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“Il bianco Natale di Topolino - È festa in casa Disney” è un film direct-to-video del 2001 basato sulla serie “House of Mouse”. Si tratta a mio avviso di un prodotto davvero mediocre e decisamente lontano dal film di due anni prima “Topolino e la magia del Natale” che, bene o male, rispondeva alle stesse esigenze e attraverso lo stesso formato, ma in modo molto più convincente.

In primo luogo, il film è un collage di corti cinematografici ed episodi presi dalla serie del 1999 “Mickey Mouse Works” intervallati da parti originali. Partendo, nell'analisi, da queste ultime, si può dire che si reggono su una trama banalissima e il livello tecnico si rivela -a dir poco- agghiacciante anche per una serie televisiva, figuriamoci per un film destinato al mercato home video, con disegni e animazioni inguardabili. Esattamente come nella serie di riferimento, le battute sono mediocri e discretamente infantili.

Per quanto concerne invece i film/episodi selezionati, la situazione è più variegata. Il primo che viene mostrato "Giochi sulla neve" è uno dei due episodi della serie “Mickey Mouse Works” e risulta piuttosto fiacco, seppur non spiacevole, ma nel complesso segna una partenza sottotono. Il secondo è un corto preso dai primi anni Cinquanta: "L'albero di Natale di Pluto". Qui il livello si alza abbastanza visto che questa storia riesce a essere molto più divertente e creativa, oltre a mostrare un livello tecnico molto più convincente. Segue quindi "Il principe schiaccianoci", il secondo e ultimo preso dalla serie televisiva del 1999. Di tutte questa è probabilmente la storia più noiosa e deludente. La narrazione qui è veramente imbarazzante con continue rotture della quarta parete che sono semplicemente ridicole. Chiude la corsa il film del 1983 “Canto di Natale di Topolino”, di tutte chiaramente la storia migliore, ma non basta a salvare un film mal concepito e mal realizzato. In sostanza i due corti cinematografici sono buoni, mentre i due episodi presi dalla serie molto meno. Ma è la visione nel suo insieme che non funziona.

In conclusione, si tratta di un direct-to-video piuttosto banale e tecnicamente di basso livello. L’unico lato positivo che posso notare è che potrebbe piacere a coloro che non avessero mai visto i due corti cinematografici. Ma non è il mio caso e, comunque, non la ritengo una valida scusa per salvare un prodotto pigro e dozzinale.