Recensione
The Master of Diabolism
9.0/10
Recensione di filod'arianna
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Parto col premettere che in questa parte dell'opera, di cui pare stia per uscire la seconda serie (estate 2019), non c'è particolare traccia né di shounen-ai né yaoi. Credo sia un punto importante da mettere in luce per chi s'avvicinasse all'anime con l'intento di seguire questo genere.
Si capisce che il rapporto tra il protagonista, Wei Wuxian, e Lhan Zhan acquisterà mano a mano una direzione diversa da un'amicizia, soprattutto da parte di quest'ultimo, ma non verrà espresso nulla.
La storia è ambientata in un mondo immaginario dove esistono creature sovrannaturali maligne; per proteggere l'umanità da queste creature, esistono dei Clan formati da combattenti in grado di utilizzare la magia e l'energia spirituale. Ci saranno combattimenti tra Clan, poiché ce ne sarà uno che vorrà imporre la sua egemonia, e questo porterà a una guerra il cui principio vedrà il personaggio principale, Wei Wuxian, entrare in possesso di poteri spirituali maligni, al fine di difendere i Clan amici, ma questo lo porterà al suo epilogo, umanamente parlando.
All'inizio vedremo Wei Wuxian, leggendario Maestro del Clan Jihan morto ammazzato, il cui spirito viene evocato per scopi di vendetta da un giovane ormai pazzo, e si reincarna nel suo corpo. Troverà subito sulla sua strada un vecchio compagno di combattimenti di quando era in vita, Lhan Zhan, del Clan Lan, che riconosce subito la presenza dello spirito del suo vecchio amico nel corpo di quel giovane pazzo. L'incontro tra i due porterà Lhan Zhan ad escogitare un modo per riportare nel suo Clan il vecchio amico Wuxian, ed è proprio nel momento in cui Wuxian torna al Clan che partirà il lungo flashback degli eventi di vent'anni addietro, prima della sua morte.
A parte i primi due episodi in cui Wuxian è reincarnato, ci sarà quindi quasi tutta la serie dedicata a ciò che accadde prima della sua uccisione e, nuovamente, l'ultimo episodio tornerà nel presente. E' un po' impegnativo, soprattutto all'inizio della visione, seguire i dialoghi, che sono piuttosto veloci, e inoltre c'è da capire tutto il substrato di cui si parla in merito ai vari Clan ecc.
Wei Wuxian è caratterizzato magistralmente, irriverente, geniale e ironico, offrirà e manterrà per l'intera serie, tranne alcune eccezioni verso il finale, brio e simpatia. Il rapporto con Lhan Zhan sarà chiaramente speciale, senza però mai spostarsi dai binari di un rapporto conflittuale ma di sostegno reciproco, e con la presenza di una certa attrazione magnetica tra i due che non trova sbocchi, almeno non in questa serie.
Azione e avventura la faranno da padrone per quasi tutta la durata degli episodi, si avrà poi un'impennata drammatica verso la fine, uno stacco che ho sentito parecchio.
La serie non conclude l'opera, rimarrà quindi sospesa entro i limiti dell'arco narrativo che ricopre, senza offrire un finale vero e proprio né tantomeno una luce su possibili risvolti futuri.
Monumentali sia la grafica che l'animazione, la quale non perde un colpo dall'inizio alla fine, con combattimenti travolgenti. La lingua è il mandarino, perciò ci sarà da abituarsi ai suoni diversi dal giapponese; l'ho rivisto la seconda volta e, abituatami un po' di più alla lingua, mi sento di dire che il doppiaggio è al top. Colonna sonora pregevole e sigle evocative.
Consiglio la visione agli amanti dei combattimenti, sia magici che non, e dell'azione; come accennato all'inizio, non c'è una chiara percezione di genere shounen-ai, ma nonostante ciò lo consiglio lo stesso agli amanti del genere, poiché il rapporto tra i due protagonisti maschili offre comunque una certa alchimia.
