Recensione
Recensione di steven180794
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Attenzione: la recensione contiene spoiler
Vorrei fare una premessa prima di iniziare a scrivere questa recensione: avevo ben alte aspettative e, come si evince dal voto, non sono stato decisamente soddisfatto.
Cercherò di fare un'analisi nel merito della storia per poi allargarmi nelle considerazioni generali, quindi, chi non ha visto il film è a forte rischio spoiler.
L'inizio è decisamente coraggioso, mettere sul piatto quello che (si crede) è il finale può portare a un'inevitabile minor presa dello stesso nel caso venisse riproposto più avanti; la conoscenza dell’evento cardine, in un momento in cui non si è ancora affezionati ai personaggi, può essere un rischio molto alto come scelta narrativa.
Ho apprezzato molto la voce fuori campo del personaggio stesso, ma traslato in un ipotetico futuro in cui ha la consapevolezza di tutto ciò che ha vissuto e che siamo in procinto di vedere.
Il momento dell'incontro lo reputo ben riuscito, ed è esattamente il perfetto inizio per quello che sarà lo svolgimento della storia: lui, introverso, che si avvicina a lei nell'unico modo conosciuto, attraverso i libri, lei, che si interessa di lui per il modo unico con cui la tratta. Questa, secondo me, è la componente riuscita meglio in tutto lo svolgimento del film, la loro relazione non sembra molto forzata, lui che le fa vivere una vita normale (ciò che davvero desiderava e aveva paura di perdere), lei che gli insegna ad apprezzare il prossimo, introverso qual era.
Ora, vi chiederete, allora quali sono i punti negativi?
Primo fra tutti, e sicuramente il più grave secondo me, il ritmo, decisamente sottotono e mal gestito.
I momenti in cui lo svolgimento delle azioni fanno presa sullo spettatore vengono totalmente annullati dai lunghi monologhi (e dialoghi), secondo me, non molto riusciti, che sanno di già visto e che, come temevo, trasportano questo film nell'ennesima storia romantica fatta di cliché rispetto a una storia più atipica e innovativa.
Per assurdo mi sarebbe piaciuto vedere come avrebbero gestito la storia tra due amiche invece che la solita relazione tra ragazzo e una ragazza portati, inevitabilmente, a innamorarsi (ok che loro stessi dicono che la loro relazione va oltre, eppure dai dialoghi non sembra proprio. Mi ha ricordato decisamente troppo "Tutta colpa delle stelle", quando avrei preferito un film più simile a "A Silent Voice", capolavoro vero dell'animazione degli ultimi anni secondo me).
Il ritmo davvero lento non riesce a catturare emotivamente lo spettatore fino alla fine, complici anche delle altre scelte errate che andrò ad elencare.
I dialoghi/monologhi, come già detto, sono decisamente poco azzeccati,
Due esempi su tutti: la serata dell'obbligo/verità è stata improntata tutta sull'innocenza di lui nel chiedere curiosità sul passato di lei e richieste adolescenziali e superficiali richieste da lei. Si potrebbe dire: "E va beh, ma lei voleva una vita normale, giusto chiedere queste cose".
Eppure lui chiedeva del suo passato solamente perché incuriosito dal suo carattere attuale nonostante il rapporto con la malattia (quindi tanto normali non erano quelle richieste), inoltre le uniche richieste degne di nota sono sul finale, in cui lei mette a nudo la sua paura verso la malattia che riusciva a nascondere molto bene, paura che, secondo me, avrebbe fatto maggior presa se fosse stata mostrata di più (nell'intero film) e che, con molta sincerità, diceva lei stessa di avere perennemente.
Il "monologo", quando lui legge il suo diario di convivenza con la malattia, oltre a rivivere i momenti, finisce con un elogio del protagonista che sembra più un messaggio d'amore tra ragazzi rispetto a qualcosa di più profondo. Ok che quello che hanno provato l'uno per l'altro era molto forte, ma quelle parole erano davvero, davvero troppo leggere per far presa (oltre all'animazione che valuterò più avanti).
