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6.5/10
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Premetto che è la prima opera che leggo in cui i protagonisti sono dei fratelli che, senza entrare nei particolari, passano del tempo insieme.

Brothers è una miniseria leggera, anche se tocca temi sensibili e delicati come l'omosessualità tra ragazzi (che in generale in Giappone, soprattutto negli anni '90, non era ben vista), la morte di una madre (infatti i tre gemelli sono orfani di madre e con un padre assente), il bullismo e l'amore fraterno.

Questi sono tutti temi molto pesanti che però vengono trattati forse con un po' troppa superficialità, soprattutto l'omosessualità. C'è da dire che, nonostante uno dei personaggi introdotti dal secondo volume sia transgender, è stato subito accolto nel gruppo (anche se a molti la sua sessualità è rimasta nascosta). Questo, nella sua leggerezza, mi ha fatto capire quanto per l'autore sia la normalità (come è giusto che sia), ed è stato davvero carino.

Per quanto riguarda il bullismo, in realtà uno dei tre gemelli protagonisti è considerabile un bullo anche se in realtà si scopre essere un ragazzo con i modi esageratamente aggressivi, ma che in fondo non è "cattivo".

I disegni mi sono piaciuti tantissimo e, anche se un po' dark rispetto alla narrazione alle volte comica, ritengo che siano molto azzeccati, direi che sono il vero punto forte dell'opera, a mio avviso.

Tutto sommato è un bel manga, facile da reperire e che si legge bene, non è un'opera che cambia la vita al lettore, ma che a volte fa sorridere, lo consiglio.