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Il progetto multimediale "Paradox Live" ha lo scopo di spingere diversi rapper anime, e l'idea di base è anche piuttosto interessante: un torneo in cui i vari artisti sono in grado di generare delle illusioni visive grazie al potere della loro musica, a discapito però della loro salute fisica e mentale.
Il problema è la realizzazione: la serie cerca di essere drammatica e introspettiva, ma questi aspetti vengono indagati tramite lunghissimi dialoghi didascalici. La cosa peggiore da fare, secondo me: infatti, oltre ad annoiare, rende quasi impossibile appassionarsi ai personaggi, già interessanti quanto i miei appunti di matematica. Non aiuta neanche il fatto che ogni aspetto più cupo, c'è persino il finale stile "Neon Genesis Evangelion", venga risolto a tarallucci e vino. Tutto ciò potrebbe passare in secondo piano, se almeno i brani fossero belli da ascoltare, ma neanche quello. I personaggi si atteggiano a duri, e poi se ne escono con rime e flow adatti più a una boyband che a dei rapper.
Davvero imbarazzante, tanto che questo è stato uno dei miei anime delusione del 2023.