Recensione
One Piece Wanted!
8.0/10
Intro:
"One Piece Wanted!" è una raccolta di episodi autoconclusivi creati da Eiichiro Oda prima di arrivare all'agognata serializzazione di "One Piece", il fumetto che lo porterà poi alla fama grazie ad un successo senza precedenti.
Le 5 storie verranno recensite separatamente e con un metro di giudizio che le osserverà sia come semplici storie autoconclusive che come possibili primi capitoli di serie.
Wanted!:
Ad aprire il volume, ed a fornire lo spunto per il titolo dell'albo, c'è "Wanted!". Ambientato nel Far West, esso narra le vicende di un ricercato di nome Gill Bastard, che a forza di uccidere malintenzionati, seppur per legittima difesa, è arrivato ad essere considerato lui stesso un bandito, con tanto di taglia astronomica sulla testa.
La storia prende una svolta con la comparsa dello spettro di un cacciatore di taglie che, in quanto morto per mano di Gill, rimane nel mondo terreno e si attacca proprio al suo assassino per cercare vendetta.
La storia è comunque piuttosto banale, e si nota che l'ispirazione fosse praticamente solo quella di scrivere una storia ad ambientazione western. Lo sviluppo è noioso e decisamente lineare, e le scene d'azione non regalano certo un grande pahtos, visto il tratto ancora scarno e piuttosto acerbo. Anche gli intermezzi comici, benché siano probabilmente la parte riuscita meglio, sono lo stesso decisamente scialbi. Da notare inoltre la pesante ispirazione del disegno allo stile di Toriyama, di cui Oda è un dichiarato fan.
Tutto sommato, se consideriamo che si tratta di un' opera realizzata durante gli anni del liceo, si tratta anche di un lavoro discreto, ma è inspiegabile come sia valso ad Oda un riconoscimento al premio Tezuka.
PS: Da notare che probabilmente le taglie di "One Piece" sono nate idealmente proprio qui.
Voto: 4/10
Il regalo del futuro piovuto dal cielo:
La seconda storia di "One Piece Wanted!" è probabilmente quella più originale dell'intera offerta, la trama ruota intorno alle vicende del protagonista Bran, che per colpa della propria predisposizione al furto si è fatto notare dall'onnipotente in persona, che adirato ne deciderà la morte tramite un particolare quaderno del destino. Sopra quest'ultimo ne verrà anche trascritta la causa: impatto con un meteorite. Ma ecco che l'inaspettato si fa strada nella storia sotto forma di errore grammaticale, infatti l'altissimo finisce per scrivere per sbaglio "Branchi" invece di "Bran", condannando all'infelice destino i grandi magazzini del centro, che riportano tale nome. Deciderà quindi di affidare il quaderno al protagonista e di lasciare a lui il compito di risolvere la situazione, così da evitare la morte di centinaia di innocenti.
Possiamo ben notare un incipit decisamente più complesso ed ispirato rispetto al lavoro precedente, con uno sviluppo narrativo sempre lineare ma meglio gestito nell'escalation di tensione verso il finale, inoltre i tempi comici sono decisamente più azzeccati, temperando bene la natura umoristica che permea tutta l'opera.
Il miglioramento nel tratto è leggero ma è ben visibile la maggiore cura ed attenzione impiegata nel disegno, probabilmente derivate anche da tempi di produzione maggiori rispetto a Wanted.
Gli sfondi sono più dettagliati ed è notevole la gestione delle comparse e dei personaggi riempitivi, sempre ben curati e piuttosto presenti all' interno delle tavole.
Si nota inoltre un uso maggiore dei retini, anche se l'abilita con cui sono usati è ancora su livelli piuttosto mediocri.
Voto: 7,5/10
Ikki Yako(Il Viaggio Notturno del Demone):
L' incipit è semplice ed essenziale, il protagonista è un bonzo di nome Guko, attualmente in viaggio alla ricerca del proprio maestro, l'ora è tarda e quindi decide di chiedere giaciglio per la notte ad un villaggio nelle vicinanze, ma una volta arrivato verrà investito dai suoi abitanti dello sgradito compito di eliminare lo spettro che infesta i dintorni del luogo.
