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Nella prima stagione vengono presentati i personaggi nei loro modi di fare e vicende che si susseguono in maniera abbastanza piacevole.

Nella seconda tutto cambia, perché i personaggi sviluppano il loro comportamento e fortificano il loro rapporto tramite la risoluzione dei problemi: assistiamo al raggiungimento massimo di ciò nell'ottavo episodio, dove vediamo Hachiman che inaspettatamente si commuove, poiché tiene alle ragazze, non conserva più la sua tipica incapacità sociale, tant'è che nel corso della serie aiuta numerose persone, fino a quando non si viene a creare il vero problema di non trascurare i propri amici, che non può fungere sempre da aiutante; proprio qui entra in campo la saggia professoressa zitella, che gli dà delle dritte per risolvere questa situazione. Possiamo quindi dire che quest'ultima ha il ruolo d'aiutante e Haruno e la madre di Yukino di antagoniste: infatti Haruno vuole mostrarsi sempre superiore e ricordare a Yukino come stanno realmente le cose, e la madre non pone tanta fiducia nella figlia. Gli altri personaggi non sono altro che un branco di gatte morte e di deficienti.

Apprezzo il cambiamento di Hachiman, la candida Yukino, la solare Yui, i dialoghi profondi e confusionari, e gli sbagli che si attengono alla realtà adolescenziale; inoltre la serie insegna che non possiamo sempre puntare gli occhi sugli altri agendo singolarmente, ma in solidarietà, e, quando c'è da dire qualcosa che non va, bisogna dirla a tutti i costi.
L'unica pecca che ho trovato è che il nostro trio non riesce a cavare un ragno dal buco nelle solite discussioni che fa; spero quindi che nella terza stagione si risolvano e che i rapporti amorosi vengano approfonditi.

In conclusione, "Yahari Ore no Seishun Lovecome wa Machigatte Iru. Zoku" è un'opera che ci lascia dentro moltissime cose e il miglior slice of life di sempre. Voto 8, meritatissimo.