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Keare è un giovane ragazzo, l'eroe della guarigione. Lui e gli altri eroi partono per distruggere la regina dei demoni per salvare il mondo, ma il povero eroe della guarigione viene maltrattato, seviziato e stuprato dagli altri eroi. Quando durante lo scontro finale le sorti della battaglia sembrano segnate e inevitabili, il ragazzo utilizza il suo potere su di un potentissimo artefatto recuperato dall'uccisione della regina dei demoni e resetta il mondo intero. Keare, conscio di quanto gli sarebbe successo di lì a pochi anni, si prepara, allenandosi e acquisendo nuove abilità, per poi poter mettere in atto la sua vendetta contro tutti quelli che nella vita precedente lo hanno fatto soffrire.

La trama è piuttosto semplice e lineare, tanto quanto lo svolgimento. La regia è piuttosto buona. Inizialmente l'anime comincia proprio con un episodio che sembra essere l'epilogo della storia, per poi resettare quanto accaduto e ricominciare da capo. Il protagonista, conscio di quanto gli accadrà, decide di vendicarsi di quanti gli hanno fatto un torto. Le punizioni violente e sessuali sulle prime vittime sono particolarmente buone e espirate, sebbene piuttosto spinte e quasi inaccettabili, ma alla fin fine ci possono stare. A seguire però divengono ripetitive e monotone, perdendo di impatto e divenendo la norma.

La caratterizzazione dei personaggi è piuttosto buona sotto molti punti di vista. Il disprezzo, l'odiosità, la malvagità e il disgusto per i personaggi che hanno seviziato e stuprato più volte il protagonista, nel loro insieme, fanno crescere, senza alcun dubbio, odio nei loro confronti da parte anche dello spettatore, che non può non empatizzare con il povero Keare e in cuor suo godere o quantomeno essere d'accordo sulla sua giusta vendetta. Keare, divenuto poi Keyarga, al primo impatto è semplicemente un folle, psicopatico, maniaco sessuale e avido, ma ad un'analisi un po' più attenta è anche altruista e, nonostante sia in tutto e per tutto un antieroe all'apparenza, sotto sotto fa anche la cosa giusta non solo per sé stesso.

Il comparto tecnico nel complesso è piuttosto buono.

In conclusione, è un'opera decisamente forte che fa discutere non solo per i suoi toni ma anche per le sue tematiche; avevamo bisogno di un altro antieroe, di qualcuno che divergesse dalle solite strade buoniste e prevedibili che hanno un po' stufato. Purtroppo però si nota la difficoltà di tenere alto lo stile iniziale, divenendo poi più prevedibile e banale. L'opera osa dove molti impallidiscono, ritengo che questo sia da premiare, e non è assolutamente da promuovere lo stupro e qualsiasi altra azione di gran lunga discutibile nel nostro mondo ma che, calata in quel contesto, ci può anche stare, è un'opera di finzione...

Un buon anime ma non adatto a tutti!