Recensione
Touken Ranbu: Hanamaru 2
9.5/10
“Zoku Touken Ranbu: Hanamaru”, chiamato anche "Touken Ranbu: Hanamaru 2", è la seconda stagione di “Touken Ranbu: Hanamaru”.
È il suo seguito in tutto e per tutto: non ci sono personaggi diversi, ed è un nuovo anno nella Cittadella dove vivono i touken danshi, cioè i ragazzi-katana personificazioni delle armi dei samurai.
Anche qui, come in “Touken Ranbu: Hanamaru”, vengono raccontate le giornate serene dei ragazzi-katana nel corso delle stagioni. La differenza sarà che uno dei protagonisti della precedente serie parte per un viaggio in solitaria, con l'intento di fortificarsi, già dal primo episodio, e ritornerà solo negli ultimi: tornerà sì più forte di prima, e troverà alla Cittadella ad aspettarlo un suo caro compagno che durante l'assenza dell'altro ha sofferto molto la sua mancanza, ma che ha sfruttato quel tempo per fortificarsi a sua volta. A tal proposito, è molto bello e riflessivo il modo in cui quest'altro ragazzo-katana si sia fortificato pur rimanendo nella Cittadella, senza partire anch'egli per un viaggio in solitaria: si è fortificato grazie alla quotidianità in compagnia di tanti touken danshi, quindi di tante personalità differenti, uniche e speciali, ciascuna con una storia alle spalle da scoprire e da trattare con gentilezza.
Come detto all'inizio, i personaggi non sono diversi da “Touken Ranbu: Hanamaru”, sono gli stessi; in più, si aggiungono nuovi splendidi personaggi, i quali ancora una volta avranno a disposizione mezzo episodio, o un episodio intero, per farsi conoscere maggiormente.
In questa seconda stagione i momenti di convivialità sembrano più vividi e coinvolgenti, forse perché i personaggi aumentano e non si rimane indifferenti alla coralità dei protagonisti, i quali danno vita a una convivenza pacifica e dalla gioia contagiosa.
Anche in questa seconda stagione i combattimenti sono pochi e hanno poco spazio, ma comunque all'inizio di ogni episodio viene ancora una volta (giustamente) specificato che “tale serie anime narra le giornate di un gruppo di ragazzi-katana in una certa fortezza”, quindi le loro giornate serene e principalmente quelle. Così che non ci sia da aspettarsi altro e si possa vivere appieno quanto viene promesso e offerto dall'anime.
I colori sono luminosi, le musiche non particolarissime, ma adatte; l'opening è allegra, molto bella, e fantastico è il lavoro fatto per le ending: non vi è una sola ending, ma alla fine di ogni episodio viene proposta una ending diversa, adattata ciascuna ai personaggi che sono stati “un po' più protagonisti” in quell'episodio; e, durante l'ending in questione, vengono mostrate bellissime rappresentazioni degli stessi personaggi a cui è dedicata l'ending.
Un lavoro lodevole; le rappresentazioni grafiche sono stupende e le canzoni coinvolgenti.
Ai personaggi di “Touken Ranbu” ci si affeziona, specialmente in “Zoku Touken Ranbu”, poiché si rivedono personaggi conosciuti nella prima stagione e ci si sente con loro già subito in un luogo familiare, da cui (se si è visto “Touken Ranbu: Hanamaru”) già ci si aspetta divertimento e genuina allegria.
Consiglio “Zoku Touken Ranbu” a chi abbia visto “Touken Ranbu: Hanamaru” o altri progetti di “Touken Ranbu”, e li abbia graditi. Comunque, ritengo che sia necessario guardare la prima stagione per comprendere il funzionamento della serie anime e non trovarsi spaesati con gli episodi della seconda.
Il mio voto è 9,5 : ha quel “qualcosa” in più rispetto a “Touken Ranbu: Hanamaru” (forse più coinvolgimento dato da più personaggi), ma, come nella prima stagione, non tutti i ragazzi-katana hanno potuto farsi conoscere meglio, non è stato dato spazio abbastanza proprio a tutti.
