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Che peccato. Poteva essere veramente interessante ma invece è una grossa occasione sprecata. Sinceramente affascinata dal lavoro successivo di Tomu Ohmi ("Barairo My Honey", che consiglio cento volte più di questo "Forbidden Love"), avevo deciso di leggere il manga di debutto, ma come spesso accade, il primo non è mai il migliore. Acerbo, confusionario, superficiale, decisamente troppo incentrato sull'elemento smut e con una protagonista abbastanza insipida (in una nota la stessa autrice ammette di non apprezzarne la personalità… ).

Uno dei difetti più grandi del manga è l'inizio. Non si capisce cosa stia succedendo. Non si ha neanche il tempo di conoscere le storie pregresse dei personaggi, che ce li troviamo davanti già insieme e praticamente attorcigliati tra le lenzuola, senza che ci sia stato presentato un primo incontro, un'evoluzione del loro rapporto, una possibile spiegazione del perché Yato sia un lupo trecentenario innamorato di Hisako… niente. Apri il manga e dopo poco loro sono a letto e tu stai là a chiederti "Ma ho sbagliato volume? Sicuri che questo sia il primo?". Sì, è il primo… Ho provato a dargli un'ulteriore possibilità, avendo apprezzato l'altra opera dell'autrice, ma niente. Proseguendo si ha comunque l'impressione che tutto succeda troppo in fretta, senza una base logica di continuità. Personaggi inseriti a caso (alcuni alquanto improbabili, come l'amica che va matta per il seno di Hisako...), brevi archi narrativi, nemici che al primo incontro si rivelano immediatamente psicopatici senza un perché e... la protagonista scialbetta che sta sempre tra le braccia di Yato, nuda.

Hisako è il personaggio che mi ha fatto desistere definitivamente dalla lettura. Non è odiosa come tante protagoniste amebiche (vedi "Amnesia" o "Say I love you") ma ci va vicino. La sua gentilezza d'animo la rende costantemente incapace di difendersi, ha sempre bisogno di Yato per tirarsi fuori da situazioni incredibili in cui lei stessa si caccia. Si fa paranoie, rifiuta in continuazione Yato perdendosi in un cliché visto e rivisto di gridolini inutili che poi, ovviamente, hanno vita breve e si risolvono tra le lenzuola. Insomma, se amate le protagoniste forti, lasciate proprio perdere Hisako. Molto più intrigante è invece Yato, il lupo bello e dannato dal passato misterioso. Lui è affascinante, sexy, duro ma anche comico e tenero. Il problema è che non può reggere le fila del manga senza una degna coprotagonista.

La parte grafica è il motivo per cui ho resistito più del dovuto. Amo i disegni di Tomu Ohmi, li trovo seducenti (soprattutto i personaggi maschili), dal gusto vintage e più realistico rispetto allo stile morbido e tondeggiante che spopola oggi negli shojo/josei. Se non ho dato un voto più basso a questo manga è proprio per lo stile grafico infatti, che ho comunque apprezzato molto. Peccato per il resto.

Consigliarlo? Mah... Se volete provare, prego. Se non volete, non perdete granché. Consiglierei piuttosto il lavoro immediatamente successivo della stessa autrice.