Recensione
Io non capisco chi si accanisce contro questo anime. Quanti anni avete? Bisogna tenere conto del target: bambine delle elementari. Certo, ci sono delle critiche da fare e i personaggi sono un po' dei cliché, ma demolirlo così mi sembra eccessivo.
Io, quando l'ho guardato a sei-sette anni su Italia 1, l'ho amato, mentre ho finito ieri il rewatch a vent'anni, e l'ho ovviamente trovato più infantile, ma comunque carino. È vero che ci sono tanti riempitivi, scene ripetitive (nella seconda serie almeno una decina di episodi iniziano con Lucia in camera sua che spera che Kaito recuperi la memoria, il tutto seguito dalla comparsa di Seira; inoltre le trasformazioni durano veramente tanto e la scenetta delle sirene che cantano e sconfiggono le antagoniste è una costante in tutti i novantuno episodi), ma ripeto, considerando il target, non mi sembra strano. Alla fine le bimbe vogliono vedere questo: le trasformazioni delle belle principesse sirene, i momenti romantici e l'amicizia. Non vi nego che la storia d'amore tra Kaito e Lucia mi ha anche appassionata, nonostante è vero sia stata trattata in modo un po' superficiale e melenso.
Ora entro nel merito delle due serie.
Attenzione: la parte seguente contiene spoiler
Prima serie: Lucia, sette anni prima, salva Kaito da un naufragio utilizzando la sua perla rosa. I due si innamorano subito e per anni continuano a conservare quel ricordo, finché Lucia, appunto sette anni dopo, non va sulla Terra per recuperare la perla che le serve per cantare (l'arma delle principesse sirene). Non può confessare a Kaito di essere la sirena che l'ha salvato, perché si trasformerebbe in schiuma di mare. Qui devo muovere una critica: tutte le sirene protagoniste (Lucia, Hanon e Rina) nel corso dell'anime si innamorano, si fidanzano come se nulla fosse, come se questo "piccolo" problema non esistesse, mentre all'inizio sembra una questione fondamentale (giustamente). Altra piccola critica: le protagoniste diventano sirene a contatto con l'acqua (un po' come in "H2O"), però questo non accade sempre: a volte possono stare sotto la pioggia, a volte no, insomma c'è una certa incoerenza, ma probabilmente i bambini non ci fanno nemmeno caso.
Comunque, Lucia trova subito la perla, ma rimane sulla Terra insieme ad Hanon e Rina (Hanon, sirena dalla perla blu, ragazza superficiale ma simpatica, innamorata del professore Taro; Rina, sirena dalla perla verde, la più seria e maschiaccio di tutte), per sconfiggere i cattivi che stanno distruggendo i regni delle altre principesse sirene, cosa che fanno grazie alle loro canzoni (scelta molto criticata, ma secondo me ha senso, dato che le sirene cantano, si sa, sin dalla mitologia). Intanto, nonostante ci metta cinquanta episodi (un po' tanto, considerato che Lucia umana e Lucia sirena sono quasi identiche, salvo per una sfumatura diversa di biondo nei capelli e per il colore degli occhi diversi), Kaito capisce la vera identità di Lucia, e vivono felici e contenti (per ora). Perché Lucia non si trasforma in schiuma di mare? Non l'ho ben capito, credo perché Kaito alla fine non è realmente umano, ma discende dalla famiglia dei Panthalassa.
Parlando di Kaito: nella prima serie mi è piaciuto molto, non è certo un personaggio di grande spessore psicologico, ma direi che nessuno lo è, ed è appunto il gemello buono-doppelgӓnger di Gaito, il capo dei cattivi e discendente dei Panthalassa, che le sirene devono sconfiggere. Il potere di Kaito consiste nell'emanare un fascio di luce dalla fronte, a quanto pare molto più forte dei poteri delle sirene, dato che spesso e volentieri le salva così.
Alla fine Gaito non è poi così cattivo: è il classico che lo è diventato per la troppa sofferenza e per la sindrome d'abbandono, un po' come la principessa sirena Sara (avrei voluto che Sara ricambiasse i sentimenti di Gaito, e il loro finale mi ha commosso).
