logo AnimeClick.it

7.0/10
-

Ho da poco letto "Chobits" delle CLAMP e, nonostante mi sia piaciuto, devo ammettere che mi ha lasciato un po' di amaro in bocca conoscendo già i passati successi delle autrici. Ma nell'intento di essere d'aiuto, a chi vuole rapportarsi a quest'opera per la prima volta, cercherò di essere il più obbiettiva possibile.

La storia è ambientata a Tokyo, in una società dove i computer hanno fattezze umane, e il nostro protagonista, Hideki Motosuwa, è un giovane studente squattrinato che con il suo lavoro part time non può permettersene nemmeno uno. Il caso vuole che lo trovi nella spazzatura e che decida di portarlo a casa. Ed è qui che la storia inizia a prendere il suo corso.

La trama di "Chobits" si presenta ben strutturata e lineare sin dal suo esordio. Anche se il primo volume appare frivolo e un po' ecchi, senza risvolti particolari, dal secondo iniziamo a entrare nel vivo dell'opera. Grazie ai continui interrogativi del protagonista, che corrisponderanno a quelli del lettore, siamo invogliati a leggere e a saperne di più, non solo del passato di Chii, la cui memoria è stata formattata prima che si svegliasse, ma anche del legame tra uomini e computer. Tale legame ci verrà spiegato, nei diversi volumi, tramite le esperienze vissute da altri personaggi che aiuteranno, sia noi che il protagonista, a riflettere molto sul fatto che una macchina sia in grado di provare veri sentimenti, se questi siano solo frutto di una programmazione e se sia giusto che una persona possa amare davvero una macchina. Infatti vedremmo una lenta maturazione nel corso dei volumi da parte di Hideki e di Chii. Quest'ultima, in particolare, si farà strada nel cuore dei lettori per la sua spontaneità e per le sue reazioni, molto simili a quelle di un bambino e proprio per questo manifestazione pura dei sentimenti umani. Infatti le sue azioni saranno il motore delle varie vicende che porteranno Hideki e gli altri personaggi a maturare nell'opera. Per quanto riguarda la figura di Hideki, che potremmo definire un puro di cuore, è anch'essa da apprezzare perché non si lascia scoraggiare dagli eventi, nonostante sia ignaro di molte cose, e sa essere risoluto nelle situazioni critiche. I colpi di scena non mancano e i toni dell'opera sono molto dolci, quasi malinconici a causa degli stati d'animo della protagonista, ma non per questo meno belli.

Per quanto riguarda il disegno non c'è molto da dire se non: "bellissimo", si vede il tratto tipico della CLAMP con delle linee leggermente più morbide e un ottima caratterizzazione dei personaggi, soprattutto nei vestiti indossati da Chii. Ciò che ho apprezzato molto, inoltre, è il disegno semplice e adorabile de "La città deserta", piccola storia a volumi inserita per aiutare la comprensione della trama. L'edizione italiana, a opera di Star Comics, è veramente ben fatta, resa ancora più accattivante dalle prime 4 tavole a colori per ogni volume e da un prezzo non troppo eccessivo (3,90).

Attenzione: questa parte contiene spoiler!

E ora le mie considerazioni finali. Tutta l'opera alla fine gira intorno a un unico e grande tema che è l'amore, un sentimento forte, complesso, che provoca gioia e tristezza allo stesso tempo e che è in grado di abbattere qualsiasi barriera, anche quella che si crea tra un umano e una macchina. Però tale barriera alla fine viene avvertita e quel potente sentimento nel finale viene un tantino sminuito da un unico dettaglio che è quello del pulsante di accensione di Chii. Dato che questo si trova in un luogo dove non batte il sole e che se premuto farebbe perdere tutti i ricordi alla nostra protagonista non ha effettivamente senso. Non lo dico perché Hideki debba per forza avere un rapporto sessuale con Chii, ma perché è un dettaglio che se non fosse esistito avrebbe dato un vero happy end alla storia.