I personaggi secondari... Qualcuno li ha reperiti?
Le due mamme completamente assenti (eppure la mamma di Sakura nel finale è davvero riuscita bene, peccato), Gomma che, beh, "Vuoi una gomma?", Kyoko, la più rappresentata, poteva essere gestita molto meglio che con la semplice gelosia/rabbia nei confronti del povero protagonista (ad esempio, mai viste scene del passato suo e di Sakura, che avrebbero fatto capire meglio il loro legame, rispetto a un semplice "Lei è molto sensibile, trattala bene", dato che poi voleva che si (ri)-mettesse con un (ex) ragazzo che già l'aveva fatta soffrire, a questo punto davvero incoerente), l'ex ragazzo di cui non ricordo il nome ma che neanche è degno di nota se non uno/due minuti striminziti sullo schermo (anche qui avrei fatto vedere scene del passato, così il coinvolgimento viene meno).
Sulle scelte narrative si potrà dire "Ok, i personaggi secondari non erano importanti come loro due". Ok, posso considerarla buona, ma, e questo davvero non lo capisco, la morte sopraggiunta di lei a tre quarti del film non è altro che un espediente per far vedere la crescita del "lui" della coppia, crescita che, secondo me, avrebbe avuto più senso svilupparla pienamente nel momento in cui lei era in vita. Così sembra quasi che il film sia improntato sulla sua crescita piuttosto che sulla loro relazione... son gusti, personalmente non mi ha preso proprio per niente la parte finale e la scelta di sviluppare la sua crescita dopo (cioè, fino a che stava con lei, trattava tutti di pezza, muore lei, e lui finalmente capisce che deve comportarsi bene? Ma scusa, se stavi cambiando già prima, potevi farlo anche con altri e non solo con lei).
Una seconda scelta narrativa che si ricollega a una delle prime considerazioni riguarda la morte violenta, ripeto, morte violenta... Ma che diamine vi è saltato in mente? Ed è qui che, secondo me, si tocca la scelta peggiore dell'intero film.
Ovviamente, avendomi fatto vedere la morte dall'inizio, hai bisogno di un espediente per farmi singhiozzare quando accadrà: questo, secondo me, non è altro che una resa a tutto ciò che è venuto prima. Mi spiego meglio: se davvero avessi voluto coinvolgere emotivamente lo spettatore, provavi a farlo durante l'evoluzione della relazione, per poi non riuscire ad accettare, neanche da parte dello spettatore stesso, una morte che già si sapeva inevitabile; invece, posta cosi, sembra che ti voglia toccare emotivamente, perché non si riesca ad accettare come è andata rispetto a quello che tutti si aspettavano.
Non è stata vista una sola debolezza a causa della malattia: avrei voluto vedere meglio il rifiuto dell'accettazione della morte durante il progresso della malattia da parte del protagonista, non il suo rifiuto per un 'WTF' (e non usate come espediente il "non ha mantenuto la sua promessa così", è davvero fragile come motivo "narrativo"). Poi, scusate un attimo, qui parlo da persona presente nel settore, che malattia aveva la protagonista? Adenocarcinoma pancreatico? Pancreatite cronica dopo un evento acuto/fulminante? Ma quando mai non mostra mai sofferenza fisica? Ma quale progresso della medicina le può far vivere la quotidianità? Provate a vedere chiunque faccia un ciclo di chemio e poi ne riparliamo. Dice persino di essere in ricovero per valori totalmente sballati, eppure non batte ciglio, la sofferenza si vede solo nel pianto (di nascosto), che sembra più emotivo che fisico.
E' totalmente sbagliata la gestione della progressione patologica. Sembra stata quasi una scusa per far accettare allo spettatore/lettore la morte della protagonista e creare la relazione dei due con lo spettro della morte sopra di loro, per poi andare a infierire per un motivo banalissimo e totalmente fuori luogo.
