Recensione
Masamune-kun's Revenge
6.5/10
Recensione di AnthonyAyanokoji
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Durante il corso della propria vita gli esseri umani hanno sviluppato la capacità di indossare una serie di "maschere", nel tentativo di adattarsi alle richieste del rispettivo ambiente sociale.
Il protagonista, Masamune, è la chiara rappresentazione del concetto pirandelliano, in quanto le sue appariscenti fattezze esteriori celano un apparato psicologico interno molto più complesso di quanto possa sembrare. Masamune è, in realtà, un liceale ricolmo di debolezze, impacciato e non un fulmine di guerra con il gentil sesso, sebbene la sua tanto evidenziata e agognata bellezza estetica dovrebbe fungere da garante e facilitare il modo in cui entra in relazione con le ragazze. Questa è l'inequivocabile dimostrazione che, per quanto ci si possa sforzare di mettere in atto dei cambiamenti esteriori per piacere a sé stessi e agli altri, o anche per vendicarsi, come nel caso del protagonista, se allo stesso tempo l'individuo non riesce a modificare gli aspetti più intrinseci del proprio carattere, diviene tutto alquanto inutile.
"Masamune-kun no Revenge" poggia le sue fondamenta su questa sorta di vendetta, che il protagonista sta architettando nei confronti della ragazza più bella e terrificante della scuola: Aki, alias Principessa Crudele. Tralasciando la marea di stereotipi che caratterizzano la classica ragazza tsundere degli anime, Aki ha la tendenza a rifiutare nei modi più disdicevoli e umilianti possibili i ragazzi che si innamorano di lei, di conseguenza il compito di Masamune risulta essere più complicato del previsto. Farla innamorare per poi rifiutarla, esattamente come la Principessa Crudele si è comportata a suo tempo con il povero Masamune. In effetti, l'evento scatenante, la goccia che ha fatto traboccare il vaso e trasformato il protagonista in un ragazzo che, se mangia giusto qualcosina in più rispetto alla sua dieta abituale, si auto-impone decine e decine di addominali o piegamenti, è riconducibile all'infanzia, quando è stato bullizzato a causa del suo peso, a tal punto da essere soprannominato ironicamente "Maialotto" dai suoi compagni. Questi particolari eventi possono giocare un ruolo fondamentale nella vita di un individuo, anche se non vanno interpretati sempre in maniera negativa, infatti Masamune stesso rappresenta chi c l'ha fatta con le proprie forze, non si è piegato agli orribili giudizi degli altri, a testa bassa ha iniziato a volere, desiderare fortemente dei cambiamenti e con tanto sacrificio è riuscito nell'impresa.
Durante l'attuazione della sua vendetta, le decisioni di Masamune vengono influenzate da molteplici personaggi, in particolare da Yoshino, la quale, similmente al protagonista, indossa ogni giorno la maschera della dolce e ingenua ragazza, tuttavia sotto quel velo di innocenza si nasconde un profondo cinismo e un così spiccato interesse per la rivalsa del protagonista, da spingerla ad aiutarlo nel suo piano, nonostante sia molto legata alla Principessa Crudele.
Il comparto grafico rende piuttosto bene, le animazioni sono sempre fluide e il character design promosso a pieni voti, anche se la versione corpulenta di Masamune, seppur abbastanza fedele ai disegni del manga, è molto scialba, poco curata nei lineamenti, sembra un ragazzo completamente diverso rispetto a quello attuale.
Delle OST, molto energica la opening "Wagamama Mirror Heart" di Ayaka Ohashi rispetto ad un ending leggermente più piatta, "Elemental World" di ChouCho; promosso anche il doppiaggio, troppo divertenti i monologhi interiori del protagonista con tutte le sue paranoie, le manie di grandezza e soprattutto il panico totale quando qualche ragazza si avvicina.
