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A Orvelia la vita è tranquilla, fino a quando non incominciano a rifarsi vivi i demoni. Il re demone Angunmund sta per tornare dopo i cento anni d'esilio, mentre ad Orvelia un gruppo di elfi scuri arriva in soccorso della città. Kasel, un giovane ragazzo che si allena per diventare cavaliere, parte prima per salvare un amico, e poi il mondo, andando a rimuovere i sigilli dalla spada sacra donata a re Kyle cento anni prima, per sconfiggere il signore dei demoni. Il ragazzo non sarà solo a viaggiare per il mondo, andrà alla ricerca dei compagni dell'eroe leggendario per rimuovere i sigilli alla spada sacra. Riusciranno gli elfi scuri a farsi ben volere e a portare a termine il loro piano? Il ragazzo diverrà l'eroe che salverà il mondo dai demoni o lo diverrà lui stesso?

La trama e l'intreccio sono buoni e interessanti, lo svolgimento e la cura lacunosi, i tempi narrativi troppo lenti e noiosi per la parte di Kasel.
La trama a mio avviso è suddivisa in due filoni principali. Il filone più o meno secondario segue le vicende di Rihito e i suoi compagni elfi scuri; il filone principale Kasel e compagni. Il primo filone è estremamente ben fatto, accattivante e stimolante, ben curato, articolato e sviluppato. I personaggi crescono, si interrogano e si sviluppano, con importanti retroscena, il tutto condito da una buona narrazione e un po' d'azione. Il secondo filone non è a mio avviso altrettanto ben curato. Parliamo del protagonista principale Kasel e dei suoi compagni: le loro vicende sono estremamente banali e noiose, ricche di buonismo insulso e noia a profusione, per non parlare di salti a casaccio e dialoghi pressoché inutili. Il secondo filone, che avrebbe dovuto essere parte integrante e asse portante dell'opera stessa, è in realtà ben poco curato e sciatto, scadendo nella banalità, prevedibilità e ovvietà non solo delle situazioni ma anche dei retroscena stessi, evidenti come il sole diversi episodi prima della rivelazione, cosa che non succede con gli elfi. Durante il viaggio tutte le persone che Kasel incontra gli offrono il loro aiuto per la guerra, ma poi nel finale di loro nemmeno l'ombra. Lo stesso finale lascia l'amaro in bocca, ed è banale ed esagerato, ostentando una finta vena epica stridente con tutto il resto dell'opera.

I personaggi hanno buoni design e sono graficamente ben caratterizzati e piacevoli, la grafica è pulita e semplice. La caratterizzazione degli elfi, dei compagni di re Kyle e dei demoni d'alto rango sono quasi sufficienti, hanno un discreto background a volte interessante; la loro personalità è quantomeno discreta, e per alcuni più profonda di quanto si immagini. Purtroppo, però, la maggior parte dei personaggi è stereotipata e piatta. Di contro, il protagonista e i suoi compagni sono banali e stereotipati fino alla nausea: Kasel, buonista senza speranza e abilità, che poi alla fine fa il 'figo' per miracolo, a mio avviso un personaggio davvero irritante; la maga casinista che mette tutti nei guai; il ladro misterioso dal lugubre passato; la chierica tettona amica d'infanzia che si innamora del protagonista che non se la fila...

Il comparto tecnico è quantomeno, nel complesso, decente.

In conclusione, interessante l'idea di dividere la trama tra due eroi protagonisti, ognuno con il suo vissuto, per poi farli convergere nel finale; nella pratica un disastro, si vede palesemente che è stata messa molta più cura per la parte degli elfi e banalizzata invece la parte del classico eroe ingenuo debole che poi avrà il potere di salvare tutti.

Opera mediocre.