Recensione
Steins;Gate
8.5/10
Recensione di Sly Cooper
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Nella mia recensione non voglio scrivere un noioso riassunto della trama, ma più che altro voglio dire cosa questa serie trasmette, insegna e come si evolverà.
Per prima cosa bisogna dire come "Steins;Gate" riesca a iniziare in maniera slice of life, sembrando una serie leggera, presentando tutti i personaggi nelle loro attività quotidiane tranquille e a tratti noiose, ma già allora con un velo di tristezza che non sfuggirà ai più attenti, per poi nella seconda parte diventare un'opera fantascientifica con un po' di thriller, con e-mail spedite nel passato, viaggi nel tempo e in varie linee d'universo, e soprattutto incentrata sull'emotività dei protagonisti.
Difficile trovare una serie che approfondisce così bene come "Steins;Gate" i personaggi, fra l'altro tutti realistici. Ogni personaggio, anche se secondario, è visto nella sua interezza, facendo sì che nella seconda metà della serie si mostri per quel che è.
Tutta la serie è pervasa da una malinconia e da una solitudine che i personaggi, in primis Rintaro Okabe, ottimo protagonista, nascondono e affrontano, chi come Mayuri e Faris con dei passatempi, chi con la maschera da scienziato pazzo di nome Kyoma Hooin, come nel caso del protagonista.
Nel "laboratorio" dove passano la maggior parte del tempo i personaggi, all'inizio si trovano solo Rintaro Okabe, Itaru Hashida (l'hacker del gruppo nonché miglior amico di Rintaro) e Mayuri Shina. Con il passare del tempo invece si riempirà di nuovi membri sempre interessanti, che avranno tutti un'importanza per la trama, ma solo grazie, nei primi episodi, a Kurisu Makise, altro ottimo personaggio, riusciranno a creare una macchina del tempo, riuscendo a contrastare la solitudine di cui ho parlato prima.
Chi mi ha colpito maggiormente sono senz'altro Rintaro Okabe, che si assumerà la responsabilità di cercare di aiutare Mayuri a superare un lutto e di farle di nuovo vivere la vita con il suo già citato alter ego, e Mayuri, che, dal canto suo, invece farà da "ancora morale", cercando di non fargli superare alcuni limiti; difatti i guai inizieranno quando non le presterà ascolto. Per quanto riguarda Kurisu Makise, è sicuramente il personaggio che più ho amato, e sarà il motore che farà susseguire gli eventi nel corso della serie.
Le musiche sono di buon livello, con una opening ottima e una ending sufficiente.
L'animazione è sempre di buon livello e con colori consoni all'atmosfera, sempre con tonalità non chiare che non renderanno però il tutto deprimente.
Per prima cosa bisogna dire come "Steins;Gate" riesca a iniziare in maniera slice of life, sembrando una serie leggera, presentando tutti i personaggi nelle loro attività quotidiane tranquille e a tratti noiose, ma già allora con un velo di tristezza che non sfuggirà ai più attenti, per poi nella seconda parte diventare un'opera fantascientifica con un po' di thriller, con e-mail spedite nel passato, viaggi nel tempo e in varie linee d'universo, e soprattutto incentrata sull'emotività dei protagonisti.
Difficile trovare una serie che approfondisce così bene come "Steins;Gate" i personaggi, fra l'altro tutti realistici. Ogni personaggio, anche se secondario, è visto nella sua interezza, facendo sì che nella seconda metà della serie si mostri per quel che è.
Tutta la serie è pervasa da una malinconia e da una solitudine che i personaggi, in primis Rintaro Okabe, ottimo protagonista, nascondono e affrontano, chi come Mayuri e Faris con dei passatempi, chi con la maschera da scienziato pazzo di nome Kyoma Hooin, come nel caso del protagonista.
Nel "laboratorio" dove passano la maggior parte del tempo i personaggi, all'inizio si trovano solo Rintaro Okabe, Itaru Hashida (l'hacker del gruppo nonché miglior amico di Rintaro) e Mayuri Shina. Con il passare del tempo invece si riempirà di nuovi membri sempre interessanti, che avranno tutti un'importanza per la trama, ma solo grazie, nei primi episodi, a Kurisu Makise, altro ottimo personaggio, riusciranno a creare una macchina del tempo, riuscendo a contrastare la solitudine di cui ho parlato prima.
Chi mi ha colpito maggiormente sono senz'altro Rintaro Okabe, che si assumerà la responsabilità di cercare di aiutare Mayuri a superare un lutto e di farle di nuovo vivere la vita con il suo già citato alter ego, e Mayuri, che, dal canto suo, invece farà da "ancora morale", cercando di non fargli superare alcuni limiti; difatti i guai inizieranno quando non le presterà ascolto. Per quanto riguarda Kurisu Makise, è sicuramente il personaggio che più ho amato, e sarà il motore che farà susseguire gli eventi nel corso della serie.
Le musiche sono di buon livello, con una opening ottima e una ending sufficiente.
L'animazione è sempre di buon livello e con colori consoni all'atmosfera, sempre con tonalità non chiare che non renderanno però il tutto deprimente.