianti dei protagonisti, dei personaggi secondari e della città sono meravigliosi. Le ambientazioni mi sono piaciute molto: a seconda del contesto, lo studio Trigger è riuscito a renderle ben armonizzate con esso.

Opening ed ending sono interessanti: la prima dato che è cantata in inglese (abbastanza buono, direi) e che, ad ogni episodio, si conclude con un colore diverso per lo sfondo dove appare il titolo dell'anime; la seconda è molto delicata, con un significato che rimanda ai sentimenti.

A chi consiglio "Kiznaiver"? A chi cerca qualcosa di originale, fresco, che sappia intrattenere e... un po' stravagante!