Assolutamente contrario alla mansione assegnatagli, Guko decide di fuggire, ma durante il tragitto incontrerà proprio lo spettro, contro il quale dovrà combattere per avere salva la vita.
Tra le varie storie, quella di Ikki Yako è quella che si presta meglio come starting point di una serie, anche perché il Giappone feudale è un' ambientazione piuttosto valida per strutture ad episodi autoconclusivi(vedasi Inuyasha).
Narrativamente siamo comunque un passo indietro rispetto a "Il regalo del futuro", anche se la storia è ben sviluppata e conta di un decente colpo di scena non è positivo creare un plot così banale, soprattutto se viene inserito in un ambientazione ed in una struttura tanto classici quando abusati.
Il combattimento, benché minato da una prospettiva piuttosto fallace, è ben realizzato e gode di un buon dinamismo e di una discreta regia, anche se sorge un problema sul nemico: cos' è? Non viene mai spiegata l' identità dell' essere, né se l'ambientazione è fantasy o realistica, il mostro viene definito spettro e demone, inducendo quindi a pensare ad un identità malefica ultraterrena, ma viene chiamato anche cannibale ed ha un aspetto piuttosto simile a quello di un umano, creando una confusione davvero sgradita.
Voto: 6/10
Monsters:
Monsters è il capitolo che ho preferito in questo volume, sia per il suo livello come one shot, sia perché è ,tra le varie storie, quella con più elementi che verranno ripresi da "One Piece".
Questa volta abbiamo come eroe un Samurai di nome Ryuma, questo nome vi dice niente? Oda l'ha reinserito in "One Piece" come Zombie nella saga di Thriller Bark per omaggiare appunto questa sua opera. Durante il suo vagabondaggio, Ryuma si ritrova stremato dalla fame e riesce a malapena a raggiungere la città più vicina, lì una cameriera di nome Flea decide di soccorrerlo, ed è proprio nella locanda dove lavore che il protagonista incontra Cirano, leggendario spadaccino noto per aver affrontato il Drago che sette anni prima venne chiamato con un corno speciale per distruggere il villaggio dove abitava Flea, che proprio grazie a Cirano è riuscita a sopravvivere alla catastrofe.
I guai arrivano quando, dopo essersi scontrato contro un passante, Ryuma prende lo sfiorare della sua spada come una sfida, ma prima che possa fare qualcosa lo sconosciuto si ritrova con un coltello nello stomaco e nel panico tira fuori il leggendario corno del drago e lo suona.
Cosa succederà poi? Cirano combatterà di nuovo il drago? Ryuma lo aiuterà? e chi era l'uomo che teneva l'oggetto in grado di chiamarlo?
Con questo intreccio semplice ma intrigante la storia prosegue, tirando fuori un buon Plot Twist e delle scene di combattimento all'arma bianca davvero ben fatte, sviluppando quanto di buono visto in Ikki Yako.
Come ho detto prima, ci sono diversi elementi che sono poi ripresi da "One Piece", lo stesso Ryuma è molto simile a Zoro, mentre Cirino a Mihawk, e l'uomo che usa il corno viene definito "Specialista nella tecnica delle tre spade", che poi ritroviamo appunto nel manga piratesco di Oda(anche se l'uomo in questione non viene mai visto combattere).
Il difetto maggiore che si può imputare all'opera è che, benché come one shot funzioni bene, come possibile inizio di una serie non lascia grandi spunti. La figura del samurai vagabondo era stata già bella che approfondita nel manga di Kenshin, al quale Oda ha infatti lavorato come assistente.
Voto: 8/10
Romance Dawn:
Sicuramente almeno il 50% degli acquirenti di "One Piece Wanted" ha deciso di investire i propri soldi su questo albo proprio per la presenza di Romance Dawn, il secondo episodio pilota di "One Piece". In questo One Shot possiamo vedere un Rufy praticamente già bello che fatto ed una ragazza di nome Ann, che invece rappresenta una versione sperimentale di Nami.