Le antagoniste (scagnozze e 'sottone' di Gaito) sono le Dark Lovers, e in seguito le Black Beauty Sisters ("sorelle", ma in realtà palesemente amanti, solo che nella versione italiana la loro relazione è censurata), e sinceramente mi piacciono tutte: sono personaggi distinti fra di loro, hanno una diversa caratterizzazione (sebbene sia sempre superficiale). Mi è piaciuta la storia tra Yuri e Hippo, l'amore impossibile mi affascina.
Finale della prima serie: Gaito viene sconfitto insieme alle sue scagnozze, Sara si sacrifica e muore con lui, Lucia e Kaito si mettono finalmente insieme senza più segreti, ma lui parte per le Hawaii.
Nel complesso mi è piaciuta molto, avrei preferito che si arrivasse al sodo più in fretta, ma non mi lamento.
Seconda serie: Kaito alle Hawaii perde la memoria a causa del nuovo perfido Mikeru, e lo salva l'odiosa Mikaru (fantasia portami via, come Kaito e Gaito), che non riesce a camminare un metro senza svenire e che è sempre a letto con la febbre. Kaito si sente in debito con lei e diventa praticamente il suo baby-sitter, mentre Mikaru si innamora di lui fino a sviluppare una vera e propria ossessione. Lucia viene dimenticata, e per trenta episodi praticamente lei e Kaito non si incontrano nemmeno. Questo permette di dare spazio alle altre principesse sirene, sia Hanon e Rina, delle quali possiamo seguire le vicende d'amore (seppur superficiali e di contorno, e direi banali, dato che per coincidenza trovano proprio due ragazzi coi capelli del loro stesso colore e se ne innamorano), sia Caren, Noelle e Coco, figure secondarie che non mi hanno detto granché.
Mikeru è un angelo che vuole accumulare sempre più potere, rubandolo alle principesse sirene, e infatti si scoprirà che Kaito ha scelto di dimenticare della loro esistenza per proteggerle da lui. Mikeru e Mikaru sono collegati (si capisce molto bene durante tutta la serie, e in particolare mi è piaciuta molto la poesia che entrambi recitano, che ho scoperto essere una canzone nell'anime originale, ma io ho apprezzato la scelta della poesia): infatti, il padre di Mikaru, cagionevole sin da piccola, ha patteggiato con l'assistente di Mikeru per far sopravvivere la bambina, in cambio però la sua anima e quella dell'angelo si sono unite. Mikaru soffre e si attacca morbosamente a Kaito, manipolandolo con ricatti morali, finché lui finalmente non si ricorda di Lucia (a cinque episodi dalla fine, più o meno) e torna da lei. Mikaru impazzisce e, dopo aver fatto una scenata, decide di venire assorbita completamente da Mikeru, perché per lei non ha più senso esistere (drama queen alert).
Le sirene, Kaito e Rihito (fratello di Mikaru, non si sa bene perché, ma anche lui discende dai Panthalassa) sconfiggono Mikeru, e Mikaru torna in vita come neonata, quindi ha l'opportunità di ricominciare la sua vita da zero, stavolta si spera con meno sofferenze (e intanto ce la siamo levata dalle scatole).
Mi soffermo sulle antagoniste di questa serie, che mi sono piaciute meno rispetto a quelle della prima: Lady Bat (vampira, nell'adattamento italiano è una donna, nell'originale un travestito), Lanhua (donna-farfalla) e Alala (fata-elfo) oltre alle solite Black Beauty Sisters (riportate in vita da Mikeru). Queste nuove antagoniste non sono per niente caratterizzate, completamente anonime, cantano le stesse canzoni della prima serie e le scopiazzano pure dalle loro colleghe (avrei voluto che ogni antagonista avesse la propria canzone, invece no, nella versione italiana per cinque antagoniste ci sono solo due canzoni).
In tutto questo ho tralasciato Seira, principessa sirena che sostituisce Sara, la quale viene assorbita da Mikeru ancora prima di nascere e che in più occasioni salva Lucia, Hanon e Rina (in questa serie si salvano spesso per il rotto della cuffia, grazie a Seira o a Hippo).
