Recensione
Rainbow Days
5.5/10
Ho visto quest'anime attirata da una recensione, che lo descriveva come ottimo per passare dodici minuti di leggerezza. Sono stata tentata di smettere circa dal secondo episodio... ma sono andata avanti, decisa a dare una chance a quest'opera.
Parlando della trama: l'idea è di raccontare in maniera divertente e spensierata degli avvenimenti molto normali, come l'andare a scuola, l'innamorarsi, le gite con gli amici... tutto ruota intorno all'amicizia di quattro ragazzi. Fin qui niente di male, ma i personaggi sono davvero terribili. Il protagonista, Nat-chan, forse è quello che si salva, perché è un normalissimo ragazzo, molto umano, pieno di indecisioni e insicuro, ma anche divertente e simpatico. La sua controparte femminile, Anna, è la ragazza più banale, noiosa e inconsapevole che abbia mai visto in un anime. Non ha mai pensato ai ragazzi (a sedici anni!), non è in grado di riconoscere i suoi sentimenti, ma soprattutto non dice una cosa interessante in ventitré episodi, per poi concentrare tutto nel ventiquattresimo... mah! Gli amici di Nat-chan sono tre, tra cui Tsuyo-pon, otaku fidanzato con Yukirin. Questa coppia viene descritta bene, Yukirin è praticamente uno dei personaggi migliori, mentre Tsuyopon è un po' esagerato nel suo essere un otaku freddo e incapace di esprimersi. Poi abbiamo Mattsun, tipico 'figo' e consapevole di esserlo, molto attaccato alla sorella; sembrerebbe un personaggio simpatico e normale, ma si rovina ogni volta che entra in contatto con la "Donna - Lama", migliore amica di Anna. Spendo due parole per questo personaggio: è decisamente la ragazza più odiosa che la mente perversa di un mangaka si sia mai potuta immaginare. L'istinto è quello di sopprimerla, dalla prima all'ultima volta che entra in scena, e con lei Mattsun, che per qualche motivo (masochismo?) la adora. L'ultimo amico di Natchan è Keichi, uno dei personaggi peggio costruiti a memoria d'uomo: l'idea era di giocare sul suo lato "oscuro", creando situazioni divertenti, ma in realtà è semplicemente imbarazzante e inutile.
Resta di positivo su quest'anime che alcune scene strappano risate sincere, ed è interessante vedere per una volta il problema della conquista della persona amata dal punto di vista maschile.
Per questo si prende un 5,5 invece che un 4.
Parlando della trama: l'idea è di raccontare in maniera divertente e spensierata degli avvenimenti molto normali, come l'andare a scuola, l'innamorarsi, le gite con gli amici... tutto ruota intorno all'amicizia di quattro ragazzi. Fin qui niente di male, ma i personaggi sono davvero terribili. Il protagonista, Nat-chan, forse è quello che si salva, perché è un normalissimo ragazzo, molto umano, pieno di indecisioni e insicuro, ma anche divertente e simpatico. La sua controparte femminile, Anna, è la ragazza più banale, noiosa e inconsapevole che abbia mai visto in un anime. Non ha mai pensato ai ragazzi (a sedici anni!), non è in grado di riconoscere i suoi sentimenti, ma soprattutto non dice una cosa interessante in ventitré episodi, per poi concentrare tutto nel ventiquattresimo... mah! Gli amici di Nat-chan sono tre, tra cui Tsuyo-pon, otaku fidanzato con Yukirin. Questa coppia viene descritta bene, Yukirin è praticamente uno dei personaggi migliori, mentre Tsuyopon è un po' esagerato nel suo essere un otaku freddo e incapace di esprimersi. Poi abbiamo Mattsun, tipico 'figo' e consapevole di esserlo, molto attaccato alla sorella; sembrerebbe un personaggio simpatico e normale, ma si rovina ogni volta che entra in contatto con la "Donna - Lama", migliore amica di Anna. Spendo due parole per questo personaggio: è decisamente la ragazza più odiosa che la mente perversa di un mangaka si sia mai potuta immaginare. L'istinto è quello di sopprimerla, dalla prima all'ultima volta che entra in scena, e con lei Mattsun, che per qualche motivo (masochismo?) la adora. L'ultimo amico di Natchan è Keichi, uno dei personaggi peggio costruiti a memoria d'uomo: l'idea era di giocare sul suo lato "oscuro", creando situazioni divertenti, ma in realtà è semplicemente imbarazzante e inutile.
Resta di positivo su quest'anime che alcune scene strappano risate sincere, ed è interessante vedere per una volta il problema della conquista della persona amata dal punto di vista maschile.
Per questo si prende un 5,5 invece che un 4.