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9.0/10
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Quanto lontano può spingerti l'amore?

Correva l’anno 2006 quando Karuho Shiina, mangaka fresca dei suoi trent’anni, metteva mano a quella che sarebbe stata, ad oggi, la sua opera più lunga e di successo. Reduce da alcuni volumi unici e da una serie un po’ più corposa del solito ("Crazy for you", pubblicato da Star Comics), la sensei iniziò a pubblicare su Betsuma una storia che pur trattando il classico tema dell’amore scolastico, proponeva ai suoi lettori qualcosa di leggermente diverso.

Protagonista di "Arrivare a te" (Kimi ni Todoke) è Sawako Kuronuma, liceale al primo anno che si porta appresso il soprannome di "Sadako"; proprio come la nota ragazzina della serie Ring, ha dei lunghi capelli neri, un ghigno malvagio e uno sguardo sinistro. Guardala negli occhi e sarai maledetto, stalle lontano o ti accadranno cose terribili. Sawako in realtà è quanto più distante possa essere da tutto ciò e i suoi modi di interagire un po’ “inquietanti” sono solo il frutto di una scarsa capacità comunicativa. La ragazza è infatti gentile, disponibile e affabile e ben presto se ne accorge Shota Kazehaya, il compagno di classe bello, popolare e «fresco come il suo nome».
Quando Kazehaya trova il coraggio di fare il primo passo, lui e Sawako si avvicinano l’uno all’altra, scoprono di essere due mondi diversi ma entrambi meravigliosi a modo loro, due mondi che possono convivere e migliorarsi a vicenda.
Dall’ammirazione e dall’amicizia può nascere qualcosa di speciale nei cuori di questi adolescenti impacciati e immaturi, si possono scoprire tante sensazioni nuove, può emergere una parte di loro, una forza interiore che non sapevano di avere.
Probabilmente la Shiina non aveva idea che "Arrivare a te" avrebbe avuto un simile seguito di fan, ed è altrettanto probabile che non avesse in mente di far proseguire la storia per ben 30 volumi; non credeva neanche lei di veder crescere così tanto i suoi personaggi toccando tematiche che vanno al di là del semplice amore tra i banchi di scuola, così come è invece la norma per la maggior parte degli shojo ad ambientazione scolastica.

Il successo commerciale di "Arrivare a te" è straripante: con due serie anime all’attivo, drama cd, artbook, fanbook, un adattamento live action, una serie novel, pubblicazioni in diverse parti del mondo e oltre 20 milioni di copie, si attesta come uno dei manga shojo più venduti tra quelli della generazione ’00. In Italia, dopo la sfortunata esperienza di Planeta De Agostini (che pubblicò solo i primi 6 numeri), viene pubblicato da Edizioni Star Comics, che lo conclude lo scorso novembre.

«Un giorno, arriverà fino a te questo sentimento cresciuto in me?»

Perché la storia di Sawako, liceale "sfigata" che si innamora del figo della scuola, dovrebbe essere ritenuta diversa e addirittura migliore di tanti altri manga con lo stesso incipit?
Non è l’incipit a fare una storia, e non lo è nemmeno la trama in sé: sono i personaggi a dar vita ad una trama, a tesserla e a condurre per mano i loro lettori trasmettendogli gioie e dolori. Di certo Sawako, Kazehaya e tutti protagonisti di Arrivare a te non sono nati perfetti, non sono stati creati già fatti e finiti ma sono cresciuti nel corso degli anni della pubblicazione, facendo errori, stupidaggini, mettendosi in gioco, fuggendo, piangendo e sorridendo. Un po’ quello che succede a ogni adolescente nella vita reale.

E nei dodici anni di pubblicazione, la Shiina non ha mai abbandonato il garbo e la gentilezza, imprimendoli con forza nei suoi personaggi e nella narrazione che non si lascia andare in alcun modo al fanservice, alla volgarità o al romanticismo artificioso.
Non tutto è perfetto, l’autrice fa qualche scivolone ma riesce a rimettersi in piedi con coerenza anche quando sembrava aver fatto una colossale baggianata, e seppur romanzando, ci offre uno scorcio di quello che è l’adolescente giapponese, alle prese con il primo amore, con la timidezza e le scarse capacità comunicative tipiche del popolo nipponico, ma anche e soprattutto con le incombenze della scuola in un periodo della vita in cui l’istruzione è fondamentale per poter scegliere con chiarezza il proprio futuro.

