Recensione
Death Parade
7.5/10
Premetto col dire che durante la visione di questo anime ho avuto sentimenti decisamente contrastanti: inizialmente il mio gradimento era decisamente basso (sufficienza scarsa per intenderci), tant'è che ho faticato a non abbandonare verso il sesto episodio, successivamente il crescendo è stato talmente forte che alla fine non ho potuto evitare di dare una nota positiva, cosa che mai mi sarei immaginato a metà anime.
Il motivo principale di questa considerazione è la trama. Per oltre metà anime, la trama è praticamente assente: sembra di guardare una lista di episodi scollegati e in una certa maniera ripetitivi. La storia si incentra sull'arbitro Decim che, con l'aiuto della sua assistente, deve giudicare se mandare all'inferno o in paradiso le anime delle persone decedute. Giocando con loro e con i loro ricordi, cerca di metterli in situazioni estreme per poter osservare e decidere cosa meritino. Prima di tutto, non si capisce perché gli individui sono sempre giudicati in coppia (per quelli da soli, che succede ?). Poi, in certi casi, le loro azioni durante la vita sono talmente evidenti (omicidi, per esempio) che ci si domanda quale sia la necessità di ricreare queste situazioni estreme per poterli giudicare di nuovo. Infine, c'è tutto un universo di altri personaggi completamente inutile: altri arbitri ed i loro "capi", che hanno un ruolo marginale, potrebbero essere tranquillamente rimossi senza che l'anime perda di contenuto. Inizialmente ero rimasto anche negativamente colpito dalla qualità del giudizio: queste situazioni estreme e le reazioni dei giudicati sono talmente arbitrarie che talvolta ci si stupisce spesso delle conclusioni tratte da Decim. Tuttavia, nel corso dell'anime si vedrà che farà parte del crescendo.
Ma passiamo alla lista degli aspetti positivi. Prima di tutto, i disegni: li ho trovati fantastici e estremamente ben dettagliati. Quello che mi ha stupito, è il dettaglio del particolare: per esempio la cura nel realizzare la tappezzeria delle pareti o il grande lampadario. Spesso non ne viene direttamente dato particolare risalto, ma sta allo spettatore andarne alla ricerca. Le musiche sono molto azzeccate e, specie quelle di sottofondo durante l'anime, aiutano nel coinvolgimento dello spettatore. Infine, l'originalità: senza dubbio la tematica, per come viene trattata, non è banale e permette allo spettatore di avere qualche spunto di riflessione.
Per concludere, nonostante tutto, consiglierei la visione dell'anime, tenendo le aspettative basse per la prima metà e tenere gli occhi ben aperti per apprezzare i bei particolari nei disegni.
Il motivo principale di questa considerazione è la trama. Per oltre metà anime, la trama è praticamente assente: sembra di guardare una lista di episodi scollegati e in una certa maniera ripetitivi. La storia si incentra sull'arbitro Decim che, con l'aiuto della sua assistente, deve giudicare se mandare all'inferno o in paradiso le anime delle persone decedute. Giocando con loro e con i loro ricordi, cerca di metterli in situazioni estreme per poter osservare e decidere cosa meritino. Prima di tutto, non si capisce perché gli individui sono sempre giudicati in coppia (per quelli da soli, che succede ?). Poi, in certi casi, le loro azioni durante la vita sono talmente evidenti (omicidi, per esempio) che ci si domanda quale sia la necessità di ricreare queste situazioni estreme per poterli giudicare di nuovo. Infine, c'è tutto un universo di altri personaggi completamente inutile: altri arbitri ed i loro "capi", che hanno un ruolo marginale, potrebbero essere tranquillamente rimossi senza che l'anime perda di contenuto. Inizialmente ero rimasto anche negativamente colpito dalla qualità del giudizio: queste situazioni estreme e le reazioni dei giudicati sono talmente arbitrarie che talvolta ci si stupisce spesso delle conclusioni tratte da Decim. Tuttavia, nel corso dell'anime si vedrà che farà parte del crescendo.
Ma passiamo alla lista degli aspetti positivi. Prima di tutto, i disegni: li ho trovati fantastici e estremamente ben dettagliati. Quello che mi ha stupito, è il dettaglio del particolare: per esempio la cura nel realizzare la tappezzeria delle pareti o il grande lampadario. Spesso non ne viene direttamente dato particolare risalto, ma sta allo spettatore andarne alla ricerca. Le musiche sono molto azzeccate e, specie quelle di sottofondo durante l'anime, aiutano nel coinvolgimento dello spettatore. Infine, l'originalità: senza dubbio la tematica, per come viene trattata, non è banale e permette allo spettatore di avere qualche spunto di riflessione.
Per concludere, nonostante tutto, consiglierei la visione dell'anime, tenendo le aspettative basse per la prima metà e tenere gli occhi ben aperti per apprezzare i bei particolari nei disegni.