Recensione
Burst Angel
6.0/10
Questo manga lo comprai a suo tempo perché incuriosito dalla serie anime che il fumetto introduce, mostrandoci come nasce il gruppo delle protagoniste: e proprio come l'anime, anche il manga appartiene alle opere non inguardabili, ma dimenticabili.
Partiamo dai disegni: molto delicati come tratto e anche molto essenziali, talmente essenziali che nei momenti comici diventano spesso dei disegnini semplici come quelli dei bambini e questa essenzialità è una cosa che può piacere, o non piacere. Io li avrei preferiti più dettagliati, ma è comunque una questione di gusti non un difetto oggettivo (però il mostro dello scontro finale l'ho trovato davvero brutto). C'è del fan service e non è niente di particolare.
Riguardo alla storia non c'è una trama compatta, il fumetto è costituito da una serie di avventure, alcune autoconclusive che servono a cementare il rapporto tra le protagoniste principali, Jo e Meg, mentre le altre servono ad introdurre il mistero che avvolge la pistolera dai capelli argentati e poi la nascita del quartetto. Comunque sono tutti episodi senza infamia e senza lode, a volte hanno una piccola morale, mescolano azione e humour, sanno coinvolgere quanto basta fino alla fine ma non sono nulla di memorabile o eccellente.
Di introspezione c'è n'è poca, limitata sempre a Jo e Meg e che resta sempre in superficie.
Per questo, come detto, è un prodotto che si lascia leggere e poi si può mettere da parte senza problemi.
Partiamo dai disegni: molto delicati come tratto e anche molto essenziali, talmente essenziali che nei momenti comici diventano spesso dei disegnini semplici come quelli dei bambini e questa essenzialità è una cosa che può piacere, o non piacere. Io li avrei preferiti più dettagliati, ma è comunque una questione di gusti non un difetto oggettivo (però il mostro dello scontro finale l'ho trovato davvero brutto). C'è del fan service e non è niente di particolare.
Riguardo alla storia non c'è una trama compatta, il fumetto è costituito da una serie di avventure, alcune autoconclusive che servono a cementare il rapporto tra le protagoniste principali, Jo e Meg, mentre le altre servono ad introdurre il mistero che avvolge la pistolera dai capelli argentati e poi la nascita del quartetto. Comunque sono tutti episodi senza infamia e senza lode, a volte hanno una piccola morale, mescolano azione e humour, sanno coinvolgere quanto basta fino alla fine ma non sono nulla di memorabile o eccellente.
Di introspezione c'è n'è poca, limitata sempre a Jo e Meg e che resta sempre in superficie.
Per questo, come detto, è un prodotto che si lascia leggere e poi si può mettere da parte senza problemi.
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