Recensione
Void
10.0/10
Da molto aspettavo che questo manga arrivasse in Italia e la Jpop ci ha fatto questo grande regalo! Ormai devo dire che ultimamente i titoli yaoi e shounen ai pubblicati dalla stessa sono in continuo aumento e ciò può solo che farmi piacere!
Void parla di Maki un ragazzo un pò nostalgico che il giorno del suo compleanno riceve dal suo migliore amico un umanoide requisito da una azienda che illegalmente ha impiantato in lui i ricordi di una persona che Maki amava: Ren.
Somigliante in tutto e per tutto a Ren nell’aspetto ma con molti lati caratteriali diversi, Maki si trova confuso e dapprima respinge Arata poi però, ricordando il male che Ren gli fece usandolo, comincia a vendicarsi con il ragazzo; nonostante i due siano simili Maki inizia ad aprire gli occhi su ciò che invece nettamente li distingue.
Devo dire che la penna della Zariya è inconfondibile, un tratto deciso, i volti sono talmente espressivi che è davvero difficile voltare pagina perchè ti ritrovi incollato ad osservare l’intensità dei sentimenti che emanano; due cose che rendono inconfondibili queste pagine sono la capacità di giocare sia con le ombre sia con il chiaro-scuro.
Nonostante ci siano molte scene di sesso, la trama è molto carina, per essere un volume unico si sviluppa bene e la conclusione non è troppo affrettata, la storia ha un bel significato che non è banale ma anzi la Zariya ci fa capire che questo non è semplicemente uno yaoi ma un racconto che ci insegna che tenere legata una persona non è sinonimo di amore, si può anche lasciare un posto vuoto accanto a noi ed aspettare che siano i sentimenti a legare due persone indissolubilmente senza bisogno di coercizioni.
Non trovate sia vero?
Void parla di Maki un ragazzo un pò nostalgico che il giorno del suo compleanno riceve dal suo migliore amico un umanoide requisito da una azienda che illegalmente ha impiantato in lui i ricordi di una persona che Maki amava: Ren.
Somigliante in tutto e per tutto a Ren nell’aspetto ma con molti lati caratteriali diversi, Maki si trova confuso e dapprima respinge Arata poi però, ricordando il male che Ren gli fece usandolo, comincia a vendicarsi con il ragazzo; nonostante i due siano simili Maki inizia ad aprire gli occhi su ciò che invece nettamente li distingue.
Devo dire che la penna della Zariya è inconfondibile, un tratto deciso, i volti sono talmente espressivi che è davvero difficile voltare pagina perchè ti ritrovi incollato ad osservare l’intensità dei sentimenti che emanano; due cose che rendono inconfondibili queste pagine sono la capacità di giocare sia con le ombre sia con il chiaro-scuro.
Nonostante ci siano molte scene di sesso, la trama è molto carina, per essere un volume unico si sviluppa bene e la conclusione non è troppo affrettata, la storia ha un bel significato che non è banale ma anzi la Zariya ci fa capire che questo non è semplicemente uno yaoi ma un racconto che ci insegna che tenere legata una persona non è sinonimo di amore, si può anche lasciare un posto vuoto accanto a noi ed aspettare che siano i sentimenti a legare due persone indissolubilmente senza bisogno di coercizioni.
Non trovate sia vero?