Recensione
"Guru Guru 2 - Il batticuore della magia" è il secondo adattamento animato di una delle serie più divertenti mai create (rimando alla mia recensione della serie originale per un confronto) e, nonostante i vari difetti che vi si possono trovare, penso meriti un voto quasi perfetto.
Il motivo è molto semplice: è divertente, divertente, divertente.
Lo stile più kawai è forse un po' meno bello rispetto a quello della serie originale (e ha reso la voce di Kokori un po' troppo acuta nel doppiaggio italiano), ma è decisamente più adatto ai toni parodistici della serie.
Nike dà il meglio di sé e la serie diventa, episodio dopo episodio, sempre più divertente.
La serie non inizia dall'inizio, ed è per questo motivo che consiglio di iniziare guardando almeno i primi trentuno episodi del primo adattamento animato, ma continua seguendo fedelmente il manga quasi fino in fondo con, tutto sommato, aggiunte abbastanza limitate. A differenza della prima serie (e nonostante l'evidente censura subita in diversi punti) questa seconda serie riesce a mantenere abbastanza bene i tempi comici originali fino agli ultimi episodi.
La sigla italiana è davvero particolare (nonostante gli stessi Raggi Fotonici la ritengano uno dei loro lavori meno riusciti, io la trovo molto adatta a una serie che si prende pochissimo sul serio), ed è tra le pochissime che ancora oggi ascolto volentieri senza che mai mi venga a noia.
Come per la prima serie, consiglio "Guru Guru" a grandi e piccini, adolescenti e pensionati... insomma a tutti. È inoltre interessante che questa serie sia arrivata in Italia ma non negli Stati Uniti (per una volta siamo stati più lungimiranti).
Da notare inoltre che lo stile di questa serie è più vicino al reboot del 2017 (nei colori in particolare), anche se il reboot ha una "rotondità" leggermente inferiore e uno stile più vicino a quello del manga originale. È un ottimo modo per abituarsi al "nuovo stile".
Il motivo è molto semplice: è divertente, divertente, divertente.
Lo stile più kawai è forse un po' meno bello rispetto a quello della serie originale (e ha reso la voce di Kokori un po' troppo acuta nel doppiaggio italiano), ma è decisamente più adatto ai toni parodistici della serie.
Nike dà il meglio di sé e la serie diventa, episodio dopo episodio, sempre più divertente.
La serie non inizia dall'inizio, ed è per questo motivo che consiglio di iniziare guardando almeno i primi trentuno episodi del primo adattamento animato, ma continua seguendo fedelmente il manga quasi fino in fondo con, tutto sommato, aggiunte abbastanza limitate. A differenza della prima serie (e nonostante l'evidente censura subita in diversi punti) questa seconda serie riesce a mantenere abbastanza bene i tempi comici originali fino agli ultimi episodi.
La sigla italiana è davvero particolare (nonostante gli stessi Raggi Fotonici la ritengano uno dei loro lavori meno riusciti, io la trovo molto adatta a una serie che si prende pochissimo sul serio), ed è tra le pochissime che ancora oggi ascolto volentieri senza che mai mi venga a noia.
Come per la prima serie, consiglio "Guru Guru" a grandi e piccini, adolescenti e pensionati... insomma a tutti. È inoltre interessante che questa serie sia arrivata in Italia ma non negli Stati Uniti (per una volta siamo stati più lungimiranti).
Da notare inoltre che lo stile di questa serie è più vicino al reboot del 2017 (nei colori in particolare), anche se il reboot ha una "rotondità" leggermente inferiore e uno stile più vicino a quello del manga originale. È un ottimo modo per abituarsi al "nuovo stile".