In linea di principio consiglio quest'opera proprio a tutti, perché è uno spettacolo per gli occhi, le vicende narrate sono originali e i personaggi ricchi di sfumature, che faranno sentire partecipi in ogni avvenimento.
Si capisce che il rapporto tra il protagonista, Wei Wuxian, e Lhan Zhan acquisterà mano a mano una direzione diversa da un'amicizia, soprattutto da parte di quest'ultimo, ma non verrà espresso nulla.
La storia è ambientata in un mondo immaginario dove esistono creature sovrannaturali maligne; per proteggere l'umanità da queste creature, esistono dei Clan formati da combattenti in grado di utilizzare la magia e l'energia spirituale. Ci saranno combattimenti tra Clan, poiché ce ne sarà uno che vorrà imporre la sua egemonia, e questo porterà a una guerra il cui principio vedrà il personaggio principale, Wei Wuxian, entrare in possesso di poteri spirituali maligni, al fine di difendere i Clan amici, ma questo lo porterà al suo epilogo, umanamente parlando.
All'inizio vedremo Wei Wuxian, leggendario Maestro del Clan Jihan morto ammazzato, il cui spirito viene evocato per scopi di vendetta da un giovane ormai pazzo, e si reincarna nel suo corpo. Troverà subito sulla sua strada un vecchio compagno di combattimenti di quando era in vita, Lhan Zhan, del Clan Lan, che riconosce subito la presenza dello spirito del suo vecchio amico nel corpo di quel giovane pazzo. L'incontro tra i due porterà Lhan Zhan ad escogitare un modo per riportare nel suo Clan il vecchio amico Wuxian, ed è proprio nel momento in cui Wuxian torna al Clan che partirà il lungo flashback degli eventi di vent'anni addietro, prima della sua morte.
A parte i primi due episodi in cui Wuxian è reincarnato, ci sarà quindi quasi tutta la serie dedicata a ciò che accadde prima della sua uccisione e, nuovamente, l'ultimo episodio tornerà nel presente. E' un po' impegnativo, soprattutto all'inizio della visione, seguire i dialoghi, che sono piuttosto veloci, e inoltre c'è da capire tutto il substrato di cui si parla in merito ai vari Clan ecc.
Wei Wuxian è caratterizzato magistralmente, irriverente, geniale e ironico, offrirà e manterrà per l'intera serie, tranne alcune eccezioni verso il finale, brio e simpatia. Il rapporto con Lhan Zhan sarà chiaramente speciale, senza però mai spostarsi dai binari di un rapporto conflittuale ma di sostegno reciproco, e con la presenza di una certa attrazione magnetica tra i due che non trova sbocchi, almeno non in questa serie.
Azione e avventura la faranno da padrone per quasi tutta la durata degli episodi, si avrà poi un'impennata drammatica verso la fine, uno stacco che ho sentito parecchio.
La serie non conclude l'opera, rimarrà quindi sospesa entro i limiti dell'arco narrativo che ricopre, senza offrire un finale vero e proprio né tantomeno una luce su possibili risvolti futuri.
Monumentali sia la grafica che l'animazione, la quale non perde un colpo dall'inizio alla fine, con combattimenti travolgenti. La lingua è il mandarino, perciò ci sarà da abituarsi ai suoni diversi dal giapponese; l'ho rivisto la seconda volta e, abituatami un po' di più alla lingua, mi sento di dire che il doppiaggio è al top. Colonna sonora pregevole e sigle evocative.
Consiglio la visione agli amanti dei combattimenti, sia magici che non, e dell'azione; come accennato all'inizio, non c'è una chiara percezione di genere shounen-ai, ma nonostante ciò lo consiglio lo stesso agli amanti del genere, poiché il rapporto tra i due protagonisti maschili offre comunque una certa alchimia.
In linea di principio consiglio quest'opera proprio a tutti, perché è uno spettacolo per gli occhi, le vicende narrate sono originali e i personaggi ricchi di sfumature, che faranno sentire partecipi in ogni avvenimento.