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"Imawa no Kuni no Alice" tradotto in "Alice in Borderland" per noi italiani è una serie di manga ideata da Haro Aso e pubblicata in Italia dalla casa editrice Flashbook.

La serie è tra il distopico e il survival e di conseguenza non può mancare anche la componente psicologica. Vengono seguite le vicende del protagonista Arisu (che è anche una traslitterazione giapponese del nome Alice pronunciato all'inglese), un ragazzo sulla ventina che non ha ancora trovato il suo scopo nella vita e nemmeno ha interesse nel trovarlo. Un giorno, dopo aver assistito a uno spettacolo di fuochi d'artificio si ritrova, insieme a due suoi amici, in questo mondo parallelo (The Borderlands) che è una versione di Tokyo post-apocalisse (un po’ come la New York distrutta di Mirabilandia); per poter rimanere vivi in questa nuova realtà Arisu e gli altri sono costretti a partecipare a dei giochi, i quali, appunto, mettono a rischio la loro vita, in modo da poter aggiungere dei giorni al loro periodo di permanenza nei Borderlands. Infatti, se vengono esauriti i suddett giorni, la sfortunata vittima è destinata a morire. I giochi hanno varie difficoltà e vari Tipi, indicati da una carta da poker: più alto è il suo valore, maggiore è la difficoltà nel gioco e i vari semi corrispondono alle diverse abilità che il gioco testa. I giochi rappresentati da una carta di tipo Quadri sono giochi che richiedono l'ingegno, Picche richiedono abilità fisica, Fiori sono un mix dei due precedenti e Cuori sono giochi di tipo psicologico (a questo proposito spero troppo che il gioco di cuori finale - o insomma, uno degli ultimi - sia basato sul Prisoner’s Dilemma, dato che non l'hanno mai fatto vedere prima!).

Ritengo che sia una serie davvero valida, nonostante ricalchi spesso alcuni trope tipici dei survival; non mancano sicuramente i plot twist anche se, come succede spesso, verso la fine della serie l'autore tende ad addolcirsi un po’, rispetto alla violenza iniziale. Le varie tipologie di gioco permettono all'autore di utilizzare le diverse tecniche di trasmissione di tensione al lettore: per i giochi fisici abbiamo morti improvvise, sangue e braccia volanti in stile Attack on Titan, mentre per quelli psicologici/d'ingegno rivediamo le atmosfere a me tanto care di Ultimate Gambler Kaiji e Liar Game. La cosa spettacolare sono anche i giochi di Fiori, dove l'autore riesce a fare un'ottima miscela senza risultare banale o noioso. Non è ovviamente la serie perfetta, il problema principale è che sicuramente la rivelazione della mastermind dietro tutto ciò non sarà la cosa più emozionante mai vissuta ma in realtà non credo sia nemmeno quello lo scopo dell'autore. A volte ci sono problemi di sceneggiatura, nel senso che ho dovuto rileggere delle vignette più volte per capire il flusso degli eventi, ma nulla che ostacoli troppo la trama del gioco in generale.

La qualità dei volumetti è molto buona e la sovracopertina è sempre una cosa che adoro; l'unico problema, al solito, è il prezzo di 6,90 €, che soprattutto per i primi volumi dove sono presenti pochi capitoli non è proprio il massimo. Diciamo che per la qualità del volumetto in sé non è nemmeno un prezzo esagerato, il problema è che un'edizione così credo che andrebbe riservata a una ristampa speciale di una serie nota e amata, non a un manga quasi sconosciuto...

La serie è conclusa in Giappone ma per noi poveri occidentali stanno ancora traducendo le scans… paradossalmente sono più avanti con l'edizione italiana che con le scans inglesi (unico caso del genere nella mia vita). È una serie che davvero non ha un briciolo del successo che meriterebbe, credo che la sua fanbase sia composta da me, la mamma dell'autore, i tre che traducono le scans inglese, il capo redattore della Flashbook e pochi altri. Per questo spero di far qui della buona pubblicità e darle un po’ del successo che merita!