Finale della seconda serie: Mikeru viene sconfitto, Mikaru rinasce, Seira nasce, Kaito e Lucia vivono felici e contenti e anche Rina e Hanon coi loro fidanzati (ma sono oggettivamente storie di contorno, non troppo importanti).
In generale non mi è piaciuta molto questa seconda serie, sarà perché sono una fan di Kaito e Lucia, e per la maggior parte degli episodi non si sono parlati. Sul finale si è fatta più interessante, quando si spiega il collegamento tra Mikaru e Mikeru.
Fine parte contenente spoiler
Parliamo delle pecche di questo anime, che tutto sommato continuo a trovare gradevole.
Il background culturale: queste ragazze non sanno cosa sia l'emancipazione, il loro unico scopo praticamente è conquistare il ragazzo di cui sono innamorate. Per di più si offrono sempre di cucinare per loro e fare le pulizie nelle loro case come delle perfette colf. Questo mi ha dato fastidio, perché il pubblico di bambine potrebbe farsi l'idea che bisogna servire devotamente il proprio fidanzato e bisogna per forza averne uno per essere felici (su questo mi è scesa Rina, che nella prima serie sembrava "superiore" a queste cose, mentre nella seconda ci è cascata in pieno con Masahiro). Per non parlare del fatto che si parli sempre di bellezza e magrezza, insomma, credo vengano trasmessi valori un po' sbagliati.
Le canzoni: quelle delle antagoniste mi piacciono molto (peccato che siano solo due), mentre quelle delle sirene insomma, giusto "Dolce melodia" e "Amore assoluto", le altre non mi esaltano e occupano un bel po' della puntata.
La censura di Mediaset, e mi riferisco alle Black Beauty Sister e a Lady Bat: sarebbe stato bello vedere un po' di diversità, però l'anime è uscito nel 2004, mi sembra, e stiamo cominciando solo adesso a sensibilizzare su questi temi.
Tutto sommato, direi che è un anime senza infamia e senza lode, per me ha un grosso valore affettivo ed è per questo che do 7 e non 6,5.
Io, quando l'ho guardato a sei-sette anni su Italia 1, l'ho amato, mentre ho finito ieri il rewatch a vent'anni, e l'ho ovviamente trovato più infantile, ma comunque carino. È vero che ci sono tanti riempitivi, scene ripetitive (nella seconda serie almeno una decina di episodi iniziano con Lucia in camera sua che spera che Kaito recuperi la memoria, il tutto seguito dalla comparsa di Seira; inoltre le trasformazioni durano veramente tanto e la scenetta delle sirene che cantano e sconfiggono le antagoniste è una costante in tutti i novantuno episodi), ma ripeto, considerando il target, non mi sembra strano. Alla fine le bimbe vogliono vedere questo: le trasformazioni delle belle principesse sirene, i momenti romantici e l'amicizia. Non vi nego che la storia d'amore tra Kaito e Lucia mi ha anche appassionata, nonostante è vero sia stata trattata in modo un po' superficiale e melenso.
Ora entro nel merito delle due serie.
Attenzione: la parte seguente contiene spoiler
Prima serie: Lucia, sette anni prima, salva Kaito da un naufragio utilizzando la sua perla rosa. I due si innamorano subito e per anni continuano a conservare quel ricordo, finché Lucia, appunto sette anni dopo, non va sulla Terra per recuperare la perla che le serve per cantare (l'arma delle principesse sirene). Non può confessare a Kaito di essere la sirena che l'ha salvato, perché si trasformerebbe in schiuma di mare. Qui devo muovere una critica: tutte le sirene protagoniste (Lucia, Hanon e Rina) nel corso dell'anime si innamorano, si fidanzano come se nulla fosse, come se questo "piccolo" problema non esistesse, mentre all'inizio sembra una questione fondamentale (giustamente). Altra piccola critica: le protagoniste diventano sirene a contatto con l'acqua (un po' come in "H2O"), però questo non accade sempre: a volte possono stare sotto la pioggia, a volte no, insomma c'è una certa incoerenza, ma probabilmente i bambini non ci fanno nemmeno caso.
