Recensione
L'attacco dei giganti
10.0/10
Questa storia monumentale è molto ben strutturata, quasi nulla viene lasciato al caso e tutto ha un senso, bisogna solo aspettare, tenendo presente i pezzi sfusi del puzzle che ogni episodio ci regala.
Se cercate il classico eroe però, qui non lo troverete. Pur essendo un fantasy è umanamente molto realista e anche piuttosto cinico il mondo che ci presenta, è - credo - un ritratto della nostra società globale dove tutti pensano di poter decidere ciò che è più giusto e, fatalmente, finisce solo col fare gli interessi di una parte a discapito degli altri. Ci sono episodi su cui ci sarebbe molto da riflettere perché ricordano tanto anche il nostro tempo e certe potenze mondiali.
Ma vorrei partire dalla trama verace che nessuno riporta, perché questa è la storia di tre amici d'infanzia che si ritrovano a vivere un tempo di guerre e orrori disumani, ma che trovano la forza di reagire e mantenere un sogno per il futuro che chiamano libertà, perché sono confinati dentro delle mura e non possono vedere il mondo. Eren è il personaggio incontenibile, forse sempre un po' immaturo e ingestibile, ma che possiede una notevole forza interiore con cui trascina gli altri due. Misaka è la ragazzina che salva e che crescerà come sua sorella, molto riflessiva e ponderata ha una forza fisica e mentale fuori norma, ma ha bisogno di Eren per trovare un senso e un obbiettivo. Infine c'è Armin, il mio personaggio preferito. È piccolo, inerme e sognatore, per gran parte della prima serie passa inosservato, eppure si rivela fondamentale e mantiene una lucidità e una concentrazione su ciò che deve o dovrebbe fare, caratteristiche che mi hanno ricordato il piccolo soldato de "I ragazzi della Via Pal", un libro per ragazzi che in fondo non è così distante come atmosfera. Quelli forti comandano e sono nelle posizioni più sicure e più considerate, ma la vera lotta la fanno probabilmente quelli destinati a morire.
Attenzione: questa parte contiene spoiler
Ed era quello che temevo di vedere, lui stesso si considera sacrificabile.
Levi è un altro personaggio che proprio mi piace, anche se rimane troppo sullo sfondo e lamento non abbia legato con qualcuno, restando solitario e misterioso sui suoi pensieri. Però mi è chiaro perché, dovendo scegliere su chi salvare tra il comandante e Armin, alla fine abbia scelto Armin... Il comandante avrebbe visto la stanza segreta ed esaurito tutto ciò che lo aveva portato avanti nella lotta. Non c'era altro che poteva motivarlo probabilmente, mentre Armin con la sua voglia contagiosa di vedere il mare, conoscere il mondo oltre le mura aveva un futuro ancora da vivere e dare agli altri.
Fine parte contenente spoiler
Tornando all'anime, ha delle parti un po' lente ed è molto lungo, questo però non dovrebbe scoraggiare, non vuole essere un'opera eroica e secondo me è rivolto agli adulti e i protagonisti avrebbero dovuto avere qualche anno in più. Rispetto al manga l'inizio è molto più incisivo e piacevole, lo dico avendo letto solo i primi due numeri e avendoli trovati molto originali, ma troppo lenti.
Lo riprenderò, ma consiglio l'anime a chi eventualmente si è bloccato sul manga perché la storia merita davvero.
Anche il disegno è molto più piacevole e curato, in qualche modo più "classico".
Tenete conto che comunque è una storia di guerre e potere, molti personaggi sono destinati a morire, purtroppo manca anche una storia d'amore vera e propria (essendo così tanti i personaggi la considero una mancanza), però c'è molto sull'amicizia e l'infanzia felice, quasi un dolore malinconico e struggente di ciò che eravamo e non potremo essere più. Innocenti.
Se cercate il classico eroe però, qui non lo troverete. Pur essendo un fantasy è umanamente molto realista e anche piuttosto cinico il mondo che ci presenta, è - credo - un ritratto della nostra società globale dove tutti pensano di poter decidere ciò che è più giusto e, fatalmente, finisce solo col fare gli interessi di una parte a discapito degli altri. Ci sono episodi su cui ci sarebbe molto da riflettere perché ricordano tanto anche il nostro tempo e certe potenze mondiali.
Ma vorrei partire dalla trama verace che nessuno riporta, perché questa è la storia di tre amici d'infanzia che si ritrovano a vivere un tempo di guerre e orrori disumani, ma che trovano la forza di reagire e mantenere un sogno per il futuro che chiamano libertà, perché sono confinati dentro delle mura e non possono vedere il mondo. Eren è il personaggio incontenibile, forse sempre un po' immaturo e ingestibile, ma che possiede una notevole forza interiore con cui trascina gli altri due. Misaka è la ragazzina che salva e che crescerà come sua sorella, molto riflessiva e ponderata ha una forza fisica e mentale fuori norma, ma ha bisogno di Eren per trovare un senso e un obbiettivo. Infine c'è Armin, il mio personaggio preferito. È piccolo, inerme e sognatore, per gran parte della prima serie passa inosservato, eppure si rivela fondamentale e mantiene una lucidità e una concentrazione su ciò che deve o dovrebbe fare, caratteristiche che mi hanno ricordato il piccolo soldato de "I ragazzi della Via Pal", un libro per ragazzi che in fondo non è così distante come atmosfera. Quelli forti comandano e sono nelle posizioni più sicure e più considerate, ma la vera lotta la fanno probabilmente quelli destinati a morire.
Attenzione: questa parte contiene spoiler
Ed era quello che temevo di vedere, lui stesso si considera sacrificabile.
Levi è un altro personaggio che proprio mi piace, anche se rimane troppo sullo sfondo e lamento non abbia legato con qualcuno, restando solitario e misterioso sui suoi pensieri. Però mi è chiaro perché, dovendo scegliere su chi salvare tra il comandante e Armin, alla fine abbia scelto Armin... Il comandante avrebbe visto la stanza segreta ed esaurito tutto ciò che lo aveva portato avanti nella lotta. Non c'era altro che poteva motivarlo probabilmente, mentre Armin con la sua voglia contagiosa di vedere il mare, conoscere il mondo oltre le mura aveva un futuro ancora da vivere e dare agli altri.
Fine parte contenente spoiler
Tornando all'anime, ha delle parti un po' lente ed è molto lungo, questo però non dovrebbe scoraggiare, non vuole essere un'opera eroica e secondo me è rivolto agli adulti e i protagonisti avrebbero dovuto avere qualche anno in più. Rispetto al manga l'inizio è molto più incisivo e piacevole, lo dico avendo letto solo i primi due numeri e avendoli trovati molto originali, ma troppo lenti.
Lo riprenderò, ma consiglio l'anime a chi eventualmente si è bloccato sul manga perché la storia merita davvero.
Anche il disegno è molto più piacevole e curato, in qualche modo più "classico".
Tenete conto che comunque è una storia di guerre e potere, molti personaggi sono destinati a morire, purtroppo manca anche una storia d'amore vera e propria (essendo così tanti i personaggi la considero una mancanza), però c'è molto sull'amicizia e l'infanzia felice, quasi un dolore malinconico e struggente di ciò che eravamo e non potremo essere più. Innocenti.