Recensione
Shoujo Shuumatsu Ryokou
8.5/10
Fin dal principio, vedendo il trailer e lo stile di disegno dei personaggi, ho pensato a un anime di basso livello, per un target di età sotto i venticinque anni. Tutt'altro.
"Shoujo Shuumatsu Ryokou" narra le vicende di due sorelle/compagne (non è esplicitamente detto) che vagano in questa ambientazione molto particolare post-apocalittica, alla ricerca di qualsiasi cosa necessaria alla loro sopravvivenza. A discapito della descrizione banale, le esperienze che vivranno le due ragazze avranno una grande componente emotiva, che personalmente ha emozionato molto (cosa soggettiva), accompagnata permanentemente da una soundtrack molto piacevole. La serie ad ogni puntata tratta uno o più temi particolari, sottolineando alcuni valori che, seppur banali, vengono tirati in ballo con degli avvenimenti singolari, che mirano a far riflettere lo spettatore su dei concetti che, nonostante presenti nella vita di tutti, magari non erano mai stati considerati sotto alcuni punti di vista.
In fondo, non si vive per provare emozioni?
Qualcuno potrebbe pensare: "Che vite triste la loro". Eppure Chito e Yuri tristi non sembrano affatto, e questo dovrebbe essere il fulcro dell'anime. Anche se non si sa, anche se si vaga nel nulla, nella desolazione più totale, potrebbe esserci qualcosa, anche semplice, stupida, banale, come delle bottiglie di birra, che potrebbero farci ridere e rendere felici.
Che altro dire? Lo stile grafico è piacevole alla vista, l'ambientazione originale è ben curata e per nulla banale. Un anime che rivedrei volentieri, magari per cogliere qualcosa che mi era sfuggito.
Partite anche voi in viaggio, sulla moto, con Chito e Yuri, non ve ne pentirete.
"Shoujo Shuumatsu Ryokou" narra le vicende di due sorelle/compagne (non è esplicitamente detto) che vagano in questa ambientazione molto particolare post-apocalittica, alla ricerca di qualsiasi cosa necessaria alla loro sopravvivenza. A discapito della descrizione banale, le esperienze che vivranno le due ragazze avranno una grande componente emotiva, che personalmente ha emozionato molto (cosa soggettiva), accompagnata permanentemente da una soundtrack molto piacevole. La serie ad ogni puntata tratta uno o più temi particolari, sottolineando alcuni valori che, seppur banali, vengono tirati in ballo con degli avvenimenti singolari, che mirano a far riflettere lo spettatore su dei concetti che, nonostante presenti nella vita di tutti, magari non erano mai stati considerati sotto alcuni punti di vista.
In fondo, non si vive per provare emozioni?
Qualcuno potrebbe pensare: "Che vite triste la loro". Eppure Chito e Yuri tristi non sembrano affatto, e questo dovrebbe essere il fulcro dell'anime. Anche se non si sa, anche se si vaga nel nulla, nella desolazione più totale, potrebbe esserci qualcosa, anche semplice, stupida, banale, come delle bottiglie di birra, che potrebbero farci ridere e rendere felici.
Che altro dire? Lo stile grafico è piacevole alla vista, l'ambientazione originale è ben curata e per nulla banale. Un anime che rivedrei volentieri, magari per cogliere qualcosa che mi era sfuggito.
Partite anche voi in viaggio, sulla moto, con Chito e Yuri, non ve ne pentirete.