Recensione
Psycho-Pass
8.5/10
Partendo dal presupposto che è inutile stare qui a descrivervi la trama di questo anime, poiché già in centinaia l'hanno fatto, preferisco provare a spiegarvi i motivi per i quali vedere o non vedere questa serie animata.
Sono un grande fan dei thriller, adoro i colpi di scena e i finali a sorpresa, ragion per cui questo anime mi ha catturato subito sin dalla prima puntata. Tutta la storia di "Psycho-Pass" si basa sul dualismo tra individualità e alienazione della volontà individuale, è permeato da idee filosofiche fin dalle fondamenta e, grazie alla caratterizzazione del mondo e dei personaggi, vi ritroverete subito a provare empatia per i diversi protagonisti, nonché a immedesimarvi in una società futuristica, ma non così troppo. Per tutte le ventidue puntate mi sono ritrovato incollato allo schermo, a cercare di capire quando e come i diversi protagonisti avrebbero agito o cercato di agire, senza mai riuscirci. Anche per questo motivo "Psycho-Pass" è riuscito a rimanere impresso nell'immaginario collettivo, per la sua unicità e imprevedibilità.
Ma, se da un lato questo per molti può essere un elemento positivo, per altri, tra cui il sottoscritto, rappresenta un elemento di critica. La presenza di pochi comportamenti stereotipati, talvolta anche assurdi nella loro imprevedibilità, vi lascerà perplessi in più di un caso.
La presenza di scene talvolta anche forti potrebbe dare fastidio, ma si tratta pur sempre di un anime thrillerpoliziesco.
In ultimo voglio parlare del finale, che deluderà chi come me pensa che il comportamento dei personaggi debba essere sì coerente, ma anche credibile; invece qui si sfiora l'inverosimile nell'assurdità del comportamento "stupido" e "banale", nonché nelle scelte poco azzeccate di storyline, che al contrario avrebbero potuto far entrare questa serie di diritto nel gotha degli anime moderni.
Sono un grande fan dei thriller, adoro i colpi di scena e i finali a sorpresa, ragion per cui questo anime mi ha catturato subito sin dalla prima puntata. Tutta la storia di "Psycho-Pass" si basa sul dualismo tra individualità e alienazione della volontà individuale, è permeato da idee filosofiche fin dalle fondamenta e, grazie alla caratterizzazione del mondo e dei personaggi, vi ritroverete subito a provare empatia per i diversi protagonisti, nonché a immedesimarvi in una società futuristica, ma non così troppo. Per tutte le ventidue puntate mi sono ritrovato incollato allo schermo, a cercare di capire quando e come i diversi protagonisti avrebbero agito o cercato di agire, senza mai riuscirci. Anche per questo motivo "Psycho-Pass" è riuscito a rimanere impresso nell'immaginario collettivo, per la sua unicità e imprevedibilità.
Ma, se da un lato questo per molti può essere un elemento positivo, per altri, tra cui il sottoscritto, rappresenta un elemento di critica. La presenza di pochi comportamenti stereotipati, talvolta anche assurdi nella loro imprevedibilità, vi lascerà perplessi in più di un caso.
La presenza di scene talvolta anche forti potrebbe dare fastidio, ma si tratta pur sempre di un anime thrillerpoliziesco.
In ultimo voglio parlare del finale, che deluderà chi come me pensa che il comportamento dei personaggi debba essere sì coerente, ma anche credibile; invece qui si sfiora l'inverosimile nell'assurdità del comportamento "stupido" e "banale", nonché nelle scelte poco azzeccate di storyline, che al contrario avrebbero potuto far entrare questa serie di diritto nel gotha degli anime moderni.