Recensione
Superman (1941)
7.5/10
Recensione di Fabbrizio_on_the_Road
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Devo ammettere che questa serie cinematografica di “Superman”, prodotta tra il 1941 e il 1943, ha saputo stupirmi non poco. Del personaggio non conoscevo praticamente nulla e mi sono avvicinato a questa serie di corti più perché interessato a scoprire l’animazione dell’epoca piuttosto che per avvicinarmi all’universo del supereroe. Il risultato è stato positivo, visto che la maggior parte dei corti mi sono sembrati piuttosto gradevoli.
Il punto più forte della serie è certamente il lato tecnico. Le animazioni e i disegni sono di qualità e rendono anche gli episodi meno interessanti comunque piacevoli da guardare. Narrativamente i corti più interessanti sono quelli iniziali, infatti, man mano che ci si avvicina a metà serie, i soggetti iniziano a essere un po’ più deboli. Anche gli episodi dalla trama più povera si lasciano ugualmente vedere in virtù della loro bellezza estetica e della relativa brevità, visto che durano tutti sette-otto minuti. Gli unici episodi bruttini sono a mio avviso quelli smaccatamente propagandistici. La serie, infatti, è stata realizzata e distribuita durante la Seconda Guerra Mondiale, e come tante altre produzioni animate statunitensi dell’epoca includeva propaganda antigiapponese. Ho visto propaganda ben più becera e scadente (anche e soprattutto dal lato giapponese), tuttavia i pochi episodi unicamente propagandistici rimangono comunque i più banali e scontati. Per il resto, gli altri episodi riescono quasi sempre a intrattenere e a divertire, seppur a volte con storie comprensibilmente semplici e dagli sviluppi abbastanza prevedibili.
Per come la vedo io, questa serie va recuperata soprattutto se si vuole indagare sull’animazione dell’epoca, perché sotto questo profilo appare come una produzione piuttosto solida e invecchiata molto bene. Sotto il piano narrativo, solo alcuni episodi sono davvero sorprendenti, gli altri variano dal mediocre al discreto. Complessivamente, però, credo che chiunque potrebbe darle una chance, anche considerando il fatto che si tratta di una serie di dominio pubblico facilmente recuperabile.
Il punto più forte della serie è certamente il lato tecnico. Le animazioni e i disegni sono di qualità e rendono anche gli episodi meno interessanti comunque piacevoli da guardare. Narrativamente i corti più interessanti sono quelli iniziali, infatti, man mano che ci si avvicina a metà serie, i soggetti iniziano a essere un po’ più deboli. Anche gli episodi dalla trama più povera si lasciano ugualmente vedere in virtù della loro bellezza estetica e della relativa brevità, visto che durano tutti sette-otto minuti. Gli unici episodi bruttini sono a mio avviso quelli smaccatamente propagandistici. La serie, infatti, è stata realizzata e distribuita durante la Seconda Guerra Mondiale, e come tante altre produzioni animate statunitensi dell’epoca includeva propaganda antigiapponese. Ho visto propaganda ben più becera e scadente (anche e soprattutto dal lato giapponese), tuttavia i pochi episodi unicamente propagandistici rimangono comunque i più banali e scontati. Per il resto, gli altri episodi riescono quasi sempre a intrattenere e a divertire, seppur a volte con storie comprensibilmente semplici e dagli sviluppi abbastanza prevedibili.
Per come la vedo io, questa serie va recuperata soprattutto se si vuole indagare sull’animazione dell’epoca, perché sotto questo profilo appare come una produzione piuttosto solida e invecchiata molto bene. Sotto il piano narrativo, solo alcuni episodi sono davvero sorprendenti, gli altri variano dal mediocre al discreto. Complessivamente, però, credo che chiunque potrebbe darle una chance, anche considerando il fatto che si tratta di una serie di dominio pubblico facilmente recuperabile.
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