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"Tanaka-kun wa Itsumo Kedaruge" è un anime di dodici episodi del 2016 basato sull'omonimo manga di Nozomi Uda. La sua visione mi ha piacevolmente colpito.

Il protagonista, Tanaka, è un liceale svogliato che approfitta di ogni momento buono per dormire. Al suo fianco abbiamo l'inseparabile Oota, suo migliore amico, ragazzo alto ed energico che lo aiuterà ad affrontare la vita di tutti i giorni. Pur essendo agli antipodi, i due vanno molto d'accordo e Oota sembra quasi segretamente ammirare il modo di vivere di Tanaka e il suo "impegno" nel non voler impegnarsi in nulla. Attorno a loro la cornice di una magnifica scuola (molto diversa dalle solite che si vedono in ambiente scolastico) e un gruppo di strambi amici, ognuno con la sua particolarità.
La caratterizzazione dei personaggi calca un po' alcuni stereotipi in certi casi, ma è ben fatta e sempre coerente. Tra i miei preferiti ricordo Oota, l'amico che tutti vorrebbero, e la piccola Miyano, ragazzina piena di energie che vede in Tanaka un maestro di vita e cerca di fare il possibile pur di essere svogliata quanto lui, fallendo miseramente.

I colori sono chiari e armoniosi e, insieme alla colonna sonora, danno all'anime un'atmosfera luminosa e rilassante.
Il chara è semplice e subito riconoscibile, l'aspetto fisico di ogni personaggio sembra esprimere perfettamente il suo carattere.
Il comparto sonoro veste perfettamente l'anime, come già detto, rendendo tutto armonioso.

Nonostante sia un anime con tematiche non troppo serie, ho trovato molto divertente seguirlo e raccogliere citazioni varie, perle di saggezza che Tanaka tira fuori dal cappello con noncuranza, facendo ridere e riflettere. I suoi sono i pensieri che un po' tutti, in fondo, abbiamo in testa, ma siamo troppo presi dal nostro senso del dovere per esternarli. Tanaka invece non si pone freni, e non ha intenzione di rinunciare alla propria indole pur di accontentare gli altri o la società. Pur restando pigro, riuscirà ad attirare le simpatie dei più, venendo spesso elogiato per comportamenti che sembrano frutto di un lungo e attento studio, ma che in realtà nascono casualmente dalla sua noia e dalla sua pigrizia.
Le scene comiche lo sono per davvero: la pigrizia di Tanaka creerà situazioni particolari e ai limiti del credibile che coinvolgono anche chi gli sta intorno, con soluzioni a volte per nulla scontate.
Ogni episodio è generalmente autoconclusivo e diviso in due tempi, nei quali vengono narrate due storie diverse ma collegate tra loro. Carine anche le anticipazioni degli episodi a fine puntata.

Consigliato a chi non vuole qualcosa di troppo impegnativo, a chi cerca un passatempo con cui divertirsi senza scervellarsi troppo.
Dolce, fresco e divertente, Tanaka merita un 8 e, forse, anche qualcosa in più!