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7.5/10
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"Tsugomomo" è un altro degli harem fantasy che ogni stagione propone, ma questa volta eviteremo scuole di magia e battaglie di robottoni, per uno stile più alla "Bleach", ovvero Giappone moderno e "mostri" combattuti da persone dotate di poteri spirituali e oggetti in grado di manifestarli.

Il protagonista di turno, Kazuya Kagami, porta sempre con sé l'obi (fascia di tessuto usata per stringere la vita quando si indossa il kimono) della sua defunta madre. Un giorno viene attaccato da un oggetto che prende vita, e l'obi si trasforma in una ragazza dai capelli azzurri, Kiriha, lo spirito che alberga nell'obi, in grado di usare il tessuto stesso come un'arma. Presto la vita di Kazuya cambierà, conoscerà altre entità soprannaturali e diventerà un "cacciatore di maledizioni", ovvero colui che si occupa di rimettere a posto le cose quando una nuova minaccia spirituale si presenta nella sua città.

Ovviamente, essendo un harem, ben presto Kazuya si ritroverà circondato da ragazze di tutti i tipi, ma a differenza dei normali harem in cui tutte sbavano per il protagonista, ma si guardano bene dal provarci sul serio, in questa serie il protagonista è vittima di veri e propri stupri continui. Non solo Kiriha, che non ha alcun problema a farsi vedere nuda da lui (lo forza sempre a far il bagno insieme) o a mettergli le mani nelle mutande (anzi, per tutta la serie, quando Kiriha vuole picchiarlo, prende il povero Kazuya a calci e pugni nei gioielli di famiglia), ma anche le altre ragazze, per vari motivi, si trovano spesso a fare cose piuttosto esplicite con Kazuya e, per quanto esse non vengano mostrate (non è un hentai), più di una volta nell'anime viene lasciato intendere che il protagonista potrebbe essere stato costretto a un rapporto vero e proprio.
Detto questo, proprio perché quasi tutto l'ecchi della serie è "dichiaratissimo" e giocato su queste continue gag in cui il protagonista viene molestato, il resto della serie è libero dal fanservice più vigliacco (e a mio parere fastidioso), come inquadrature di mutandine a caso o scene di nudo durante momenti seri (per intenderci, non ti viene mostrata la protagonista che fa riflessioni sotto la doccia o in bagno, giusto come scusa per farla vedere nuda. Se c'è una ragazza nel bagno, è perché sta facendo qualcosa alle spese del protagonista).

La serie è divertente, i combattimenti sono simpatici (ma non eccezionali) e il comparto tecnico è discreto.

Tutto sommato non mi è dispiaciuto, anche perché molti personaggi sono particolari e interessanti, e mi piace il fatto che l'anime non segua molti dei classici cliché di serie simili (ad esempio, per quanto Kazuya provi in principio a tenere segreti i suoi poteri soprannaturali, Kiriha se ne sbatte allegramente e si fa vedere da chiunque, quindi ben presto mezza scuola sa degli spiriti e del fatto che Kazuya li combatta).

Avrei anche dato 8, ma abbasso a 7,5 perché non ho apprezzato il fatto che diversi personaggi femminili abbiano corpo da bambina, infarcendo quindi la serie di fanservice lolicon (per carità, sono tutte creature soprannaturali con qualche secolo di vita alle spalle, ma non vedevo la necessità di mostrare tutti quei corpi da bambina nudi ogni tre per due).