logo AnimeClick.it

8.0/10
-

Tra gli anime più folli del 2015 merita un encomio "Prison School", anime tratto dall'omonimo manga, prodotto in dodici puntate. E' un ecchi di stampo seinen fatto per intrattenere senza particolari (o nessuna) pretesa a livello di trama, in cui troviamo cinque ragazzi protagonisti di una punizione scolastica, consistente nel restare un mese in carcere a causa dell'aver tentato di spiare nel bagno delle ragazze. Trama alquanto bizzarra, fuori dagli schemi e adatta a un pubblico maturo, prettamente maschile, predisposto a guardare un ecchi totalmente perverso e singolare. Nonostante questi elementi che potrebbero far pensare a un anime spazzatura, a me è piaciuta molto questa opera, avendone inoltre apprezzato la trasposizione cartacea, visto che qualche tempo fa avevo letto, per curiosità, il primo volume del manga, con la conseguenza di suscitare in me attenzione e curiosità anche per la parte animata.

La parte più piacevole dell'opera che la rende quello che è, ossia paradossale quanto divertente fino ai limiti terreni, è, secondo me, l'irriverente comicità con protagonisti i cinque ragazzi. Il più divertente è sicuramente Gakuto, il quattrocchi geniale che anima ogni episodio grazie alle sue trovate geniali, finalizzate alla ricerca di un metodo per uscire di prigione. Fa ridere tantissimo insieme a tutti gli altri, sebbene reputi lui il personaggio più riuscito della serie. Ognuno dei protagonisti, tra l'altro, è ben caratterizzato: ad esempio Joe ha la sua passione verso le formiche ed è estremamente riservato con il prossimo, Andou è il classico bonaccione con una passione per il masochismo, mentre Shingo è il personaggio, a mio avviso, meno riuscito, perché risulta spesso antipatico e poco divertente. Vero protagonista è il buon Kyoshi, ragazzo che desidera ardentemente conoscere una ragazza e uscire con lei, soffrendo molto la situazione in cui si trova, non dandosi tuttavia mai per vinto. Il character design di questi personaggi è ben riprodotto, non ci sono somiglianze tra loro, essendo quindi completamente diversi l'uno dall'altro sia fisicamente sia come personalità.

Anche le tre ragazze rivali dei cinque giovani sono entusiasmanti e spassose: la presidentessa Mari, così altera quanto affascinante, la vice-presidentessa Meiko, sadica in maniera indescrivibile ma con un lato buono (?), e Hanna, personaggio enigmatico e spassoso. Il loro character design è perfetto, assente da qualsiasi sbavatura, attinente al manga e carico di eccitazione nonché sex appeal. Complimenti davvero! Citazione d'onore poi per il mitico preside della scuola, perverso senza vergogna che ostenta la sua natura di amatore del lato B femminile. Ogni battuta di questo personaggio è da incorniciare, aiutando l'intero anime ad allietare e intrattenere nella maniera giusta. La sua arringa a favore del sedere femminile, a suo dire preferibile al seno, è da ricordare negli annali.

Tornando alla comicità della serie, a volte irrealistica come le situazioni nelle quali si trovano a confrontarsi i personaggi, elogio in maniera specifica le espressioni dei cinque ragazzi carcerati, da manuale, e che non ho riscontrato in nessun altro anime. Da far scoppiare la mascella proprio a causa della loro ilarità e imprevedibilità. Anche il fattore ecchi è ben dosato, andando spesso oltre le righe del lecito, approfittando del fatto di essere categorizzato come seinen. Una scelta positiva, poiché consente di sfruttare al massimo la perversione dei carcerati e delle loro carceriere, in una sfida senza esclusione di colpi.

La trama ha anche la peculiarità di intrattenere attraverso l'ecchi, ma non solo mediante esso; infatti la storia, benché nelle puntati centrali paghi una leggera ripetitività, mostra evoluzioni da manuale che sono soltanto da elogiare, visto che non è facile ingegnarsi a ideare pazzie simili partendo da una situazione così intricata e folle, quale è quella di "Prison School". Ormai gli ecchi puntano tutto o quasi sul lato soprannaturale, fattore del tutto assente invece qui, ma, nonostante questo, la serie, paradossalmente, acquista maggior spessore grazie a un realismo credibile, impensabile dopo la visione delle prime puntate, assurde e folli oltre ogni oltre limite. Il rischio che potesse trasformarsi in una bravata squallida e unicamente perversa era abbastanza alto, convincendo invece da lì in poi, puntata dopo puntata, perciò ritengo a maggior ragione questo anime completo e perfetto per gli appassionati del genere. Il finale è quello che ci si poteva aspettare dall'anime: intenso, esilarante, aperto, liberatorio e sentimentale.

E' sconsigliato a chi non ama anime osceni, violenti (violenza presente in quantità estreme) e disgustosi, oltre che erotici con pochi fronzoli (a parte le censure). Inoltre sento di sconsigliarlo alla maggior parte delle ragazze, dal momento che l'anime, pur presentando numerosi personaggi femminili caratterizzati a menadito, viaggia su binari perversi di gran lunga adatti ai ragazzi. D'altronde gli ecchi sono anime realizzati per ragazzi e uomini, e questo, a maggior ragione, non fa eccezione.

Sul lato tecnico ho poco da scrivere, essendo animazioni e disegni più che buoni. I disegni dei personaggi sono di qualità elevata e danno il meglio di sé durante gli stacchi sulle espressioni facciali stranissime e ridicole dei protagonisti. A fianco di disegni e animazioni, buono pure l'accompagnamento sonoro, in cui troviamo un'opening, in verità posta su un livello medio-basso, e una ending che risolleva la parte sonora (e visiva). Per quanto concerne le musiche degli episodi, sono enfatizzate, sbalorditive e da applausi, perché è anche merito loro se le scene cult di ogni episodio tengono incollato lo spettatore. Mettono persino i brividi alcune volte... uniche!

È un anime da 8, meritatissimo, perché ha tanti pregi e pochi difetti. Un'opera forse troppo irriverente e che non verrà ricordata come una delle più impegnate per la storia, tuttavia mi permetto di considerarla una piccola perla dell'animazione giapponese, quantomeno all'interno della categoria di riferimento.