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9.0/10
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Un tentativo di riscrittura di una tragedia, purtroppo, realmente accaduta nella Tokyo del 1988.

Hiroki, spaventato dalle minacce di Miyamoto, noto membro della Yakuza, viene coinvolto nel rapimento di una ragazza, Sachiko, giusto per divertimento e cattiveria. Si susseguiranno violenze e abusi sulla ragazza da parte di tutti i membri della banda.

Gli autori ci hanno tenuto subito dire che hanno volutamente cambiato alcuni avvenimenti della storia semplicemente perché l'originale è molto più cruenta di quel che hanno rappresentato.

Molti di voi conosceranno l'omicidio di Junko Furuta, una ragazza giapponese che per 44 giorni di fila ha subito violenze di ogni tipo prima di morire sotto le percosse dei rapitori.

Invito a leggere la storia di Junko Furuta, se non la conoscete già, prima di leggere 17 Anni, poiché si noteranno tutte le cose che sono fedeli (che sono tante) sia le uniche 2 grandi differenze che ci sono (senza fare spoiler, l'omicidio compiuto dalla banda ed il finale della storia).

Devo fare un grande applauso agli autori per aver reso, seppur in maniera spesso romanzata, interpretata differentemente e soprattutto col "good ending", la povera defunta Junko Furuta immortale, mettendo a nudo anche i lati negativi del Giappone o comunque dell'essere umano in sé, rendendo giustizia anche ad una povera vittima, a cui neanche la polizia ha saputo darle una mano in tempo.

E tutto solo perché tornava a casa dal suo lavoro part-time con lo scopo di volersi impegnare a creare una vita tutta sua.

Rompo la professionalità per dire: l'umanità è una merda.