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10.0/10
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"Devilman" di Go Nagai è un caposaldo della cultura manga e fumettistica globale. Un capolavoro rivoluzionario.
La trama è arcinota perciò sorvolerò per spendere due parole necessarie sullo sullo stile di quest'opera.

Go Nagai è noto per avere uno stile grottesco grezzo e visionario, per questa ragione possiamo tranquillamente affermare che quando si tratta di creature infernali è il re assoluto, un po' come succede per i "robottoni".
Il tratto grezzo, rude e spontaneo del Maestro in quest'opera si sposa alla perfezione con quella che è la trama e le sensazioni che vuole creare. Non mancano le tavole più dettagliate a effetto, ma scordatevi una maniacale attenzione al dettaglio come accade in opere come "Berserk": Nagai è spontaneo, violento e psichedelico nel tratto come se volesse dare la sensazione di aver buttato giù tutto mentre aveva una visione infernale. Cosa azzeccatissima.

La trama è piuttosto serrata e mantiene un ritmo piuttosto elevato che raggiunge livelli folli in prossimità del finale veramente sconcertante.

Attenzione: questa parte contiene spoiler

Nagai nel finale decide di omettere una vera e propria battaglia finale per distruggere letteralmente i sentimenti del lettore con le ultime tavole. Quest'omissione potrebbe non piacere subito a qualche persona per via del senso di completezza che ognuno di noi cerca in un'opera, ma Go Nagai è anche questo: sorpresa, fastidio che generato nel lettore va ulteriormente a confermare la solidità dell'opera ad insaputa di quest'ultimo.

Con queste premesse e spiegazioni, non mi sento di individuare punti a sfavore dell'opera (al massimo avrei approfondito di più alcuni rapporti tra personaggi ma come detto prima, il ritmo di quest'opera è volutamente serrato sempre per creare una sensazione di sconforto) che ha cambiato per sempre il modo di fare manga.