Comunque, Lucia trova subito la perla, ma rimane sulla Terra insieme ad Hanon e Rina (Hanon, sirena dalla perla blu, ragazza superficiale ma simpatica, innamorata del professore Taro; Rina, sirena dalla perla verde, la più seria e maschiaccio di tutte), per sconfiggere i cattivi che stanno distruggendo i regni delle altre principesse sirene, cosa che fanno grazie alle loro canzoni (scelta molto criticata, ma secondo me ha senso, dato che le sirene cantano, si sa, sin dalla mitologia). Intanto, nonostante ci metta cinquanta episodi (un po' tanto, considerato che Lucia umana e Lucia sirena sono quasi identiche, salvo per una sfumatura diversa di biondo nei capelli e per il colore degli occhi diversi), Kaito capisce la vera identità di Lucia, e vivono felici e contenti (per ora). Perché Lucia non si trasforma in schiuma di mare? Non l'ho ben capito, credo perché Kaito alla fine non è realmente umano, ma discende dalla famiglia dei Panthalassa.
Parlando di Kaito: nella prima serie mi è piaciuto molto, non è certo un personaggio di grande spessore psicologico, ma direi che nessuno lo è, ed è appunto il gemello buono-doppelgӓnger di Gaito, il capo dei cattivi e discendente dei Panthalassa, che le sirene devono sconfiggere. Il potere di Kaito consiste nell'emanare un fascio di luce dalla fronte, a quanto pare molto più forte dei poteri delle sirene, dato che spesso e volentieri le salva così.
Alla fine Gaito non è poi così cattivo: è il classico che lo è diventato per la troppa sofferenza e per la sindrome d'abbandono, un po' come la principessa sirena Sara (avrei voluto che Sara ricambiasse i sentimenti di Gaito, e il loro finale mi ha commosso).
Le antagoniste (scagnozze e 'sottone' di Gaito) sono le Dark Lovers, e in seguito le Black Beauty Sisters ("sorelle", ma in realtà palesemente amanti, solo che nella versione italiana la loro relazione è censurata), e sinceramente mi piacciono tutte: sono personaggi distinti fra di loro, hanno una diversa caratterizzazione (sebbene sia sempre superficiale). Mi è piaciuta la storia tra Yuri e Hippo, l'amore impossibile mi affascina.
Finale della prima serie: Gaito viene sconfitto insieme alle sue scagnozze, Sara si sacrifica e muore con lui, Lucia e Kaito si mettono finalmente insieme senza più segreti, ma lui parte per le Hawaii.
Nel complesso mi è piaciuta molto, avrei preferito che si arrivasse al sodo più in fretta, ma non mi lamento.
Seconda serie: Kaito alle Hawaii perde la memoria a causa del nuovo perfido Mikeru, e lo salva l'odiosa Mikaru (fantasia portami via, come Kaito e Gaito), che non riesce a camminare un metro senza svenire e che è sempre a letto con la febbre. Kaito si sente in debito con lei e diventa praticamente il suo baby-sitter, mentre Mikaru si innamora di lui fino a sviluppare una vera e propria ossessione. Lucia viene dimenticata, e per trenta episodi praticamente lei e Kaito non si incontrano nemmeno. Questo permette di dare spazio alle altre principesse sirene, sia Hanon e Rina, delle quali possiamo seguire le vicende d'amore (seppur superficiali e di contorno, e direi banali, dato che per coincidenza trovano proprio due ragazzi coi capelli del loro stesso colore e se ne innamorano), sia Caren, Noelle e Coco, figure secondarie che non mi hanno detto granché.
