Recensione
Canaan
6.5/10
Recensione di Prugnakiller
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"Canaan" è una serie del 2009 composta da 13 episodi, dallo studio P.A.Works, e tratta da una visual novel di alcuni sceneggiatori della Type-Moon "428: Shibuya Scramble".
La storia narra di due giornalisti, Maria e Minoru, arrivati a Shanghai in cerca di uno scoop e di Canaan, una ragazza dotata di un potere particolare e legata a una non ben nota organizzazione militare, mentre sullo sfondo un gruppo terroristico sembra stia progettando un colpo durante un meeting a cui prenderanno parte i maggiori capi di stato mondiale.
Ecco da queste premesse si svilupperà tutta una storia di intrecci tra bioterrorismo, fantapolitica, esperimenti umani, passati traumatici, amicizie da proteggere, villaggi scomparsi... il tutto però senza mai approfondire i temi trattati, anzi il più delle volte accennandoli solante solo per cercare di dare un tocco più serio e drammatico alla serie. Il focus dell'anime, nonostante tutti quest elementi, sembra maggiormente rivolto verso lo sviluppo e la crescita dei personaggi, ma purtroppo anche qui in alcuni casi sembrano solo mostrarci qualcosa lasciando poi che sia lo spettatore a doversi dare delle motivazioni per accettare determinati sviluppi.
Fra tutti i personaggi proposti solo tre possiamo dire essere coloro che effettivamente muovono la storia:
Canaan, personaggio centrale di tutta la serie, risulta ad una prima occhiata un personaggio abbastanza incolore, che non sai bene come valutare. Non è antipatica, ma non riesce a generare simpatia complice anche una perenne espressione quasi assente che nelle poche scene dove accenna un sorriso risultano sempre molto forzati e falsi all'inizio ma forse non è un male. Nata in un villaggio poi distrutto viene cresciuta da Siam, un mercenario che le insegna l'arte della guerra e ad utilizzare la sinestesia, una capacità che le permette di acuire tutti e cinque i sensi arrivando a percepire e vedere l'aura delle persone e quindi la loro essenza. Una volta morto Siam rivede in Maria, inizialmente, una luce a cui aggrapparsi arrivando a mascherare quella che è la sua indole più violenta per mostrarsi ai sui occhi più "normale" e così non perderla. Avendola nominata Maria Osawa è invece l'esatto opposto. Giovane aspirante fotografa che anni prima era rimasta vittima di un attentato terroristico (questa parte potete dimenticarla tanto nell'opera non avrà alcuna influenza). Allegra e raggiante è desiderosa di conoscere sempre nuove persone, risulta però imbranata e inutile nell'economia della seria in quanto strettamente legata al personaggio di Canaan, la sua presenza non sarà di grande rilevanza nella crescita di quest'ultima. Inoltre la scrittura stessa del suo personaggio lascia qualche dubbio. Non vi è una reale motivazione che la spinge a fare ciò che fa se non la voglia di conoscere sempre cose nuove, in particolare il mondo di Canaan. I problemi però qui, cioè è consapevole che Canaan è una guerrigliera, ma continua a vederla e trattarla come se fosse una ragazza normale, con una vita normale e un infanzia normale, tuttavia è pronta a chiedere aiuto e protezione quando la situazione si mette male, sia esso da parte di semplici molestatori o terroristi (cioè chiedi aiuto alla tua amica normale contro dei terroristi!?). Aiuto che ovviamente deve avvenire nel modo giusto perché non è bello uccidere a sangue freddo e davanti a te una persona che minaccia di farti esplodere la testa ma è molto più gradito farlo mentre si corre ridendo e scherzando in mezzo alla festa locale di Shanghai o mentre si fanno acrobazie fantastiche sui tetti. Solo nel finale avviene un reale cambiamento ma il tutto risulta troppo velocizzato e forzato senza una reale programmazione. E per ultimo Alphar, antagonista della seria e il personaggio più interessante. Capo degli SNEAK, un organizzazione terroristica, Alphar risulta fredda, calcolatrice, abile e carismatica, in grado di mimetizzarsi in qualunque situazione e ambiente. Tiene tutti sul palmo della sia mano e pur di portare a termine la sua missione e disposta a calpestare anche i suoi compagni. Anche lei orfana di guerra, viene allevata da Siam, sembra tentennare solo davanti a Canaan provando da una parte odio verso colei che le ha rubato le attenzioni del suo mentore ma non arrivando mai ad ucciderla sembrando quasi volerla spronare per mettere in mostra quelle abilità che Siam le aveva riconosciuto.