Riguardo alle animazioni, c'è un uso del 3D pessimo: ricordo ancora, infelicemente, la scena della lettura del diario in cui lei balla tra le caramelle (?). Alcune ambientazioni sono meritevoli ma mi aspettavo molto di più... ad esempio, "Your Name." offre immagini visive di tutt'altro spessore... Qui mi sembra abbiano copiato male. Come il momento in cui loro cercano di realizzare i desideri scritti di lei e vi sono sequenze veloci (come la sequenza dei due "famosi" protagonisti di "Your Name." che si scambiano i corpi e fanno vedere le loro abitudini a velocità accelerata). Oppure la stessa scena "onirica" di lei che balla nelle caramelle rispetto alla scena, altrettanto connessa al fantasioso, ma ben più riuscita, di quando il protagonista di "Your Name." beve la saliva della sua "amica" (scena che ho apprezzato davvero molto come animazione).
Su colonna sonora e doppiaggio, dato che il senso è pur sempre l'udito, ne parlerò insieme: molte volte, soprattutto negli anime, le canzoni di sottofondo aiutano a far presa emotiva su di me, una colonna sonora ben riuscita può fare la differenza tra un prodotto buono ma emotivamente molto valido e un prodotto buono ma emotivamente "arido". Ad esempio, "Mobile Suit Gundam Thunderbolt" è stato eccellente da questo punto di vista. Qui del suono non ricordo proprio niente.
Del doppiaggio invece reputo lui molto più riuscito di lei, non so se fosse un artefatto del cinema in cui sono stato, ma la sua voce era troppo alta, a tratti fastidiosa, forzata e non in tema. Boh, sono curioso di sentire quella giapponese.
Che dire? Mi aspettavo ben altro, e le potenzialità c'erano tutte. E' un'occasione secondo me sprecata.
Ho visto che a molte persone è piaciuto, naturalmente, essendo un film che gioca sulle emozioni, la presa su queste ultime può fare la differenza, a me non ha preso molto e forse il problema è mio, tuttavia mi sembra che alcuni difetti non siano stati visti solo da me. Peccato.
Voglio ribadire che metto 5,5 per le alte aspettative che avevo, forse un 6,5 "oggettivamente" è più consono.
Vorrei fare una premessa prima di iniziare a scrivere questa recensione: avevo ben alte aspettative e, come si evince dal voto, non sono stato decisamente soddisfatto.
Cercherò di fare un'analisi nel merito della storia per poi allargarmi nelle considerazioni generali, quindi, chi non ha visto il film è a forte rischio spoiler.
L'inizio è decisamente coraggioso, mettere sul piatto quello che (si crede) è il finale può portare a un'inevitabile minor presa dello stesso nel caso venisse riproposto più avanti; la conoscenza dell’evento cardine, in un momento in cui non si è ancora affezionati ai personaggi, può essere un rischio molto alto come scelta narrativa.
Ho apprezzato molto la voce fuori campo del personaggio stesso, ma traslato in un ipotetico futuro in cui ha la consapevolezza di tutto ciò che ha vissuto e che siamo in procinto di vedere.
Il momento dell'incontro lo reputo ben riuscito, ed è esattamente il perfetto inizio per quello che sarà lo svolgimento della storia: lui, introverso, che si avvicina a lei nell'unico modo conosciuto, attraverso i libri, lei, che si interessa di lui per il modo unico con cui la tratta. Questa, secondo me, è la componente riuscita meglio in tutto lo svolgimento del film, la loro relazione non sembra molto forzata, lui che le fa vivere una vita normale (ciò che davvero desiderava e aveva paura di perdere), lei che gli insegna ad apprezzare il prossimo, introverso qual era.
Ora, vi chiederete, allora quali sono i punti negativi?
Primo fra tutti, e sicuramente il più grave secondo me, il ritmo, decisamente sottotono e mal gestito.
I momenti in cui lo svolgimento delle azioni fanno presa sullo spettatore vengono totalmente annullati dai lunghi monologhi (e dialoghi), secondo me, non molto riusciti, che sanno di già visto e che, come temevo, trasportano questo film nell'ennesima storia romantica fatta di cliché rispetto a una storia più atipica e innovativa.
