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"La legge di Ueki" è uno shonen leggermente sopra la media.
Una lettura inizialmente molto mediocre ma che con il proseguire della storia migliora.
La storia è molto rivista 100 celestiali (delle creature "superiori") scendono sulla terra per scegliere un ragazzino delle medie, a cui daranno uno strano potere, con cui dovranno combattere con gli altri ragazzi degli altri concorrenti, il ragazzino vincitore, otterrà un qualsiasi tipo di talento a sua scelta, mentre il celestiale che lo ha arruolato, diverrà il re dei celestiali.
Quindi insomma il classico torneo dove 100 tizi si scontrano con dei poteri strani per diventare chissà chi.
Tuttavia, "La legge di Ueki" si evolve, ed è per questo che l'ho apprezzata come lettura, perché è uno shonen che da essere un manga privo di trama, ad uno che ne fa il suo punto forte (anche se ciò non lo rende un capolavoro perché ci sono alcuni difetti che vanno a minare l'opera).
La trama si evolve in modo interessante, i combattimenti, inizialmente davvero, ma davvero brutti, riescono a diventare molto più belli ed interessanti già dal terzo volume, dove il focus si sposta sullo sconfiggere quello che per la prima parte della storia sarà l'antagonista, Robert Haidyan, villain un po' preso da Hao Asakura, ma non per questo brutto; anzi, col proseguire della storia ci renderemo conto che Robert non è altro che una povera pedina di un piano già architettato da tempo dai veri antagonisti della vicenda, ma non vado avanti altrimenti finisco con lo spoileravi mezzo manga.
I personaggi sono tutti caratterizzati bene: ho apprezzato particolarmente Sano ed mister K. Anche se Ueki, che si, mi è piaciuto ma tra tutti quanti di meno, per il suo essere un po' la brutta copia di Yoh Asakura (in generale buon protagonista ma si poteva dare qualche sfaccettatura in più).
I disegni invece che sono a dir poco orrendi nei primi 4 volumi, già dal volume 5 migliorano, nel volume 8 diventano accettabili, dal 9 al 16 sono davvero buoni, i miei complimenti per l'evoluzione del tratto dell'autore.
Tuttavia non posso negare che si vede che l'autore fosse inesperto, infatti vi è qualche difetto qua e là, specialmente inerente ad alcune cose non spiegate o spiegate in modo superficiale, e con anche qualche momento dove il potere dell'amicizia ha la meglio, che va un po' a snaturare i combattimenti strategici alla JoJo.
In generale, un buon manga che ho apprezzato per la sua evoluzione; l'autore, seppur inesperto, è riuscito a creare una storia generalmente memorabile, non un capolavoro di certo, ma nemmeno uno scempio.
Un bel manga shonen battle royale, anche se reputo superiore "zatch bell" in questo campo.