Comunque, un bell'anime.
È il suo seguito in tutto e per tutto: non ci sono personaggi diversi, ed è un nuovo anno nella Cittadella dove vivono i touken danshi, cioè i ragazzi-katana personificazioni delle armi dei samurai.
Anche qui, come in “Touken Ranbu: Hanamaru”, vengono raccontate le giornate serene dei ragazzi-katana nel corso delle stagioni. La differenza sarà che uno dei protagonisti della precedente serie parte per un viaggio in solitaria, con l'intento di fortificarsi, già dal primo episodio, e ritornerà solo negli ultimi: tornerà sì più forte di prima, e troverà alla Cittadella ad aspettarlo un suo caro compagno che durante l'assenza dell'altro ha sofferto molto la sua mancanza, ma che ha sfruttato quel tempo per fortificarsi a sua volta. A tal proposito, è molto bello e riflessivo il modo in cui quest'altro ragazzo-katana si sia fortificato pur rimanendo nella Cittadella, senza partire anch'egli per un viaggio in solitaria: si è fortificato grazie alla quotidianità in compagnia di tanti touken danshi, quindi di tante personalità differenti, uniche e speciali, ciascuna con una storia alle spalle da scoprire e da trattare con gentilezza.
Come detto all'inizio, i personaggi non sono diversi da “Touken Ranbu: Hanamaru”, sono gli stessi; in più, si aggiungono nuovi splendidi personaggi, i quali ancora una volta avranno a disposizione mezzo episodio, o un episodio intero, per farsi conoscere maggiormente.
In questa seconda stagione i momenti di convivialità sembrano più vividi e coinvolgenti, forse perché i personaggi aumentano e non si rimane indifferenti alla coralità dei protagonisti, i quali danno vita a una convivenza pacifica e dalla gioia contagiosa.
Anche in questa seconda stagione i combattimenti sono pochi e hanno poco spazio, ma comunque all'inizio di ogni episodio viene ancora una volta (giustamente) specificato che “tale serie anime narra le giornate di un gruppo di ragazzi-katana in una certa fortezza”, quindi le loro giornate serene e principalmente quelle. Così che non ci sia da aspettarsi altro e si possa vivere appieno quanto viene promesso e offerto dall'anime.
I colori sono luminosi, le musiche non particolarissime, ma adatte; l'opening è allegra, molto bella, e fantastico è il lavoro fatto per le ending: non vi è una sola ending, ma alla fine di ogni episodio viene proposta una ending diversa, adattata ciascuna ai personaggi che sono stati “un po' più protagonisti” in quell'episodio; e, durante l'ending in questione, vengono mostrate bellissime rappresentazioni degli stessi personaggi a cui è dedicata l'ending.
Un lavoro lodevole; le rappresentazioni grafiche sono stupende e le canzoni coinvolgenti.
Ai personaggi di “Touken Ranbu” ci si affeziona, specialmente in “Zoku Touken Ranbu”, poiché si rivedono personaggi conosciuti nella prima stagione e ci si sente con loro già subito in un luogo familiare, da cui (se si è visto “Touken Ranbu: Hanamaru”) già ci si aspetta divertimento e genuina allegria.
Consiglio “Zoku Touken Ranbu” a chi abbia visto “Touken Ranbu: Hanamaru” o altri progetti di “Touken Ranbu”, e li abbia graditi. Comunque, ritengo che sia necessario guardare la prima stagione per comprendere il funzionamento della serie anime e non trovarsi spaesati con gli episodi della seconda.
Il mio voto è 9,5 : ha quel “qualcosa” in più rispetto a “Touken Ranbu: Hanamaru” (forse più coinvolgimento dato da più personaggi), ma, come nella prima stagione, non tutti i ragazzi-katana hanno potuto farsi conoscere meglio, non è stato dato spazio abbastanza proprio a tutti.
Comunque, un bell'anime.