Per assurdo mi sarebbe piaciuto vedere come avrebbero gestito la storia tra due amiche invece che la solita relazione tra ragazzo e una ragazza portati, inevitabilmente, a innamorarsi (ok che loro stessi dicono che la loro relazione va oltre, eppure dai dialoghi non sembra proprio. Mi ha ricordato decisamente troppo "Tutta colpa delle stelle", quando avrei preferito un film più simile a "A Silent Voice", capolavoro vero dell'animazione degli ultimi anni secondo me).
Il ritmo davvero lento non riesce a catturare emotivamente lo spettatore fino alla fine, complici anche delle altre scelte errate che andrò ad elencare.
I dialoghi/monologhi, come già detto, sono decisamente poco azzeccati,
Due esempi su tutti: la serata dell'obbligo/verità è stata improntata tutta sull'innocenza di lui nel chiedere curiosità sul passato di lei e richieste adolescenziali e superficiali richieste da lei. Si potrebbe dire: "E va beh, ma lei voleva una vita normale, giusto chiedere queste cose".
Eppure lui chiedeva del suo passato solamente perché incuriosito dal suo carattere attuale nonostante il rapporto con la malattia (quindi tanto normali non erano quelle richieste), inoltre le uniche richieste degne di nota sono sul finale, in cui lei mette a nudo la sua paura verso la malattia che riusciva a nascondere molto bene, paura che, secondo me, avrebbe fatto maggior presa se fosse stata mostrata di più (nell'intero film) e che, con molta sincerità, diceva lei stessa di avere perennemente.
Il "monologo", quando lui legge il suo diario di convivenza con la malattia, oltre a rivivere i momenti, finisce con un elogio del protagonista che sembra più un messaggio d'amore tra ragazzi rispetto a qualcosa di più profondo. Ok che quello che hanno provato l'uno per l'altro era molto forte, ma quelle parole erano davvero, davvero troppo leggere per far presa (oltre all'animazione che valuterò più avanti).
I personaggi secondari... Qualcuno li ha reperiti?
Le due mamme completamente assenti (eppure la mamma di Sakura nel finale è davvero riuscita bene, peccato), Gomma che, beh, "Vuoi una gomma?", Kyoko, la più rappresentata, poteva essere gestita molto meglio che con la semplice gelosia/rabbia nei confronti del povero protagonista (ad esempio, mai viste scene del passato suo e di Sakura, che avrebbero fatto capire meglio il loro legame, rispetto a un semplice "Lei è molto sensibile, trattala bene", dato che poi voleva che si (ri)-mettesse con un (ex) ragazzo che già l'aveva fatta soffrire, a questo punto davvero incoerente), l'ex ragazzo di cui non ricordo il nome ma che neanche è degno di nota se non uno/due minuti striminziti sullo schermo (anche qui avrei fatto vedere scene del passato, così il coinvolgimento viene meno).
Sulle scelte narrative si potrà dire "Ok, i personaggi secondari non erano importanti come loro due". Ok, posso considerarla buona, ma, e questo davvero non lo capisco, la morte sopraggiunta di lei a tre quarti del film non è altro che un espediente per far vedere la crescita del "lui" della coppia, crescita che, secondo me, avrebbe avuto più senso svilupparla pienamente nel momento in cui lei era in vita. Così sembra quasi che il film sia improntato sulla sua crescita piuttosto che sulla loro relazione... son gusti, personalmente non mi ha preso proprio per niente la parte finale e la scelta di sviluppare la sua crescita dopo (cioè, fino a che stava con lei, trattava tutti di pezza, muore lei, e lui finalmente capisce che deve comportarsi bene? Ma scusa, se stavi cambiando già prima, potevi farlo anche con altri e non solo con lei).
Una seconda scelta narrativa che si ricollega a una delle prime considerazioni riguarda la morte violenta, ripeto, morte violenta... Ma che diamine vi è saltato in mente? Ed è qui che, secondo me, si tocca la scelta peggiore dell'intero film.
