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7.5/10
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Mi sono avvicinato a questo titolo per caso, attratto dalle potenzialità di thriller psicologico che mi avevano reso un fan sfegatato di una serie come "Death Note". "Perfect Crime" in parte ne ricalca lo stile e mi ha fatto rivivere alcuni di quei momenti in cui non capisci come possa andare a finire una certa situazione e quando arrivi al colpo di scena rimani sbalordito. Questo manga segue principalmente le vicende di Tadashi Usobuki, un sicario dal
passato oscuro, e dell'ispettore Tada che cerca di incastrarlo. Particolare, e molto affascinante, è il rapporto tra questi due personaggi: pur essendo uno la nemesi dell'altro si ritrovano moltissime volte a confrontarsi e Usobuki cerca in svariati modi di far desistere l'ispettore dai suoi ideali di giustizia assoluta e di rispetto delle regole. I loro molteplici incontri sono dovuti al particolare modus operandi dell'assassino, egli infatti non uccide direttamente
le sue vittime, ma grazie a una sua particolare abilità che lui chiama "ascendente" causa in loro diverse suggestioni ed allucinazioni, spingendoli a suicidarsi o inducendoli a uccidere qualcun altro. In questo modo la sua colpevolezza non è mai dimostrabile. Usobuki riesce ad avere accesso e a plasmare a suo piacimento gli strati più profondi della mente umana, escogitando maniere molto subdole e cervellotiche per uccidere le sue vittime e godersi al meglio l'autodistruzione degli esseri umani.
I disegni sono a mio parere molto ben fatti e chiari, non a livelli di eccellenza assoluta, ma molto piacevoli soprattutto i volti dei personaggi ben diversificati e che fanno trasparire ottimamente le loro emozioni. Il ritmo iniziale non è proprio serrato, i primi due volumi si presentano quasi come una raccolta di piccoli racconti scollegati tra loro in cui vengono esaltate e spiegate le capacità di Usobuki. Se fosse stato così anche il terzo volume forse avrei perso interesse ma, fortunatamente, da li in poi la storia ha preso definitivamente il via e si è concentrata più dettagliatamente sullo svolgimento delle indagini e sulla lotta Tada-Usobuki piuttosto che continuare a mostrare gli assassinii sempre fantasiosi e interessanti, ma in certi casi un po' fini a se stessi.
Penso che questa opera abbia ancora tantissimo da dire e i colpi di scena nei prossimi volumi non mancheranno, gli do un bel 7 e mezzo e lo consiglio caldamente a tutti gli appassionati del genere.