Recensione
Baldios
3.0/10
L'anime inizia con un episodio molto coinvolgente, che getta ottime basi e invoglia lo spettatore a proseguire nella visione, ma già dalla seconda puntata le cose cambiano: in peggio.
"Baldios" è un'anime ai confini della fantascienza, nel senso che ogni puntata è veramente assurda. Perfino le normali leggi della fisica si piegano al volere delle necessità di trama del Baldios rendendo il tutto davvero piuttosto ridicolo, tanto che, alle volte, viene da chiedersi se qualcuno lì in mezzo abbia almeno finito le scuole elementari.
Il protagonista non si evolve, ma cambia di punto in bianco nell'arco di poche puntate e se all'inizio poteva anche essere carina l'idea che dovesse farsi accettare (anche se sviluppata davvero male) alla fine si riduce ad essere il protagonista medio di tutti gli anime del genere, senza alcuna caratterizzazione oltre a quella di "maschio alfa del gruppo".
Il maschilismo in questa serie regna sovrano, l'unica ragazza tra i protagonisti ha il ruolo della scema del gruppo, ovviamente innamorata del protagonista, e la cattiva, che dovrebbe essere un personaggio femminile forte e importante, si riduce ad una macchietta a cui viene ricordato senza tregua che una donna non potrà mai fare quello che può fare un uomo (male, visto che in questa serie ogni piano, sia nemico che amico, è ai limiti del ridicolo).
Anche volendo contestualizzare questa serie come una serie robotica anni '70 che vuole essere più psicologica, a conti fatti non è né robotica (il Baldios è un fantasma), né psicologica.
Spero che il film, che contiene il finale, sia migliore della serie che inizia a diventare un po' più interessante, solo intorno alla fine.
"Baldios" è un'anime ai confini della fantascienza, nel senso che ogni puntata è veramente assurda. Perfino le normali leggi della fisica si piegano al volere delle necessità di trama del Baldios rendendo il tutto davvero piuttosto ridicolo, tanto che, alle volte, viene da chiedersi se qualcuno lì in mezzo abbia almeno finito le scuole elementari.
Il protagonista non si evolve, ma cambia di punto in bianco nell'arco di poche puntate e se all'inizio poteva anche essere carina l'idea che dovesse farsi accettare (anche se sviluppata davvero male) alla fine si riduce ad essere il protagonista medio di tutti gli anime del genere, senza alcuna caratterizzazione oltre a quella di "maschio alfa del gruppo".
Il maschilismo in questa serie regna sovrano, l'unica ragazza tra i protagonisti ha il ruolo della scema del gruppo, ovviamente innamorata del protagonista, e la cattiva, che dovrebbe essere un personaggio femminile forte e importante, si riduce ad una macchietta a cui viene ricordato senza tregua che una donna non potrà mai fare quello che può fare un uomo (male, visto che in questa serie ogni piano, sia nemico che amico, è ai limiti del ridicolo).
Anche volendo contestualizzare questa serie come una serie robotica anni '70 che vuole essere più psicologica, a conti fatti non è né robotica (il Baldios è un fantasma), né psicologica.
Spero che il film, che contiene il finale, sia migliore della serie che inizia a diventare un po' più interessante, solo intorno alla fine.