Recensione
Defense Devil
8.0/10
"Defense Devil" è stato forse uno dei primi manga che ho acquistato.
Avevo letto qua e là in varie recensioni di AnimeClick giudizi molto positivi sull'opera e così, mentre mi trovavo al festival del Lucca Comics&Games del 2012, vidi sull'enorme bancone della J-Pop il suddetto manga e mi decisi a comprarne l'intera serie. Quello che scoprii fu un piacevole manga shōnen, fantasy, non di certo un capolavoro, ma nemmeno un acquisto di cui pentirmi.
Di seguito riporto la recensione scritta da me subito dopo aver finito di leggere quest'opera, parecchi anni fa ormai.
Sin dall'inizio mi piacque moltissimo: i primi due volumi li trovai un misto tra combattimento fantasy e azione in stile "Blue Exorcist", e azione e mistero stile "Trap", manga presente in "Bakuman", difatti, all'inizio l'incarico del nostro protagonista Kucabara, esiliato dall'Inferno e privato di ogni suo potere a causa di avvenimenti vari, è quello di prendere le parti -come avvocato difensore- delle anime dei peccatori del mondo dei diavoli che giungono in questo strano posto, una specie di limbo tramite cui si può scendere all'inferno o ascendere in paradiso.
I casi che gli si presentano dinanzi non sono poi così semplici come sembrano e il suo compito sarà quello di trovare una 'prova d'innocenza' qualsiasi, una specie di alibi che possa garantire la completa innocenza della persona che a lui si è rivolta. Ma oltre a questo compito quasi impossibile, egli dovrà lottare anche contro il tempo e contro gli shinigami, dei della morte il cui unico scopo è quello di impadronirsi delle anime che giungono in quel limbo senza preoccuparsi della loro colpevolezza o della loro innocenza. Quelle anime sono così importanti perché tramite le loro pene, le loro torture, le loro sofferenze che scontano all'inferno, viene prodotta una sostanza chiamata 'Dark Metter', una specie di filtro tramite il quale gli shinigami e i diavoli incrementano la loro forza, e tramite la quale Kucabara potrebbe riacquistare i suoi poteri.
I casi sono veramente interessanti e ben congegnati, le battaglie e i poteri dei protagonisti e degli shinigami molto belli, eccitanti e appariscenti, e pian piano, la trama e la storia si evolveranno verso una direzione sempre più incalzante. Tutto risulta ben congegnato: i colpi di scena, soprattutto quelli conclusivi, veramente ottimi; il susseguirsi degli avvenimenti, le spiegazioni e i racconti del passato, essenziali per capire come mai si è arrivati a questo punto e chi è dalla parte del bene e come mai, e chi invece non lo è.
Tutto viene spiegato, tutto viene chiarito, tutto troverà un suo senso.
Bellissima e quasi commovente la storia tra Kucabara e Bichura, come quella tra Sugal e Jupiter.
Purtroppo però, ci sono alcune pecche a causa delle quali non riesco ad alzare il voto che ho conferito a questo manhwa.
Prima di tutto per alcuni poteri e per l'inserimento di un particolare personaggio, ma per di più, per alcune scene di combattimento che non hanno per niente l'aria di un tipico combattimento shōnen, apparendo come combattimenti quasi demenziali per come vengono fatti svolgere; in secondo luogo, per la storia di per sè che si viene a creare, che sembra quasi abbandonare la trama shōnen di combattimento per lasciare lo spazio al fantasy quasi privo di combattimento e di adrenalina, dove questi ultimi si vengono ad inserire solo se strettamente necessari altrimenti se ne potrebbe anche bellamente fare a meno, lato per nulla negativo, solo che mi ha lasciato un senso di irreale e strana piattezza nella storia che si stava venendo a delineare.
In terzo ed ultimo luogo per il finale, che ovviamente non sto qua a spoilerare, ma che personalmente non mi ha per niente convinto, facendomi storcere un po' il naso; per l'ecchi (di cui non sono un grande fan, opinione del tutto personale quindi) e per la comicità inutile ed odiosa che ogni tanto qua e là emerge, soprattutto all'inizio, ma che per fortuna i due autori hanno saputo correggere e dosare evitando di rovinare una bella storia.
Il mio voto è un pieno e meritatissimo 8, ma niente di più. Consigliatissimo agli amanti del fantasy e a chi si vuole leggere un piacevole shōnen.
