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Con tutta la mia buona volontà, con tutto il mio cercare di trovarci dei lati positivi, purtroppo non riesco a mettere la sufficienza a questa serie, che mi sento di definire così: "C'è un po' di anime in questo filler".

"To Aru Kagaku no Railgun" è lo spinoff del ben più famoso "To Aru Majutsu no Index", e ci illustra la vita quotidiana di Misaka Mikoto e delle sue amiche. La storia si svolge nella cosiddetta "Città Accademia", popolata all'80% da studenti, con l'obiettivo di studiare come diventare degli esper, ossia degli individui capaci di padroneggiare abilità sovrannaturali.
Allora, io non ho visto "Index", in quanto mi hanno sconsigliato vivamente l'anime, e ho iniziato "Railgun" stagione 1 per tastare le acque, prima di decidere se imbarcarmi nel guardare tutto... e purtroppo sono rimasto deluso. Non per il contenuto della serie o per i temi trattati, ma per la colosale quantità di filler, scene inutili e perdite di tempo varie e assortite. Su ventiquattro episodi, solamente dieci - dieci! - hanno una parvenza di trama e di sviluppo, e una trama tutto sommato buona con personaggi decenti. Il resto degli episodi sono uno 'stracciamaroni' di noia atta solamente a farci vedere momenti lesbo fra le protagoniste, che arrivano al borderline shojo ai, cose che illustrano perfettamente cosa ci fosse di sbagliato in buona parte degli anime fatti intorno al 2010: priorità non alla trama, ai personaggi o alle scene, ma al fanservice trito e ritrito, becero e con i contesti riciclati e 'copincollati'. Il fatto che solamente poco più di un terzo degli episodi sono effettivamente utili allo sviluppo è il motivo principale per il quale, secondo me, questo anime non raggiunge la sufficienza. Gli archi narrativi dall'episodio 8 a 12 e dall'episodio 20 a 24, sebbene buoni, dati anche dal buon personaggio di Harumi, non ce la fanno a redimere l'inutilità di tutti gli altri. Davvero un grosso peccato, soprattutto contando che il tutto poteva essere aggiustato in pochissime mosse.
Il resto dei personaggi spaziano dallo stereotipato all'appena decente. Misaka, la protagonista principale, è caratterizzata un po' troppo come la classica eroina stereotipata, così come le altre tre, che sono marcate in maniera troppo generica. Stessa cosa anche per i personaggi secondari, seppure ce ne sia qualcuno che spicca più degli altri, come Wataru e Mii.
Insufficiente, purtroppo.

Lato tecnico, per me, è un sì e no: la grafica dei volti mi piace molto, ha un tratto pulitissimo, ma non mi è piaciuto come molti dei personaggi siano raffigurati molto secchi e lunghi, quasi ''spigolosi'', soprattutto nelle inquadrature da lontano. Le musiche non sono nulla di eccezionale. Da citare la prima opening, che è l'unica canzone che mi sento di considerare bella del gruppetto.
Ci ritroviamo quindi con un lato di trama e personaggi insufficiente e un lato tecnico che è un "gneh" nel complesso.

Non ho visto "Index", quindi, con ogni probabilità, tutti i legami a quella serie o particolari del caso mi sono volati sopra la testa. Come prima serie non ci siamo proprio, ed è un peccato, perché mi hanno parlato bene dell'opera. Mi hanno anche detto che la situazione migliorerà, e davvero voglio crederci e lo spero.
Come avrebbero potuto aggiustarla? Semplicemente ridurre le puntate da ventiquattro a tredici, e avrebbero avuto un buonissimo inizio con un'opera che prometteva bene. Purtroppo però così risulta uno 'stracciamaroni' di fanservice noioso, al punto da volersi sparare nella stratosfera mettendosi un razzo nel sedere, pur di non vederlo.
Guardatevi solo le puntate da 8 a 12 e le puntate da 20 a 24. Il resto è da buttare.