La cosa che salta subito all'occhio è il titolo, come mai non si chiama "One Piece"? Semplice, perché in questa storia lo One Piece non c'è, i pirati salpano solo per 2 possibili motivazioni, che nel manga li fa anche contraddistinguere in due diverse categorie: I Morgania sono il tipo più classico di pirata, prendono il mare alla ricerca di bottini e mercantili da derubare, i Piece Main invece percorrono il proprio viaggio solamente per spirito d'avventura. Questa suddivisione è interessante perché, nonostante nell'opera finale non ci sia più, si nota comunque come all'inizio Oda avesse cercato di dare un senso al comportamento fin troppo benevolo della ciurma di cappello di paglia.
La storia dell'episodio è molto semplice ed a livello di spirito ed atmosfera è "One Piece" al 100%, inoltre ci sono altri elementi che poi sono stati ripresi e sviluppati nell'opera di successo di Oda, come i frutti del diavolo, Garp, che qui vediamo nelle vesti di pirata, animali e personaggi dalla fattezze al limite del comico e molto altro.
Il tratto è di ben altro livello rispetto alle altre storie dell' albo, finalmente le linee sono eterogenee e più marcate, ed i personaggi si staccano bene dagli sfondi, inoltre l'ottimo equilibrio tra bianco e nero fa pesare minimamente il quasi nullo uso di retini.
Anche le scene d'azione sono ben realizzate, anche se qui l'elasticità di Rufy cozza un pochino a livello di prospettiva, ma per il resto la qualità del disegno è praticamente la stessa dei primi volumi di "One Piece".
Voto: 8/10
Conclusione:
In questo volume sono racchiuse diverse storie di Oda, alcune belle...altre meno, ma nonostante tutto è un acquisto più che consigliato sia a chi vuole un bel volume di storie autoconclusive, sia a chi vuole approfondire il Curriculum di uno degli autori di manga più noti della storia. Inoltre il rapporto qualità-prezzo dell'edizione italiana è ottimo, per soli 2,60€ avete a disposizione la bellezza di 200 pagine bianche e ben rilegate, anche se per la qualità delle traduzioni e della stampa si poteva fare qualcosina in più.
Voto Finale: 8/10
"One Piece Wanted!" è una raccolta di episodi autoconclusivi creati da Eiichiro Oda prima di arrivare all'agognata serializzazione di "One Piece", il fumetto che lo porterà poi alla fama grazie ad un successo senza precedenti.
Le 5 storie verranno recensite separatamente e con un metro di giudizio che le osserverà sia come semplici storie autoconclusive che come possibili primi capitoli di serie.
Wanted!:
Ad aprire il volume, ed a fornire lo spunto per il titolo dell'albo, c'è "Wanted!". Ambientato nel Far West, esso narra le vicende di un ricercato di nome Gill Bastard, che a forza di uccidere malintenzionati, seppur per legittima difesa, è arrivato ad essere considerato lui stesso un bandito, con tanto di taglia astronomica sulla testa.
La storia prende una svolta con la comparsa dello spettro di un cacciatore di taglie che, in quanto morto per mano di Gill, rimane nel mondo terreno e si attacca proprio al suo assassino per cercare vendetta.
La storia è comunque piuttosto banale, e si nota che l'ispirazione fosse praticamente solo quella di scrivere una storia ad ambientazione western. Lo sviluppo è noioso e decisamente lineare, e le scene d'azione non regalano certo un grande pahtos, visto il tratto ancora scarno e piuttosto acerbo. Anche gli intermezzi comici, benché siano probabilmente la parte riuscita meglio, sono lo stesso decisamente scialbi. Da notare inoltre la pesante ispirazione del disegno allo stile di Toriyama, di cui Oda è un dichiarato fan.
Tutto sommato, se consideriamo che si tratta di un' opera realizzata durante gli anni del liceo, si tratta anche di un lavoro discreto, ma è inspiegabile come sia valso ad Oda un riconoscimento al premio Tezuka.
PS: Da notare che probabilmente le taglie di "One Piece" sono nate idealmente proprio qui.