Ovviamente, avendomi fatto vedere la morte dall'inizio, hai bisogno di un espediente per farmi singhiozzare quando accadrà: questo, secondo me, non è altro che una resa a tutto ciò che è venuto prima. Mi spiego meglio: se davvero avessi voluto coinvolgere emotivamente lo spettatore, provavi a farlo durante l'evoluzione della relazione, per poi non riuscire ad accettare, neanche da parte dello spettatore stesso, una morte che già si sapeva inevitabile; invece, posta cosi, sembra che ti voglia toccare emotivamente, perché non si riesca ad accettare come è andata rispetto a quello che tutti si aspettavano.
Non è stata vista una sola debolezza a causa della malattia: avrei voluto vedere meglio il rifiuto dell'accettazione della morte durante il progresso della malattia da parte del protagonista, non il suo rifiuto per un 'WTF' (e non usate come espediente il "non ha mantenuto la sua promessa così", è davvero fragile come motivo "narrativo"). Poi, scusate un attimo, qui parlo da persona presente nel settore, che malattia aveva la protagonista? Adenocarcinoma pancreatico? Pancreatite cronica dopo un evento acuto/fulminante? Ma quando mai non mostra mai sofferenza fisica? Ma quale progresso della medicina le può far vivere la quotidianità? Provate a vedere chiunque faccia un ciclo di chemio e poi ne riparliamo. Dice persino di essere in ricovero per valori totalmente sballati, eppure non batte ciglio, la sofferenza si vede solo nel pianto (di nascosto), che sembra più emotivo che fisico.
E' totalmente sbagliata la gestione della progressione patologica. Sembra stata quasi una scusa per far accettare allo spettatore/lettore la morte della protagonista e creare la relazione dei due con lo spettro della morte sopra di loro, per poi andare a infierire per un motivo banalissimo e totalmente fuori luogo.
Riguardo alle animazioni, c'è un uso del 3D pessimo: ricordo ancora, infelicemente, la scena della lettura del diario in cui lei balla tra le caramelle (?). Alcune ambientazioni sono meritevoli ma mi aspettavo molto di più... ad esempio, "Your Name." offre immagini visive di tutt'altro spessore... Qui mi sembra abbiano copiato male. Come il momento in cui loro cercano di realizzare i desideri scritti di lei e vi sono sequenze veloci (come la sequenza dei due "famosi" protagonisti di "Your Name." che si scambiano i corpi e fanno vedere le loro abitudini a velocità accelerata). Oppure la stessa scena "onirica" di lei che balla nelle caramelle rispetto alla scena, altrettanto connessa al fantasioso, ma ben più riuscita, di quando il protagonista di "Your Name." beve la saliva della sua "amica" (scena che ho apprezzato davvero molto come animazione).
Su colonna sonora e doppiaggio, dato che il senso è pur sempre l'udito, ne parlerò insieme: molte volte, soprattutto negli anime, le canzoni di sottofondo aiutano a far presa emotiva su di me, una colonna sonora ben riuscita può fare la differenza tra un prodotto buono ma emotivamente molto valido e un prodotto buono ma emotivamente "arido". Ad esempio, "Mobile Suit Gundam Thunderbolt" è stato eccellente da questo punto di vista. Qui del suono non ricordo proprio niente.
Del doppiaggio invece reputo lui molto più riuscito di lei, non so se fosse un artefatto del cinema in cui sono stato, ma la sua voce era troppo alta, a tratti fastidiosa, forzata e non in tema. Boh, sono curioso di sentire quella giapponese.
Che dire? Mi aspettavo ben altro, e le potenzialità c'erano tutte. E' un'occasione secondo me sprecata.
Ho visto che a molte persone è piaciuto, naturalmente, essendo un film che gioca sulle emozioni, la presa su queste ultime può fare la differenza, a me non ha preso molto e forse il problema è mio, tuttavia mi sembra che alcuni difetti non siano stati visti solo da me. Peccato.
Voglio ribadire che metto 5,5 per le alte aspettative che avevo, forse un 6,5 "oggettivamente" è più consono.