Recensione
Spirit Circle
9.0/10
Sulla scia della lettura di Samidare, opera che ho apprezzato tantissimo, ho seguito il consiglio di alcuni utenti qui su AC che consigliavano la lettura anche di Spirit Circle, dello stesso autore.
Dopo aver reperito, non senza difficoltà, i sei volumi di cui si compone l'opera nel mercato dell'usato, ho iniziato la lettura, per scoprire un'altra chicca del geniale Satoshi Mizukami.
Il protagonista della serie, Futa Okeya, è un quattordicenne che conduce una vita come tante, ma la cui esistenza sarà stravolta dall'incontro con Koko Ishigami, una ragazzina che si trasferirà nella sua classe.
I loro destini sono legati: attraverso vite passate e successive reincarnazioni, i due sono connessi da un vincolo, non d'amore, come da cliché, ma d'odio. Nel corso del manga vedremo quindi come i predecessori di Futa e Koko abbiano sempre finito per combattersi ed ostacolarsi attraverso il percorso delle loro esistenze.
Volume dopo volume verranno presentate sia le vicende di Futa, che le altre sette vite precedenti: col procedere della trama queste storie diverranno via via più complesse ed interessanti, fino ad arrivare a Furtuna, prima incarnazione di Futa, al quale, secondo Koko, è da imputare il loro destino.
Vedendo che su questo sito non c'erano recensioni di Spirit Circle, mi sono sentito quasi in dovere di rimediare.
Unico punto debole è di sicuro la qualità dei disegni, tallone d'Achille di Mizukami, ma questi comunque migliorano leggermente col procedere dei volumi.
Tralasciando questo tasto dolente, il lettore si troverà di fronte ad una moltitudine di personaggi, la maggior parte dei quali saranno reincarnazioni dei protagonisti, e la caratterizzazione psicologica di ognuno di essi è ottima e funge da punto focale dello svolgimento delle vicende. Le diverse personalità presenti nelle vite passate saranno, infatti, anche profondamente diverse le une dalle altre e questo manterrà alta l'attenzione del lettore evitando la ripetitività che in un'opera di questo genere poteva essere dietro l'angolo.
L'espediente delle reincarnazioni consente, nonostante l'età dei protagonisti principali, di trattare temi maturi, tipici di un seinen: nei conflitti tra i protagonisti, vita dopo vita, quasi mai ci sarà un evidente colpevole, totalmente nel torto, piuttosto sembrerà che sia il caso a scatenare questi scontri. Quanto e perché, però, i protagonisti siano davvero legati a seguire questo destino già scritto sarà l'elemento che terrà uniti i vari pezzi di questo puzzle. Nonostante, infatti, questo manga sia soprattutto un "contenitore di storie" mai si avrà l'impressione di trovarsi di fronte ad un'opera non organica.
Nel complesso è una lettura che consiglio vivamente, diversa da tutti gli altri manga da me letti. Spero che qualcuno leggendo questo parere possa essere invogliato a recuperare questa splendida opera, per me ingiustamente trascurata.
Dopo aver reperito, non senza difficoltà, i sei volumi di cui si compone l'opera nel mercato dell'usato, ho iniziato la lettura, per scoprire un'altra chicca del geniale Satoshi Mizukami.
Il protagonista della serie, Futa Okeya, è un quattordicenne che conduce una vita come tante, ma la cui esistenza sarà stravolta dall'incontro con Koko Ishigami, una ragazzina che si trasferirà nella sua classe.
I loro destini sono legati: attraverso vite passate e successive reincarnazioni, i due sono connessi da un vincolo, non d'amore, come da cliché, ma d'odio. Nel corso del manga vedremo quindi come i predecessori di Futa e Koko abbiano sempre finito per combattersi ed ostacolarsi attraverso il percorso delle loro esistenze.
Volume dopo volume verranno presentate sia le vicende di Futa, che le altre sette vite precedenti: col procedere della trama queste storie diverranno via via più complesse ed interessanti, fino ad arrivare a Furtuna, prima incarnazione di Futa, al quale, secondo Koko, è da imputare il loro destino.
Vedendo che su questo sito non c'erano recensioni di Spirit Circle, mi sono sentito quasi in dovere di rimediare.
Unico punto debole è di sicuro la qualità dei disegni, tallone d'Achille di Mizukami, ma questi comunque migliorano leggermente col procedere dei volumi.
Tralasciando questo tasto dolente, il lettore si troverà di fronte ad una moltitudine di personaggi, la maggior parte dei quali saranno reincarnazioni dei protagonisti, e la caratterizzazione psicologica di ognuno di essi è ottima e funge da punto focale dello svolgimento delle vicende. Le diverse personalità presenti nelle vite passate saranno, infatti, anche profondamente diverse le une dalle altre e questo manterrà alta l'attenzione del lettore evitando la ripetitività che in un'opera di questo genere poteva essere dietro l'angolo.
L'espediente delle reincarnazioni consente, nonostante l'età dei protagonisti principali, di trattare temi maturi, tipici di un seinen: nei conflitti tra i protagonisti, vita dopo vita, quasi mai ci sarà un evidente colpevole, totalmente nel torto, piuttosto sembrerà che sia il caso a scatenare questi scontri. Quanto e perché, però, i protagonisti siano davvero legati a seguire questo destino già scritto sarà l'elemento che terrà uniti i vari pezzi di questo puzzle. Nonostante, infatti, questo manga sia soprattutto un "contenitore di storie" mai si avrà l'impressione di trovarsi di fronte ad un'opera non organica.
Nel complesso è una lettura che consiglio vivamente, diversa da tutti gli altri manga da me letti. Spero che qualcuno leggendo questo parere possa essere invogliato a recuperare questa splendida opera, per me ingiustamente trascurata.