Recensione
Fuuka
6.0/10
"Fuuka" è un anime sentimentale veicolato dalla musica visto che ogni protagonista, in varie forme, la pratica con passione. Il novero dei ragazzi che seguiremo non ha niente di trascendentale: tutti più o meno avranno una crescita personale, per quanto i 12 episodi prestino il fianco allo sfregio della sintesi visto che le evoluzioni caratteriali sono apparse davvero repentine ed innaturali. Un'ellissi brutale quella che colpisce i personaggi secondari, introdotti e tratteggiati con rapido piglio ma mai approfonditi come il loro potenziale avrebbe suggerito (chissà, anche gli HEDGEHOG, come immaginerete, avrebbero suscitato vivo interesse). Perciò, la trama e tutto l'impianto dell'anime si poggia sul triangolo amoroso creatosi tra il timido Yuu, il protagonista principale appena trasferito in città durante l'anno scolastico, la sua dolcissima amica d'infanzia Koyuki (diventata nel mentre una famosa idol) e l'esplosiva Fuuka, sempre in bilico tra sogno e follia. Un anime che si lascia guardare, dalla trama (fin troppo) lineare e scorrevole nella quale si avverte già nelle prime puntate cosa otterremo alla fine ma non per questo tediante. I rapporti tra questi tre protagonisti suscita spunti interessanti, per quanto spesso si perda in banalità già viste. La grafica e le canzoni mi sono piaciute molto, sopratutto l'opening "climber's high" (che sentirete fino alla noia), mentre i dialoghi sono a dir poco altalenanti per qualità e veridicità. Un anime moderno, troppo moderno, ma nel complesso sufficiente, né più né meno.