Recensione
Orange
10.0/10
Recensione di Vimalakirti
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Si sente dire, anche da parte di scrittori famosi, che ciò che conta in un racconto, piuttosto che l'intreccio della storia, è il modo in cui viene raccontata. "Orange" è uno di quegli anime in cui lo spirito giapponese emerge con più autenticità, in cui lo stile farebbe da solo una grande opera.
Qui non manca però il contenuto. I sei amici intorno a cui ruota la vicenda sono commoventi per la lealtà che mostrano di avere nei confronti di ciascuno di loro. Nel tentativo di salvare Kakeru da un incidente mortale, che sospetta sia stato da lui volutamente cercato, Naho scoprirà dei lati sorprendenti del proprio carattere apparentemente fragile e insicuro. In modo non dissimile da quanto accade in "Erased", dovrà attivarsi fino in fondo per impedire a Kakeru di desiderare il suicidio. Sparirà nel gruppo di amici ogni egoismo di fronte alla gravità della situazione. Uno in particolare, oltre Naho, nel disperato tentativo, metterà da parte perfino i propri sentimenti e metterà forse in discussione la felicità raggiunta dieci anni dopo la scomparsa del loro caro amico. Tutto per aiutare Kakeru a superare il conflitto interiore che lo tormenta.
Raccontato con grande raffinatezza ed eleganza, grafica e psicologica, "Orange" non può che appassionare chi ama il Giappone, la sua cultura profonda, la spiritualità zen, la tipica essenzialità che aleggia sulle migliori produzioni artistiche di questo popolo, che è rimasto, l'anime lo dimostra, profondamente legato alla tradizione, nonostante sia costantemente aperto al nuovo.
Qui non manca però il contenuto. I sei amici intorno a cui ruota la vicenda sono commoventi per la lealtà che mostrano di avere nei confronti di ciascuno di loro. Nel tentativo di salvare Kakeru da un incidente mortale, che sospetta sia stato da lui volutamente cercato, Naho scoprirà dei lati sorprendenti del proprio carattere apparentemente fragile e insicuro. In modo non dissimile da quanto accade in "Erased", dovrà attivarsi fino in fondo per impedire a Kakeru di desiderare il suicidio. Sparirà nel gruppo di amici ogni egoismo di fronte alla gravità della situazione. Uno in particolare, oltre Naho, nel disperato tentativo, metterà da parte perfino i propri sentimenti e metterà forse in discussione la felicità raggiunta dieci anni dopo la scomparsa del loro caro amico. Tutto per aiutare Kakeru a superare il conflitto interiore che lo tormenta.
Raccontato con grande raffinatezza ed eleganza, grafica e psicologica, "Orange" non può che appassionare chi ama il Giappone, la sua cultura profonda, la spiritualità zen, la tipica essenzialità che aleggia sulle migliori produzioni artistiche di questo popolo, che è rimasto, l'anime lo dimostra, profondamente legato alla tradizione, nonostante sia costantemente aperto al nuovo.