L’opera acquisisce numero dopo numero il sapore della coralità e ci mostra personalità diverse alle prese con problemi comuni, e non, intente a dimenarsi tra la propria, consapevole, immaturità e il desiderio di crescere e di essere padroni della propria vita. Così, una volta sistemate le questioni sentimentali, Arrivare a te mette i suoi personaggi su un altro piano, quello della realizzazione personale, della costruzione del proprio Io, delle scelte per il futuro, che siano esse legate a studio, al lavoro o all’allontanamento da tutto ciò che si ama.
Lentamente ma inesorabilmente Sawako fa a pezzi il muro che la divide dagli altri, quella parete che è l'incapacità di comunicare si sgretola a poco a poco e il suo mondo diventa più vasto, tutto grazie a Kazehaya che le regala «infinite prime volte» e le offre lo sprone per vivere al meglio il fiore degli anni. Dal canto suo Sawako spinge inconsapevolmente l'amato a diventare più risoluto, a farsi uomo per creare e proteggere un futuro insieme. I personaggi di questa storia sbocciano e fioriscono lentamente, sostenendosi a vicenda nel delicato cammino dell'adolescenza.

Il manga poteva durare 10 numeri in meno, è vero, ma anche 15. Poteva chiudersi con Sawako e Kazehaya che coronano un sogno d’amore e il resto sarebbe stato solo nella testa del lettore. Ma l’autrice, complice sicuramente anche il grosso successo commerciale, decide di andare avanti e di far "arrivare" i personaggi ancora più lontano. "Arrivare a te" è un inno alla giovinezza, alla crescita, al coraggio e all'amicizia, non solo all'amore.

«Voglio arrivare a te... come sempre e per sempre.»

Come detto precedentemente, il punto di forza di questa storia sono i suoi personaggi, ora così inquadrati nei classici stilemi shojo, ora così diversi, selvaggi e liberi di muoversi sopra le righe.
Sawako è dolcissima, simpatica e assurdamente divertente. Kazehaya è gentile e tenero nel suo splendido sorriso. Ma entrambi, e così tutti gli altri protagonisti, mostrano nel tempo le sfaccettature del loro carattere: l’ottusità che non ti aspetti di lui, l’intraprendenza insospettabile di lei, la debolezza di Yano, la sensibilità di Chizu, l’ardore di Ryu, l’umiltà di Kurumi, il cuore grande di Kento, la maturità di Pin… tutti nel tempo dimostrano di essere qualcosa di più di uno stereotipo da shojo. Nel corso dei 30 volumi ti fanno ridere, piangere, emozionare, soffrire e sperare insieme a loro, come se fossero gli amici di una vita, come se fossi tu in prima persona a vivere quei sorrisi e quelle lacrime.

L'autrice trova spazio anche per le questioni di famiglia mettendo in evidenza un burrascoso rapporto padre-figlio che coinvolge Kazehaya e il genitore. Peccato però che non abbia fatto altrettanto con le famiglie degli altri, che a parte quella di Sawako, sembrano non essere particolarmente presenti nelle vite dei loro figli.

"Arrivare a te" ci mostra, pagina dopo pagina, che l’amore non è fatto solo di "me e te" ma di tutto quello che ci circonda, di tutti quelli che ci circondano, anche coloro che sono tanto diversi da noi ma che giorno dopo giorno definiscono con noi la nostra identità, dandoci un pezzetto di se stessi per costruire la nostra persona in sé e la nostra persona con gli altri.
Non si tratta solo di un "arrivare a" ma anche di un "arrivare con", percorrendo una strada che è fatta sì di due persone che si amano, ma anche di tante entità che si vogliono bene in modo diverso, indispensabile e bellissimo. E questo ambito arrivo, in fondo non è altro che un continuo raggiungersi a vicenda e andare avanti, ogni giorno, per tutta la vita.

Karuho Shiina affina negli anni un tratto dolce e delicato che ben differenzia i personaggi in tutti i loro tratti. Visi e occhi espressivi, tavole senza fronzoli ma che non danno mai l’idea di un eccessivo vuoto, cover con un tema standardizzato ma che nella loro semplicità ben riflettono i contenuti del volume.

"Arrivare a te", grazie al suo successo, si è posto nel tempo come una pietra miliare dello shojo manga moderno e molto probabilmente sarà ricordato per molti anni a venire, forse diverrà davvero storia del fumetto per ragazze. Personalmente credo che sia un manga che debba essere letto da ogni appassionato di shojo o comunque di storie sentimentali, poiché dimostra come si possa raccontare dell’amore adolescenziale in modo fresco ed emozionante senza cadere negli eccessi, senza dimenticare che la vita di due innamorati non è plasmata solo da loro, ricordando con delicatezza e garbo che l’amore è fatto pure di ciò che ci circonda, anche delle scelte e dei sacrifici che siamo costretti a fare.

Sawako, così tenera e impacciata, così gentile ma così inetta, ci insegna ad affrontare noi stessi, ad uscire dal guscio anche quando questo è un comodo riparo, a vivere con coraggio e ad accogliere con amore anche le parti di noi stessi di cui andiamo meno fieri.
Perché la debolezza di oggi può essere lo sprone per diventare forti domani, così da arrivare a te, a me, a lui, a lei, a loro e ovunque il nostro cuore desideri.