Voto: 4/10
Il regalo del futuro piovuto dal cielo:
La seconda storia di "One Piece Wanted!" è probabilmente quella più originale dell'intera offerta, la trama ruota intorno alle vicende del protagonista Bran, che per colpa della propria predisposizione al furto si è fatto notare dall'onnipotente in persona, che adirato ne deciderà la morte tramite un particolare quaderno del destino. Sopra quest'ultimo ne verrà anche trascritta la causa: impatto con un meteorite. Ma ecco che l'inaspettato si fa strada nella storia sotto forma di errore grammaticale, infatti l'altissimo finisce per scrivere per sbaglio "Branchi" invece di "Bran", condannando all'infelice destino i grandi magazzini del centro, che riportano tale nome. Deciderà quindi di affidare il quaderno al protagonista e di lasciare a lui il compito di risolvere la situazione, così da evitare la morte di centinaia di innocenti.
Possiamo ben notare un incipit decisamente più complesso ed ispirato rispetto al lavoro precedente, con uno sviluppo narrativo sempre lineare ma meglio gestito nell'escalation di tensione verso il finale, inoltre i tempi comici sono decisamente più azzeccati, temperando bene la natura umoristica che permea tutta l'opera.
Il miglioramento nel tratto è leggero ma è ben visibile la maggiore cura ed attenzione impiegata nel disegno, probabilmente derivate anche da tempi di produzione maggiori rispetto a Wanted.
Gli sfondi sono più dettagliati ed è notevole la gestione delle comparse e dei personaggi riempitivi, sempre ben curati e piuttosto presenti all' interno delle tavole.
Si nota inoltre un uso maggiore dei retini, anche se l'abilita con cui sono usati è ancora su livelli piuttosto mediocri.
Voto: 7,5/10
Ikki Yako(Il Viaggio Notturno del Demone):
L' incipit è semplice ed essenziale, il protagonista è un bonzo di nome Guko, attualmente in viaggio alla ricerca del proprio maestro, l'ora è tarda e quindi decide di chiedere giaciglio per la notte ad un villaggio nelle vicinanze, ma una volta arrivato verrà investito dai suoi abitanti dello sgradito compito di eliminare lo spettro che infesta i dintorni del luogo.
Assolutamente contrario alla mansione assegnatagli, Guko decide di fuggire, ma durante il tragitto incontrerà proprio lo spettro, contro il quale dovrà combattere per avere salva la vita.
Tra le varie storie, quella di Ikki Yako è quella che si presta meglio come starting point di una serie, anche perché il Giappone feudale è un' ambientazione piuttosto valida per strutture ad episodi autoconclusivi(vedasi Inuyasha).
Narrativamente siamo comunque un passo indietro rispetto a "Il regalo del futuro", anche se la storia è ben sviluppata e conta di un decente colpo di scena non è positivo creare un plot così banale, soprattutto se viene inserito in un ambientazione ed in una struttura tanto classici quando abusati.
Il combattimento, benché minato da una prospettiva piuttosto fallace, è ben realizzato e gode di un buon dinamismo e di una discreta regia, anche se sorge un problema sul nemico: cos' è? Non viene mai spiegata l' identità dell' essere, né se l'ambientazione è fantasy o realistica, il mostro viene definito spettro e demone, inducendo quindi a pensare ad un identità malefica ultraterrena, ma viene chiamato anche cannibale ed ha un aspetto piuttosto simile a quello di un umano, creando una confusione davvero sgradita.
Voto: 6/10
Monsters:
Monsters è il capitolo che ho preferito in questo volume, sia per il suo livello come one shot, sia perché è ,tra le varie storie, quella con più elementi che verranno ripresi da "One Piece".
Questa volta abbiamo come eroe un Samurai di nome Ryuma, questo nome vi dice niente? Oda l'ha reinserito in "One Piece" come Zombie nella saga di Thriller Bark per omaggiare appunto questa sua opera. Durante il suo vagabondaggio, Ryuma si ritrova stremato dalla fame e riesce a malapena a raggiungere la città più vicina, lì una cameriera di nome Flea decide di soccorrerlo, ed è proprio nella locanda dove lavore che il protagonista incontra Cirano, leggendario spadaccino noto per aver affrontato il Drago che sette anni prima venne chiamato con un corno speciale per distruggere il villaggio dove abitava Flea, che proprio grazie a Cirano è riuscita a sopravvivere alla catastrofe.