Trarre delle conclusioni sull'anime non è così semplice, perché vige un buon equilibrio tra gli aspetti positivi e quelli negativi: l'idea della vendetta è sicuramente originale e all'inizio attira e incuriosisce molto lo spettatore, in particolare su come Masamune potrebbe giocare le proprie carte con la Principessa Crudele, tuttavia si tratta di piccoli momenti, pochi attimi, in quanto, nella maggior parte delle occasioni, i due vengono ripetutamente interrotti da altri personaggi o dall'avvenimento di specifici eventi non troppo coinvolgenti. In altre parole, si tratta di un anime che avrebbe dovuto avere tre, massimo quattro episodi complessivi, perché tutto il resto, sia i nuovi personaggi come Neko o Kanetsugu sia gli ultimi archi narrativi, non funziona per niente. La prevedibilità degli eventi, con l'aggiunta di alcune scene ecchi evitabili, rendono il tutto più monotono e noioso.
Non c'è alcun dubbio, d'altro canto, che il tema del bullismo venga affrontato abbastanza bene, infatti, sebbene siano passati ben otto anni da quelle spiacevoli vicende, Masamune sembra ancora risentirne in termini psicologici; magari, osservando il suo comportamento ossessivo nei confronti del cibo e della forma fisica, verrebbe da pensare che sia un tantino esagerato, potrebbe anche strappare un sorriso quando inizia a fare addominali perché ha mangiato di più, ma è lecito ricordare che sono proprio il cibo e la forma fisica i principali nemici del protagonista durante il periodo infantile e soprattutto la causa dello scherno da parte dei suoi compagni. Dunque, è meglio riflettere per bene prima di esprimere la propria opinione su dei particolari comportamenti, perché quello che per noi all'apparenza può risultare banale potrebbe essere importante o significativo per qualcun altro.
È consigliata la visione dell'anime, perché c'è un'interessante armonia tra i momenti divertenti e quelli più profondi, dove vengono affrontate le tematiche principali; inoltre, se siete interessati a sapere come va a finire questa commedia romantica, dovreste leggere il manga, del quale sono stati adattati solo i primi sette volumi, trenta capitoli sui quarantanove complessivi. Difficilmente verrà realizzata una seconda e conclusiva stagione, dato che oramai sono passati più di tre anni dall'uscita della prima.
Il mio voto è 6,5.
Il protagonista, Masamune, è la chiara rappresentazione del concetto pirandelliano, in quanto le sue appariscenti fattezze esteriori celano un apparato psicologico interno molto più complesso di quanto possa sembrare. Masamune è, in realtà, un liceale ricolmo di debolezze, impacciato e non un fulmine di guerra con il gentil sesso, sebbene la sua tanto evidenziata e agognata bellezza estetica dovrebbe fungere da garante e facilitare il modo in cui entra in relazione con le ragazze. Questa è l'inequivocabile dimostrazione che, per quanto ci si possa sforzare di mettere in atto dei cambiamenti esteriori per piacere a sé stessi e agli altri, o anche per vendicarsi, come nel caso del protagonista, se allo stesso tempo l'individuo non riesce a modificare gli aspetti più intrinseci del proprio carattere, diviene tutto alquanto inutile.
"Masamune-kun no Revenge" poggia le sue fondamenta su questa sorta di vendetta, che il protagonista sta architettando nei confronti della ragazza più bella e terrificante della scuola: Aki, alias Principessa Crudele. Tralasciando la marea di stereotipi che caratterizzano la classica ragazza tsundere degli anime, Aki ha la tendenza a rifiutare nei modi più disdicevoli e umilianti possibili i ragazzi che si innamorano di lei, di conseguenza il compito di Masamune risulta essere più complicato del previsto. Farla innamorare per poi rifiutarla, esattamente come la Principessa Crudele si è comportata a suo tempo con il povero Masamune. In effetti, l'evento scatenante, la goccia che ha fatto traboccare il vaso e trasformato il protagonista in un ragazzo che, se mangia giusto qualcosina in più rispetto alla sua dieta abituale, si auto-impone decine e decine di addominali o piegamenti, è riconducibile all'infanzia, quando è stato bullizzato a causa del suo peso, a tal punto da essere soprannominato ironicamente "Maialotto" dai suoi compagni. Questi particolari eventi possono giocare un ruolo fondamentale nella vita di un individuo, anche se non vanno interpretati sempre in maniera negativa, infatti Masamune stesso rappresenta chi c l'ha fatta con le proprie forze, non si è piegato agli orribili giudizi degli altri, a testa bassa ha iniziato a volere, desiderare fortemente dei cambiamenti e con tanto sacrificio è riuscito nell'impresa.
