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"In quel salone nel carcere quella donna chissà che cielo osserva"

"Deep Sky - La gabbia delle nuvole" è un'opera proposta dalla collana Showcase della Dynit. Già nel suo titolo racchiude un curioso contrasto che richiama alla libertà della profondità del cielo ovattato da una gabbia di nuvole. Le sue autrici sono la scrittrice Mina Sakurai e la mangaka Marco Kohinata, che offre a "Deep Sky" - già nato come romanzo - una rappresentazione grafica.

"Deep Sky" è la storia della detenuta parrucchiera Haru Komatsubara e della sua capacità di fare rinascere le sue clienti. All'interno del carcere, infatti, è stato arrangiato un piccolo salone aperto al pubblico esterno e controllato da una poliziotta che vigila i flussi di ingresso e uscita. Le vere protagoniste di questa storia, infatti, sono proprio le donne che incrociano la vita di Haru.

Il volume è organizzato in quattro capitoli e ciascuno di essi è dedicato alla storia di una cliente. Tormentate, annoiate, irrequiete bisognose di varcare le mura bianche della città con cui si muovono in libertà e sperimentandone la frustrazione che può derivarne. Di fronte a una relazione complicata, ad una malattia che richiede delle cure, alla solitudine di una stanza vuota, le donne di queste storie cercano di reagire attraverso uno dei primi passi a noi tanto caro: andare dal parrucchiere.

Nel salone di Haru le clienti troveranno una presenza professionale, placida e accogliente che saprà accompagnare i loro dolori sforbiciando il passato e rimodellando il loro presente. Tra le mura protette di un luogo dalle pareti del colore del cielo, tra i profumi di uno shampoo e un balsamo, le protagoniste di queste storie troveranno compagnia, conforto e nuove prospettive.

Haru Komatsubara è una donna silenziosa, che sceglie le parole per le sue clienti e lo fa con gentilezza. Misteriosa e padrona del mestiere, è presente nelle scene raccontate dal punto di vista delle sue clienti e osservata dai loro occhi curiosi

"Chissà quanto pesano i capelli di Komatsubara"

Impariamo poco per volta a conoscere questa donna con i capelli raccolti a chignon dal suo comportamento ossequioso e discreto. Il desiderio di entrare nella sua vita e conoscerne il passato aumenta con l'avanzare della lettura. La natura ordinata e dolce che emerge dai racconti di chi la incrocia entra in contrasto con il profilo di un consueto detenuto. Chi è la timida Haru Komatsubara?

È stata una bella lettura, scorrevole e allo stesso tempo ricca di momenti per fermarsi a riflettere. Ciascun capitolo regala al lettore frammenti di consapevolezza attraverso la vita di donne che attraversano tutte le età e dilemmi del loro tempo. Il ruolo maieutico di Haru è affascinante e allo stesso tempo appare paradossale visto il regime restrittivo in cui si trova ad operare. Ho visto profondità umana e capacità di saperla rappresentare attraverso le tavole morbide di Marco Kohinata.

L'epilogo trasmette un bel messaggio e completa con onore la bellezza di quest'opera sicuramente consigliata.