In conclusione una serie senza pretese da guardare se si cerca qualcosa di un po' tamarro con fantastiche scene d'azione, salvato da qualche personaggio, che comunque non porta niente di nuovo su schermo.
La storia narra di due giornalisti, Maria e Minoru, arrivati a Shanghai in cerca di uno scoop e di Canaan, una ragazza dotata di un potere particolare e legata a una non ben nota organizzazione militare, mentre sullo sfondo un gruppo terroristico sembra stia progettando un colpo durante un meeting a cui prenderanno parte i maggiori capi di stato mondiale.
Ecco da queste premesse si svilupperà tutta una storia di intrecci tra bioterrorismo, fantapolitica, esperimenti umani, passati traumatici, amicizie da proteggere, villaggi scomparsi... il tutto però senza mai approfondire i temi trattati, anzi il più delle volte accennandoli solante solo per cercare di dare un tocco più serio e drammatico alla serie. Il focus dell'anime, nonostante tutti quest elementi, sembra maggiormente rivolto verso lo sviluppo e la crescita dei personaggi, ma purtroppo anche qui in alcuni casi sembrano solo mostrarci qualcosa lasciando poi che sia lo spettatore a doversi dare delle motivazioni per accettare determinati sviluppi.
Fra tutti i personaggi proposti solo tre possiamo dire essere coloro che effettivamente muovono la storia:
Canaan, personaggio centrale di tutta la serie, risulta ad una prima occhiata un personaggio abbastanza incolore, che non sai bene come valutare. Non è antipatica, ma non riesce a generare simpatia complice anche una perenne espressione quasi assente che nelle poche scene dove accenna un sorriso risultano sempre molto forzati e falsi all'inizio ma forse non è un male. Nata in un villaggio poi distrutto viene cresciuta da Siam, un mercenario che le insegna l'arte della guerra e ad utilizzare la sinestesia, una capacità che le permette di acuire tutti e cinque i sensi arrivando a percepire e vedere l'aura delle persone e quindi la loro essenza. Una volta morto Siam rivede in Maria, inizialmente, una luce a cui aggrapparsi arrivando a mascherare quella che è la sua indole più violenta per mostrarsi ai sui occhi più "normale" e così non perderla. Avendola nominata Maria Osawa è invece l'esatto opposto. Giovane aspirante fotografa che anni prima era rimasta vittima di un attentato terroristico (questa parte potete dimenticarla tanto nell'opera non avrà alcuna influenza). Allegra e raggiante è desiderosa di conoscere sempre nuove persone, risulta però imbranata e inutile nell'economia della seria in quanto strettamente legata al personaggio di Canaan, la sua presenza non sarà di grande rilevanza nella crescita di quest'ultima. Inoltre la scrittura stessa del suo personaggio lascia qualche dubbio. Non vi è una reale motivazione che la spinge a fare ciò che fa se non la voglia di conoscere sempre cose nuove, in particolare il mondo di Canaan. I problemi però qui, cioè è consapevole che Canaan è una guerrigliera, ma continua a vederla e trattarla come se fosse una ragazza normale, con una vita normale e un infanzia normale, tuttavia è pronta a chiedere aiuto e protezione quando la situazione si mette male, sia esso da parte di semplici molestatori o terroristi (cioè chiedi aiuto alla tua amica normale contro dei terroristi!?). Aiuto che ovviamente deve avvenire nel modo giusto perché non è bello uccidere a sangue freddo e davanti a te una persona che minaccia di farti esplodere la testa ma è molto più gradito farlo mentre si corre ridendo e scherzando in mezzo alla festa locale di Shanghai o mentre si fanno acrobazie fantastiche sui tetti. Solo nel finale avviene un reale cambiamento ma il tutto risulta troppo velocizzato e forzato senza una reale programmazione. E per ultimo Alphar, antagonista della seria e il personaggio più interessante. Capo degli SNEAK, un organizzazione terroristica, Alphar risulta fredda, calcolatrice, abile e carismatica, in grado di mimetizzarsi in qualunque situazione e ambiente. Tiene tutti sul palmo della sia mano e pur di portare a termine la sua missione e disposta a calpestare anche i suoi compagni. Anche lei orfana di guerra, viene allevata da Siam, sembra tentennare solo davanti a Canaan provando da una parte odio verso colei che le ha rubato le attenzioni del suo mentore ma non arrivando mai ad ucciderla sembrando quasi volerla spronare per mettere in mostra quelle abilità che Siam le aveva riconosciuto.
In conclusione una serie senza pretese da guardare se si cerca qualcosa di un po' tamarro con fantastiche scene d'azione, salvato da qualche personaggio, che comunque non porta niente di nuovo su schermo.