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9.0/10
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Viaggiare come vagabondo nel periodo Edo del Giappone non è mai stata una buona idea, tranne per Takezo Shinmen, giovane spadaccino inesperto, ma dalla forza sovrumana.
Dopo la sua "rinascita", Takezo diventato Musashi, partirà per un viaggio al solo scopo di diventare il più forte spadaccino del Giappone e per riuscirci avrà bisogno di allenamento e battaglie all'ultimo sangue che lo segneranno a vita.
I combattimenti, inizialmente descritti da brutali colpi intenti ad uccidere e massacrare, si evolveranno in battaglie mentali e spirituali dove si scoprirà il valore della via della spada e della propria vita.
Il vero senso del combattere e viaggiare sarà espresso dalle sue scelte, e spesso Musashi verrà condizionato dai maestri di spada che incontrerà e che gli insegneranno il valore del termine "invincibile" espresso solamente da una parola.
La sete di sangue cercherà di prendere il sopravvento e cercherà di farlo crollare in un abisso senza fondo, che lo porterà a ragionare da solo, ma anche aiutato.
Il valore espresso dalle condizioni di Kojiro, l'altra controfigura protagonista, eccellente spadaccino dalle abilità leggendarie, non udente e muto con gli occhi di un bambino, ma che portano il peso di migliaia di cadaveri incontrati sul cammino.
L'istinto porterà i due spadaccini a capire la loro posizione nel mondo, entrambi anche non scontrandosi, capiscono la vera forza dell'altro e ad essere alleati e non nemici.
Personalmente la reputo un'opera stupenda, che attraverso le situazioni pericolose, le ombre del tratto portano ad immergersi in una lettura mozzafiato.
Però anche con qualche tratto "frettoloso" e a volte trascurato e personaggi difficilmente riconoscibili (il nome non aiuta affatto), si riesce benissimo a percepire l'intento della tavola, i balloon che non interferiscono con l'azione che sta accadendo, che accentuano l'importanza dei discorsi.
La lettura fruibile invoglia ad andare avanti e scoprire quale altra situazione porterà i protagonisti a chiedersi di loro stessi.
La mancanza di idee da parte di Inoue non aiuta, anzi peggiora la situazione del lettore lasciandolo spiazzato all'ultimo numero, affamato di lettura e a bocca asciutta.
Veramente un capolavoro, pensato e ripensato fino a spremere al massimo l'andatura della storia e condizionare chi la legge.