I guai arrivano quando, dopo essersi scontrato contro un passante, Ryuma prende lo sfiorare della sua spada come una sfida, ma prima che possa fare qualcosa lo sconosciuto si ritrova con un coltello nello stomaco e nel panico tira fuori il leggendario corno del drago e lo suona.
Cosa succederà poi? Cirano combatterà di nuovo il drago? Ryuma lo aiuterà? e chi era l'uomo che teneva l'oggetto in grado di chiamarlo?
Con questo intreccio semplice ma intrigante la storia prosegue, tirando fuori un buon Plot Twist e delle scene di combattimento all'arma bianca davvero ben fatte, sviluppando quanto di buono visto in Ikki Yako.
Come ho detto prima, ci sono diversi elementi che sono poi ripresi da "One Piece", lo stesso Ryuma è molto simile a Zoro, mentre Cirino a Mihawk, e l'uomo che usa il corno viene definito "Specialista nella tecnica delle tre spade", che poi ritroviamo appunto nel manga piratesco di Oda(anche se l'uomo in questione non viene mai visto combattere).
Il difetto maggiore che si può imputare all'opera è che, benché come one shot funzioni bene, come possibile inizio di una serie non lascia grandi spunti. La figura del samurai vagabondo era stata già bella che approfondita nel manga di Kenshin, al quale Oda ha infatti lavorato come assistente.
Voto: 8/10
Romance Dawn:
Sicuramente almeno il 50% degli acquirenti di "One Piece Wanted" ha deciso di investire i propri soldi su questo albo proprio per la presenza di Romance Dawn, il secondo episodio pilota di "One Piece". In questo One Shot possiamo vedere un Rufy praticamente già bello che fatto ed una ragazza di nome Ann, che invece rappresenta una versione sperimentale di Nami.
La cosa che salta subito all'occhio è il titolo, come mai non si chiama "One Piece"? Semplice, perché in questa storia lo One Piece non c'è, i pirati salpano solo per 2 possibili motivazioni, che nel manga li fa anche contraddistinguere in due diverse categorie: I Morgania sono il tipo più classico di pirata, prendono il mare alla ricerca di bottini e mercantili da derubare, i Piece Main invece percorrono il proprio viaggio solamente per spirito d'avventura. Questa suddivisione è interessante perché, nonostante nell'opera finale non ci sia più, si nota comunque come all'inizio Oda avesse cercato di dare un senso al comportamento fin troppo benevolo della ciurma di cappello di paglia.
La storia dell'episodio è molto semplice ed a livello di spirito ed atmosfera è "One Piece" al 100%, inoltre ci sono altri elementi che poi sono stati ripresi e sviluppati nell'opera di successo di Oda, come i frutti del diavolo, Garp, che qui vediamo nelle vesti di pirata, animali e personaggi dalla fattezze al limite del comico e molto altro.
Il tratto è di ben altro livello rispetto alle altre storie dell' albo, finalmente le linee sono eterogenee e più marcate, ed i personaggi si staccano bene dagli sfondi, inoltre l'ottimo equilibrio tra bianco e nero fa pesare minimamente il quasi nullo uso di retini.
Anche le scene d'azione sono ben realizzate, anche se qui l'elasticità di Rufy cozza un pochino a livello di prospettiva, ma per il resto la qualità del disegno è praticamente la stessa dei primi volumi di "One Piece".
Voto: 8/10
Conclusione:
In questo volume sono racchiuse diverse storie di Oda, alcune belle...altre meno, ma nonostante tutto è un acquisto più che consigliato sia a chi vuole un bel volume di storie autoconclusive, sia a chi vuole approfondire il Curriculum di uno degli autori di manga più noti della storia. Inoltre il rapporto qualità-prezzo dell'edizione italiana è ottimo, per soli 2,60€ avete a disposizione la bellezza di 200 pagine bianche e ben rilegate, anche se per la qualità delle traduzioni e della stampa si poteva fare qualcosina in più.
Voto Finale: 8/10