Durante l'attuazione della sua vendetta, le decisioni di Masamune vengono influenzate da molteplici personaggi, in particolare da Yoshino, la quale, similmente al protagonista, indossa ogni giorno la maschera della dolce e ingenua ragazza, tuttavia sotto quel velo di innocenza si nasconde un profondo cinismo e un così spiccato interesse per la rivalsa del protagonista, da spingerla ad aiutarlo nel suo piano, nonostante sia molto legata alla Principessa Crudele.
Il comparto grafico rende piuttosto bene, le animazioni sono sempre fluide e il character design promosso a pieni voti, anche se la versione corpulenta di Masamune, seppur abbastanza fedele ai disegni del manga, è molto scialba, poco curata nei lineamenti, sembra un ragazzo completamente diverso rispetto a quello attuale.
Delle OST, molto energica la opening "Wagamama Mirror Heart" di Ayaka Ohashi rispetto ad un ending leggermente più piatta, "Elemental World" di ChouCho; promosso anche il doppiaggio, troppo divertenti i monologhi interiori del protagonista con tutte le sue paranoie, le manie di grandezza e soprattutto il panico totale quando qualche ragazza si avvicina.
Trarre delle conclusioni sull'anime non è così semplice, perché vige un buon equilibrio tra gli aspetti positivi e quelli negativi: l'idea della vendetta è sicuramente originale e all'inizio attira e incuriosisce molto lo spettatore, in particolare su come Masamune potrebbe giocare le proprie carte con la Principessa Crudele, tuttavia si tratta di piccoli momenti, pochi attimi, in quanto, nella maggior parte delle occasioni, i due vengono ripetutamente interrotti da altri personaggi o dall'avvenimento di specifici eventi non troppo coinvolgenti. In altre parole, si tratta di un anime che avrebbe dovuto avere tre, massimo quattro episodi complessivi, perché tutto il resto, sia i nuovi personaggi come Neko o Kanetsugu sia gli ultimi archi narrativi, non funziona per niente. La prevedibilità degli eventi, con l'aggiunta di alcune scene ecchi evitabili, rendono il tutto più monotono e noioso.
Non c'è alcun dubbio, d'altro canto, che il tema del bullismo venga affrontato abbastanza bene, infatti, sebbene siano passati ben otto anni da quelle spiacevoli vicende, Masamune sembra ancora risentirne in termini psicologici; magari, osservando il suo comportamento ossessivo nei confronti del cibo e della forma fisica, verrebbe da pensare che sia un tantino esagerato, potrebbe anche strappare un sorriso quando inizia a fare addominali perché ha mangiato di più, ma è lecito ricordare che sono proprio il cibo e la forma fisica i principali nemici del protagonista durante il periodo infantile e soprattutto la causa dello scherno da parte dei suoi compagni. Dunque, è meglio riflettere per bene prima di esprimere la propria opinione su dei particolari comportamenti, perché quello che per noi all'apparenza può risultare banale potrebbe essere importante o significativo per qualcun altro.
È consigliata la visione dell'anime, perché c'è un'interessante armonia tra i momenti divertenti e quelli più profondi, dove vengono affrontate le tematiche principali; inoltre, se siete interessati a sapere come va a finire questa commedia romantica, dovreste leggere il manga, del quale sono stati adattati solo i primi sette volumi, trenta capitoli sui quarantanove complessivi. Difficilmente verrà realizzata una seconda e conclusiva stagione, dato che oramai sono passati più di tre anni dall'uscita della prima.
Il mio voto è 6,5.