Mikeru è un angelo che vuole accumulare sempre più potere, rubandolo alle principesse sirene, e infatti si scoprirà che Kaito ha scelto di dimenticare della loro esistenza per proteggerle da lui. Mikeru e Mikaru sono collegati (si capisce molto bene durante tutta la serie, e in particolare mi è piaciuta molto la poesia che entrambi recitano, che ho scoperto essere una canzone nell'anime originale, ma io ho apprezzato la scelta della poesia): infatti, il padre di Mikaru, cagionevole sin da piccola, ha patteggiato con l'assistente di Mikeru per far sopravvivere la bambina, in cambio però la sua anima e quella dell'angelo si sono unite. Mikaru soffre e si attacca morbosamente a Kaito, manipolandolo con ricatti morali, finché lui finalmente non si ricorda di Lucia (a cinque episodi dalla fine, più o meno) e torna da lei. Mikaru impazzisce e, dopo aver fatto una scenata, decide di venire assorbita completamente da Mikeru, perché per lei non ha più senso esistere (drama queen alert).
Le sirene, Kaito e Rihito (fratello di Mikaru, non si sa bene perché, ma anche lui discende dai Panthalassa) sconfiggono Mikeru, e Mikaru torna in vita come neonata, quindi ha l'opportunità di ricominciare la sua vita da zero, stavolta si spera con meno sofferenze (e intanto ce la siamo levata dalle scatole).
Mi soffermo sulle antagoniste di questa serie, che mi sono piaciute meno rispetto a quelle della prima: Lady Bat (vampira, nell'adattamento italiano è una donna, nell'originale un travestito), Lanhua (donna-farfalla) e Alala (fata-elfo) oltre alle solite Black Beauty Sisters (riportate in vita da Mikeru). Queste nuove antagoniste non sono per niente caratterizzate, completamente anonime, cantano le stesse canzoni della prima serie e le scopiazzano pure dalle loro colleghe (avrei voluto che ogni antagonista avesse la propria canzone, invece no, nella versione italiana per cinque antagoniste ci sono solo due canzoni).
In tutto questo ho tralasciato Seira, principessa sirena che sostituisce Sara, la quale viene assorbita da Mikeru ancora prima di nascere e che in più occasioni salva Lucia, Hanon e Rina (in questa serie si salvano spesso per il rotto della cuffia, grazie a Seira o a Hippo).
Finale della seconda serie: Mikeru viene sconfitto, Mikaru rinasce, Seira nasce, Kaito e Lucia vivono felici e contenti e anche Rina e Hanon coi loro fidanzati (ma sono oggettivamente storie di contorno, non troppo importanti).
In generale non mi è piaciuta molto questa seconda serie, sarà perché sono una fan di Kaito e Lucia, e per la maggior parte degli episodi non si sono parlati. Sul finale si è fatta più interessante, quando si spiega il collegamento tra Mikaru e Mikeru.
Fine parte contenente spoiler
Parliamo delle pecche di questo anime, che tutto sommato continuo a trovare gradevole.
Il background culturale: queste ragazze non sanno cosa sia l'emancipazione, il loro unico scopo praticamente è conquistare il ragazzo di cui sono innamorate. Per di più si offrono sempre di cucinare per loro e fare le pulizie nelle loro case come delle perfette colf. Questo mi ha dato fastidio, perché il pubblico di bambine potrebbe farsi l'idea che bisogna servire devotamente il proprio fidanzato e bisogna per forza averne uno per essere felici (su questo mi è scesa Rina, che nella prima serie sembrava "superiore" a queste cose, mentre nella seconda ci è cascata in pieno con Masahiro). Per non parlare del fatto che si parli sempre di bellezza e magrezza, insomma, credo vengano trasmessi valori un po' sbagliati.
Le canzoni: quelle delle antagoniste mi piacciono molto (peccato che siano solo due), mentre quelle delle sirene insomma, giusto "Dolce melodia" e "Amore assoluto", le altre non mi esaltano e occupano un bel po' della puntata.
La censura di Mediaset, e mi riferisco alle Black Beauty Sister e a Lady Bat: sarebbe stato bello vedere un po' di diversità, però l'anime è uscito nel 2004, mi sembra, e stiamo cominciando solo adesso a sensibilizzare su questi temi.
Tutto sommato, direi che è un anime senza infamia e senza lode, per me ha un grosso valore affettivo ed è per questo che do 7 e non 6,5.