Recensione
Bungo Stray Dogs
9.0/10
Recensione di Koven Grimm
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Anime stupendo, ricco di azione e, al contrario di molti anime con combattimenti fini a sé stessi, con molti spunti di riflessione.
ATTENZIONE SPOILER
Il protagonista è Atsushi Nakajima, il quale è stato cacciato da un'orfanotrofio che, in seguito, viene "fortunatamente" preso in considerazione da un'agenzia speciale di detective.
Fino ad ora questa è solo la trama.
Ciò che rende particolare quest'opera è la presenza di personaggi con nome e cognome di figure realmente esistite, in questo caso scrittori giapponesi. Ogni potere prende il nome da un'opera scritta da ciascuno. Ora mi starete chiedendo: solo questa caratteristica ti fa attribuire un voto così alto? Certo che no.
Ciascun personaggio (quasi tutti) viene analizzato approfonditamente durante il corso delle TRE stagioni (e quindi non in una sola), ognuno con una mentalità diversa a causa di molte esperienze passate e, pertanto, mostrandoci diverse situazioni sociali. Questa cosa è percepibile dall'odio che prova Ryunosuke Akutagawa nei confronti di Atsushi Nakajima, il quale (indubbiamente più forte di lui) è odiato profondamente perché il secondo nominato è in grado di sconfiggerlo nonostante la fatica che il primo fece per diventare ciò che era. Situazione simile è quella di Lucy Montgomery, una ragazzina dal passato simile a quella del protagonista, ma che, nonostante sia stata sfortunata, viene inizialmente etichettata come "classica ragazza egoista dal passato poco dignitoso".
La verità è che questo è proprio ciò che ha di bello quest'anime: non tutti possono aspettarsi "lo stesso trattamento dalla vita", ma ognuno se la cava come può.
Ognuno ha la sua storia, pertanto, quando esse si incontrano, scaturiscono gelosia, rabbia, rimpianti e desiderio di avere sempre di più.
Queste cose sono "messaggi" che l'opera vuole trasmettere, ma penso che non tutti riescano a coglierli e, per tale motivo, qualcuno potrebbe dire che sto dicendo cose senza senso e che l'opera sia solo combattimenti inutili con qualche nome e cognome messo a puro scopo per affermare "l'autore della storia si è impegnato".
Ovviamente non mancano combattimenti, risate, scene comiche e, cosa più importante, moltissimi colpi di scena. Quest'ultima caratteristica che rende quasi un capolavoro quest'opera.
Personalmente mi fermo qui, perché chi vuole vederlo con occhi seri si accomodi, mentre chi lo guarda solo perché non ha niente da fare, partirà col piede sbagliato.
Una delle migliori opere che io abbia mai visto, non un capolavoro, ma da ricordare.
Voto: 9.
ATTENZIONE SPOILER
Il protagonista è Atsushi Nakajima, il quale è stato cacciato da un'orfanotrofio che, in seguito, viene "fortunatamente" preso in considerazione da un'agenzia speciale di detective.
Fino ad ora questa è solo la trama.
Ciò che rende particolare quest'opera è la presenza di personaggi con nome e cognome di figure realmente esistite, in questo caso scrittori giapponesi. Ogni potere prende il nome da un'opera scritta da ciascuno. Ora mi starete chiedendo: solo questa caratteristica ti fa attribuire un voto così alto? Certo che no.
Ciascun personaggio (quasi tutti) viene analizzato approfonditamente durante il corso delle TRE stagioni (e quindi non in una sola), ognuno con una mentalità diversa a causa di molte esperienze passate e, pertanto, mostrandoci diverse situazioni sociali. Questa cosa è percepibile dall'odio che prova Ryunosuke Akutagawa nei confronti di Atsushi Nakajima, il quale (indubbiamente più forte di lui) è odiato profondamente perché il secondo nominato è in grado di sconfiggerlo nonostante la fatica che il primo fece per diventare ciò che era. Situazione simile è quella di Lucy Montgomery, una ragazzina dal passato simile a quella del protagonista, ma che, nonostante sia stata sfortunata, viene inizialmente etichettata come "classica ragazza egoista dal passato poco dignitoso".
La verità è che questo è proprio ciò che ha di bello quest'anime: non tutti possono aspettarsi "lo stesso trattamento dalla vita", ma ognuno se la cava come può.
Ognuno ha la sua storia, pertanto, quando esse si incontrano, scaturiscono gelosia, rabbia, rimpianti e desiderio di avere sempre di più.
Queste cose sono "messaggi" che l'opera vuole trasmettere, ma penso che non tutti riescano a coglierli e, per tale motivo, qualcuno potrebbe dire che sto dicendo cose senza senso e che l'opera sia solo combattimenti inutili con qualche nome e cognome messo a puro scopo per affermare "l'autore della storia si è impegnato".
Ovviamente non mancano combattimenti, risate, scene comiche e, cosa più importante, moltissimi colpi di scena. Quest'ultima caratteristica che rende quasi un capolavoro quest'opera.
Personalmente mi fermo qui, perché chi vuole vederlo con occhi seri si accomodi, mentre chi lo guarda solo perché non ha niente da fare, partirà col piede sbagliato.
Una delle migliori opere che io abbia mai visto, non un capolavoro, ma da ricordare.
Voto: 9.