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8.0/10
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Saiyukiden è un piccolo capolavoro. Nel senso che è veramente bello, fin da subito appena lo si comincia a sfogliare o semplicemente lo si osserva si ha l’idea di guardare qualcosa di davvero ben fatto.
In se l’opera è anche parecchio ambiziosa: riuscire a riportare in forma di fumetto/manga uno dei capisaldi della letteratura antica orientale, “il Viaggio in Occidente” risalente alla fine del XVI secolo.
L’opera da sempre è fonte d’ispirazione per molti autori, (anche Toriyama si è ispirata ad essa prima di scrivere il celeberrimo Dragonball) e a mio avviso ha ancora il grande pregio di incuriosire e attirare chi è affascinato dagli antichi racconti simbolici, o dalla storie della cultura orientale. Facendo parte di questo genere di persone, ho deciso di avvicinarmi al manga, giusto per cominciare conoscere un’opera di tale calibro.
La trama è di per se piuttosto semplice, ma allo stesso tempo anche interessante: Il potente re delle scimmie, Son Goku, intraprende un lungo viaggio per uccidere la più grande e potente delle divinità: il Buddha. Egli vuole conseguire il suo obbiettivo per dimostrare a tutti che colui che si spaccia per la personificazione della bontà, non è altro che un despota pronto ad imprigionare ed eliminare chiunque non si inchini al suo grande potere. Sebbene Son Goku sia osteggiato da parecchi nemici, egli sarà aiutato da un personaggio misterioso: Sanzo, che come il protagonista vuole eliminare il Buddha.
Le scelte narrative sono molto semplici ma efficaci: il viaggio è suddiviso in mondi, della durata di circa 10/15 pagine l’uno, nei quali tutte le volte il protagonista dovrà sconfiggere i servi della divinità, che cercheranno di impedire la realizzazione del suo piano. In ognuno di questi scontri verrà messa in risalto la forza, l’astuzia o le potenti armi di Son Goku: un bastone dalle capacità illimitate e una nuvola volante.
Sarà poi un sapiente uso dei flashback che farà luce sulla genesi del protagonista e su parte delle tematiche trattate.
Non si pensi quindi di avere a che fare con qualcosa di piatto e ripetitivo, infatti anche se l’azione e la violenza hanno la precedenza, gli altri aspetti ei temi più profondi legati alle motivazioni del protagonista e alla natura del Buddha vengono comunque trattati.
Purtroppo se l’opera fa di tutto per incuriosire e stimolare il lettore, dall’altra lo delude, lasciando la storia tristemente in sospeso soltanto al secondo volume, aspetto che però non dovrebbe comunque scoraggiarne la lettura.
A mio avviso però, sebbene la trama e la sua stesura stimolino parecchio la curiosità, il punto di maggior forza della serie è il reparto grafico, forse uno dei più belli mai visti. Prima di tutto il manga è interamente fatto a colori, aspetto molto raro nei fumetti del genere, inoltre tutte le tavole sono di una sbalorditiva bellezza. Inoltre il tratto moderno ed estremamente dettagliato è un notevole valore aggiunto, che riesce perfettamente a modernizzare un’opera che ha più di quattrocento anni, restituendole un favoloso appeal.
Se siete alla ricerca di qualcosa che trasbordi dai soliti confini dei manga, Saiyukiden fa senz’altro al caso vostro, e sebbene non sia proprio economico e di facile fruizione, sicuramente saprà incantare con le sue incredibili tavole e col suo sapore antico.