Avevo letto qua e là in varie recensioni di AnimeClick giudizi molto positivi sull'opera e così, mentre mi trovavo al festival del Lucca Comics&Games del 2012, vidi sull'enorme bancone della J-Pop il suddetto manga e mi decisi a comprarne l'intera serie. Quello che scoprii fu un piacevole manga shōnen, fantasy, non di certo un capolavoro, ma nemmeno un acquisto di cui pentirmi.
Di seguito riporto la recensione scritta da me subito dopo aver finito di leggere quest'opera, parecchi anni fa ormai.
Sin dall'inizio mi piacque moltissimo: i primi due volumi li trovai un misto tra combattimento fantasy e azione in stile "Blue Exorcist", e azione e mistero stile "Trap", manga presente in "Bakuman", difatti, all'inizio l'incarico del nostro protagonista Kucabara, esiliato dall'Inferno e privato di ogni suo potere a causa di avvenimenti vari, è quello di prendere le parti -come avvocato difensore- delle anime dei peccatori del mondo dei diavoli che giungono in questo strano posto, una specie di limbo tramite cui si può scendere all'inferno o ascendere in paradiso.
I casi che gli si presentano dinanzi non sono poi così semplici come sembrano e il suo compito sarà quello di trovare una 'prova d'innocenza' qualsiasi, una specie di alibi che possa garantire la completa innocenza della persona che a lui si è rivolta. Ma oltre a questo compito quasi impossibile, egli dovrà lottare anche contro il tempo e contro gli shinigami, dei della morte il cui unico scopo è quello di impadronirsi delle anime che giungono in quel limbo senza preoccuparsi della loro colpevolezza o della loro innocenza. Quelle anime sono così importanti perché tramite le loro pene, le loro torture, le loro sofferenze che scontano all'inferno, viene prodotta una sostanza chiamata 'Dark Metter', una specie di filtro tramite il quale gli shinigami e i diavoli incrementano la loro forza, e tramite la quale Kucabara potrebbe riacquistare i suoi poteri.
I casi sono veramente interessanti e ben congegnati, le battaglie e i poteri dei protagonisti e degli shinigami molto belli, eccitanti e appariscenti, e pian piano, la trama e la storia si evolveranno verso una direzione sempre più incalzante. Tutto risulta ben congegnato: i colpi di scena, soprattutto quelli conclusivi, veramente ottimi; il susseguirsi degli avvenimenti, le spiegazioni e i racconti del passato, essenziali per capire come mai si è arrivati a questo punto e chi è dalla parte del bene e come mai, e chi invece non lo è.
Tutto viene spiegato, tutto viene chiarito, tutto troverà un suo senso.
Bellissima e quasi commovente la storia tra Kucabara e Bichura, come quella tra Sugal e Jupiter.
Purtroppo però, ci sono alcune pecche a causa delle quali non riesco ad alzare il voto che ho conferito a questo manhwa.
Prima di tutto per alcuni poteri e per l'inserimento di un particolare personaggio, ma per di più, per alcune scene di combattimento che non hanno per niente l'aria di un tipico combattimento shōnen, apparendo come combattimenti quasi demenziali per come vengono fatti svolgere; in secondo luogo, per la storia di per sè che si viene a creare, che sembra quasi abbandonare la trama shōnen di combattimento per lasciare lo spazio al fantasy quasi privo di combattimento e di adrenalina, dove questi ultimi si vengono ad inserire solo se strettamente necessari altrimenti se ne potrebbe anche bellamente fare a meno, lato per nulla negativo, solo che mi ha lasciato un senso di irreale e strana piattezza nella storia che si stava venendo a delineare.
In terzo ed ultimo luogo per il finale, che ovviamente non sto qua a spoilerare, ma che personalmente non mi ha per niente convinto, facendomi storcere un po' il naso; per l'ecchi (di cui non sono un grande fan, opinione del tutto personale quindi) e per la comicità inutile ed odiosa che ogni tanto qua e là emerge, soprattutto all'inizio, ma che per fortuna i due autori hanno saputo correggere e dosare evitando di rovinare una bella storia.
Il mio voto è un pieno e meritatissimo 8, ma niente di più. Consigliatissimo agli amanti del fantasy e a chi si vuole leggere un piacevole shōnen.